Viaggio tra ricordi ed emozioni con “Proprietà e Atto” (Title and Deed) di Will Eno in cartellone – in prima nazionale – DOMANI (venerdì 27 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora.
Un folgorante monologo interpretato dall’eclettico attore e cantante, sceneggiatore e conduttore radio- televisivo Francesco Mandelli (volto noto del grande e del piccolo schermo – da MTV alla decima musa, tra “I Soliti Idioti”, “La solita commedia – Inferno” e “I babysitter”) per la regia di Leonardo Lidi (produzione BAM Teatro) sotto le insegne del XXXVI Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Una pièce originale – nella traduzione di Chiara Maria Baire con supervisione di Elena Battista – che indaga la condizione umana attraverso lo sguardo di uno sconosciuto giunto da un altrove non meglio specificato, il quale in una sorta di ininterrotto flusso di coscienza riflette sulla realtà, sul presente e sul passato, offrendo stralci di una sua personale filosofia: un fiume di parole in cui affiorano ricordi del passato, sogni e desideri ma anche immagini emblematiche, quasi oniriche, a significare la sua condizione di straniamento nella civiltà contemporanea. Un individuo apparentemente senza radici, con un suo vissuto misterioso, di cui affiorano vaghi frammenti, in una partitura quasi beckettiana dove il dramma si stempera in una chiave di leggerezza e l’esistenza stessa, pur tra difficoltà, amarezza e disincanto diventa poesia.
«“Proprietà e Atto” è un monologo interpretato da un uomo che viene da qualche parte imprecisata e che è arrivato qui» spiega l’autore, il drammaturgo americano Will Eno, già finalista al Premio Pulitzer per “Thom Pain” e vincitore di prestigiosi riconoscimenti per le sue opere così inusuali, ma sempre decisamente attuali e illuminanti: «Nei suoi esilaranti e strazianti tentativi di comprendere se stesso e il mondo che gli è rimasto, o di comprendere noi e il mondo in cui è arrivato, getta una luce decisamente necessaria sulla nostra esperienza collettiva». E promette, non senza ironia, che : «Il tempo di esecuzione, se l’attore non muore o pensa ad altro, è di circa un’ora».
“Proprietà e Atto” (Title and Deed) – ha debuttato in America – Off Broadway nella stagione della Signature Theatre Company nel 2012 ed è stato rappresentato con successo nel 2014 anche al Festival di Edimburgo – che aveva già rivelato al mondo lo straordinario talento di Will Eno.
Un monologo ironico e straziante in cui il protagonista mette a nudo la sua (e la nostra) fragilità, offrendosi inerme e quasi rassegnato alla feroce indifferenza di un’umanità troppo impegnata a perseguire i propri obiettivi personali e professionali per accorgersi di lui – e in generale di chi le sta accanto – mentre egli con acuta sensibilità rivela la difficoltà e complessità del “mestiere di vivere”. Esistere è un po’ come respirare: facile se non ci si pensa, improvvisamente duro e terribile se si prende coscienza di sé.
Will Eno esplora la realtà nascosta oltre le apparenze, scardina i presupposti di una presunta “normalità” per svelare le fratture – o microfratture – che segnalano le dissonanze anche minime, incongruenze e le disconnessioni, le piccole incomprensioni e le difficoltà delle relazioni al di là della facciata rassicurante di una quieta e appagante idea di felicità.
Una scrittura moderna e intrigante che quasi senza intenzione nella casualità dei dialoghi, ricalcati sulla realtà, lascia affiorare i dolori segreti e le paure inconfessabili, perfino a se stessi, insieme alla tragica dissociazione tra ciò che siamo e ciò che forse ingenuamente pensiamo – o ci illudiamo – di essere o vorremmo diventare.
“Proprietà e Atto” completa l’ideale trilogia iniziata con “Thom Pain – basato sul niente” interpretato in Italia da Elio Germano, e “Lady Grey” con Isabella Ragonese – in una sorta di “viaggio” nell’universo del drammaturgo newyorkese che ha saputo cogliere la grande lezione del teatro del Novecento per portarla nella contemporaneità. La cifra di Will Eno si inserisce perfettamente nel modello della società liquida, dove ogni aspetto dell’esistenza è come sospeso, in continuo movimento, in una sorta di perenne sradicamento degli individui non solo dai luoghi ma perfino da se stessi, da cui deriva la difficoltà di collocarsi precisamente nel mondo e rispetto agli altri.
