Walter Manos Confartigianato:
“Con questi disservizi il fare impresa e’ compromesso
Il panificatore Walter Manos, rappresentante di Confartigianato e Presidente dei Giovani Imprenditori interviene rispetto alla notizia pubblicata oggi dal quotidiano La Nuova Sardegna: “a San Lorenzo senza telefono e televisione”.
“Senza questi strumenti il fare impresa è compromesso” – esordisce in questo modo il giovane artigiano titolare di un’impresa di panificazione ubicata proprio a San Lorenzo frazione di Osilo.