Francesco Mandelli presta volto e voce a un nuovo peculiare (anti)eroe della nostra società, un uomo lucido però smarrito nel caos della propria vita, che cerca di guardare oltre l’invisibile barriera che lo separa dal mondo in cui è capitato, per caso o per (s)fortuna finendo per inoltrarsi nel labirinto della propria anima.
La regia è affidata a Leonardo Lidi (classe 1988), giovane e brillante attore e regista italiano, diplomato alla Scuola del Teatro Stabile diretta da Valter Malosti, che l’ha poi voluto nel suo “Sogno di una notte di mezza estate” (nel ruolo di Bottom) e come protagonista dell’ “Amleto”. Già Socrate nello Studio sul Simposio di Platone di Andrea De Rosa, è stato diretto da Levan Tzuladze in “Memorie di un pazzo” di Gogol’ e al cinema è coprotagonista nel film “Amo la tempesta” di Maurizio Losi accanto a Nando Paone, Maya Sansa e Tony Sperandeo. Scrive e dirige due spettacoli “Peter Pan – Il sogno di Wendy” e “Qualcuno che tace – Il teatro di Natalia Ginzburg” per il Teatro Stabile di Torino (2015) ma è anche tra gli interpreti di “Santa Estasi” sotto la guida di Antonio Latella al Teatro delle Passioni di Modena (2016), prosegue la sua carriera d’attore – nel ruolo di Raskolnikov per la regia di Kostantin Bogomolov e prende parte al progetto “Afghanistan – Il grande gioco” del Teatro dell’Elfo per la regia di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Nel 2017 vince il bando Biennale College – promosso dalla Biennale di Venezia – per realizzare un progetto teatrale sugli “Spettri” di Henrik Ibsen.
Sul palco di Nora – al debutto nel ruolo di quest’uomo “straniero” a se e agli altri – Francesco Mandelli, uno dei più interessanti ed eclettici interpreti del nuovo cinema italiano sul versante della commedia e della satira – capace di spaziare dal genere ironico demenziale alla pungente parodia, dalle pellicole più commerciali ai films d’autore per un vivido affresco della società. Sul grande schermo in “Tutti gli uomini del deficiente” di Paolo Costella – accanto alla Gialappa’s Band e ad attori come Claudia Gerini, Arnoldo Foà, Paolo Hendel, Marina Massironi, poi “Ora o mai più” di Lucio Pellegrini ma anche il “Manuale d’amore” di Giovanni Veronesi, “Natale a Miami” e il successivo “Natale a New York” di Neri Parenti e “Generazione 1000 euro” di Massimo Venier. A seguire – sull’onda del successo televisivo – “I soliti idioti – Il film” e “I 2 soliti idioti” con la regia di Enrico Lando, poi “Pazze di me” di Fausto Brizzi, di nuovo diretto da Neri Parenti in “Colpi di fortuna”, e ancora “La solita commedia – Inferno” di cui firma anche al regia insieme a Fabrizio Biggio, “Natale col boss” di Volfango De Biasi, “I babysitter” di Giovanni Bognetti e il recente “Si muore tutti democristiani” con la regia de Il Terzo Segreto di Satira (ma presta anche la voce a Paddington nell’omonimo film d’animazione).
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il XXXVI Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC prosegue con un intenso weekend al Teatro Romano di Nora – tra attualità e mito – con “La storia di Antigone” di Ali Smith in cartellone sabato 28 luglio alle 20 nell’interpretazione di Anita Caprioli e Didie Caria mentre domenica 29 luglio alle 20 spazio alla dissacrante parodia de “La morte della Pizia” di Friedrich Dürrenmatt con Daniele Pecci alle prese con il dramma di Edipo e il senso dell’enigma
Infine giovedì 9 agosto alle 20 il debutto in prima nazionale di “Canne al vento” (nuova produzione de Il Crogiuolo, pensata per il X NurArcheoFestival) dal romanzo di Grazia Deledda con Caterina Murino e le musiche di Francesco Medda – Arrogalla.
Info: www.lanottedeipoeti.it
*** il FESTIVAL
Il XXXVI Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna – con il patrocinio e il sostegno del Comune di Pula, della Regione Autonoma della Sardegna e del MiBAC e il contributo della Fondazione di Sardegna proseguirà fino al 29 luglio al Teatro Romano di Nora e all’Ex Municipio di Pula fra spettacoli, concerti e incursioni nel centro storico oltre ai laboratori per i più piccoli (e alla chill out zone di un Garden Circus in riva al mare).
Dopo l’inaugurazione con “Le Relazioni Pericolose – tra matematica e letteratura” di e con Piergiorgio Odifreddi e Irene Ivaldi (venerdì 13 luglio alle 20) e il debutto di “Terra” di Valeria Moretti (sabato 14 luglio alle 20) al Teatro Romano di Nora con Pamela Villoresi sulle note del pianoforte Danilo Rea tra mito e filosofia, (domenica 15 luglio) alle 20 spazio alla danza con “Atlantide” di Mvula Sungani, nell’interpretazione dell’étoile Emanuela Bianchini e dei solisti della Mvula Sungani Physical Dance con le musiche di Mauro Palmas.
Omaggio ai maestri con “Egon – Site Specific”, opera multimediale del danzatore e coreografo Leonardo Diana (per VersiliaDanza) ispirata a Egon Schiele e Gustav Klimt martedì 17 luglio alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula mentre proprio nello storico edificio di via Nora si è svolto “Circo Picasso” – il laboratorio per i giovanissimi a cura del costumista e scenografo Marco Nateri – che si si è concluso sabato 21 luglio alle 18.30 con uno spettacolare con esito scenico ispirato all’arte del grande maestro spagnolo.
Alessandro Preziosi ha debuttato debutta mercoledì 18 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora con “Otello: dalla parte di Cassio”, inedita versione della tragedia del Moro di Venezia attraverso lo sguardo di uno dei personaggi chiave, testimone e involontario strumento del male in un dramma della gelosia di triste attualità. Surreale e coinvolgente all’Ex Municipio di Pula giovedì 19 luglio alle 21.30 “Urlando Furiosa – un poema etico” con l’attrice e comica Rita Pelusio sulle (dis)avventure di una moderna paladina tra ironia e poesia.
La “Notte dei Poeti” ospita poi un intenso weekend tra poesia e musica al Teatro Romano di Nora: dopo il successo venerdì 20 luglio alle 20 di “Làntias”, il concerto-spettacolo della cantante Elena Ledda, straordinaria voce dell’Isola, sulla falsariga dell’omonimo album (S’ArdMusic) tra storie d’amore e di guerra sulle rive del Mediterraneo, viaggio nei labirinti della mente e del cuore sabato 21 luglio alle 20 a Nora con l’anteprima nazionale di “Shakespeare’s Breakdowns” dello scrittore Vitaliano Trevisan, in scena con il contrabbassista Daniele Roccato, sui “crolli” di personaggi come Riccardo III e Macbeth.
Una (auto)biografia che diventa diario del Novecento per “Memoria di ragazza” di Annie Ernaux con Daria Deflorian, Monica Demuru e Monica Piseddu – in cartellone domenica 22 luglio alle 20 nell’antico teatro di pietra – tra le inquietudini e i dolori segreti di una giovane donna e la folgorazione della scrittura. E ancora un excursus tra storia e archeologia – il 24 e 25 luglio alle 19 (e non alle 20 come precedentemente annunciato) – alla scoperta delle “Tracce nella città sommersa” di e con Rossella Dassu.
Nel centro storico di Pula – STASERA (giovedì 26 luglio) alle 20.30 in piazza di Chiesa – spazio alla danza urbana di Anticorpi XL con “Glitch Project” di e con Francesco Capuano e Nicola Picardi tra stress e utopia, preludio alle “Lettres Sonores” scritte e interpretate al pianoforte da Irma Toudjian e impreziosite dalle immagini della fotografa Daniela Zedda (dall’omonimo libro di Valery Afanassiev) sempre STASERA (giovedì 26 luglio) ma alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula – per un ideale dialogo tra musica e arti visive.
Tra gli appuntamenti da non perdere del XXXVI Festival “La Notte dei Poeti” – la prima nazionale venerdì 27 luglio alle 20 di “Proprietà e Atto” (Title and Deed) di Will Eno con il poliedrico Francesco Mandelli – per un’acuta indagine sulla vita come stato di esilio permanente. Infine tra mito e contemporaneità “La storia di Antigone” nella versione di Ali Smith – sabato 28 luglio alle 20 – incantevole favola in musica con Anita Caprioli e Didie Caria, mentre “La morte della Pizia” di Friedrich Dürrenmatt con Daniele Pecci indaga – domenica 29 luglio alle 20 – in forma di moderna parodia il senso dell’enigma.
Il festival La Notte dei Poeti si arricchisce di un nuovo, interessante appuntamento: giovedì 9 agosto alle 20 debutta in prima nazionale al Teatro Romano di Nora “Canne al vento – paesaggi sonori” – dal romanzo di Grazia Deledda (un progetto originale de Il Crogiuolo, nato in occasione della X edizione del NurArcheoFestival, con drammaturgia e regia di Rita Atzeri) – con Caterina Murino e la musiche di Franzisku Medda/ Arrogalla.
Tra nouveau cirque e acroyoga nel Garden Circus a cura di Virginia Viviano (che ospita anche fino a mezzanotte musica e performances del dopofestival) oltre all’atelier per piccoli artisti con il “Circo Picasso” di Marco Nateri. Tra le novità di quest’edizione, i Nottambuli, spettatori appassionati e curiosi che propongono le loro cronache sui social network e su Radio Brada, per raccontare da un punto di vista personale e “privilegiato” le atmosfere nonché gli spettacoli e i concerti del Festival.
Il XXXVI Festival La Notte dei Poeti è organizzato dal CeDAC con il patrocinio e il sostegno del MiBAC / Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e del Comune di Pula – con il contributo della Fondazione di Sardegna e il prezioso apporto di Sardinia Ferries, che ospita gli artisti in viaggio per l’Isola (e ritorno) sulle sue navi. Info: www.lanottedeipoeti.it
BAM Teatro
Proprietà e atto
di Will Eno
traduzione di Chiara Maria Baire
supervisione di Elena Battista
con Francesco Mandelli
regia Leonardo Lidi
testo inedito-prima rappresentazione in Italia
produzione BAM Teatro e La Corte Ospitale
United States premiere originally produced by Signature Theatre, New York City
James Houghton, Founding Artistic Director – Erika Mallin, Executive Director
in association with Gare St Lazare Players May 20, 2012
TITLE AND DEED is produced by special arrangement with United Talent Agency
Proprietà e atto è un monologo interpretato da un uomo che viene da qualche parte imprecisata e che è arrivato qui. Nei suoi esilaranti e strazianti tentativi di comprendere se stesso e il mondo che gli è rimasto, o di comprendere noi e il mondo in cui è arrivato, getta una luce decisamente necessaria sulla nostra esperienza collettiva.
Il tempo di esecuzione, se l’attore non muore o pensa ad altro, è di circa un’ora.
Will Eno
“Proprietà e atto” (Title and Deed) di Will Eno è idealmente un terzo tempo, dopo “Thom Pain” e “Lady Grey”, di riflessione sull’esistenza e il valore del tempo nelle nostre vite.
Will Eno, celebre drammaturgo del teatro minimale americano, già finalista Pulitzer per la sezione Teatro con “Thom Pain” nel 2005, in “Proprietà e atto” con ironia e sarcasmo – senza dimenticare le digressioni poetiche a cui la sua scrittura ci ha abituato – concentra la sua riflessione sulla vita come stato di esilio permanente.
Il testo, attraverso un sinuoso scorrere di aneddoti e visioni particolari, parla del nostro essere “senza dimora” in questo mondo. Divaga sul significato e l’impronta che lasciano le parole nel vivere quotidiano, sul senso della memoria e sulla solitudine.
“Non importa se vi troviate in giardino o dall’altra parte del più freddo degli oceani” – dice il narratore/personaggio – “siete e sarete sempre lontani da casa vostra, non dei clochard, necessariamente, ma degli a-dimorati”.
Lo spettacolo ha debuttato in prima esecuzione ad Edimburgo nel 2014, Festival che rivelò al mondo il talento prodigioso di Will Eno.
“Audace, spettacolare, divertente. Poesia da palcoscenico di alto livello” -The New Yorker
“Una riflessione sulla vita come stato di esilio permanente” The NY Times
“Uno straniero nella terra di Beckett” Theater reviews
“Spirito malinconico, humor distorto, momenti lirici, testo per nulla facile, scritto riga per riga in maniera splendida e ingegnosa. L’impronta dell’idolo Samuel Beckett è pesante e riconoscibile nella scrittura dell’iconico Will Eno”
“Will Eno è il Samuel Beckett della generazione di Jon Steward”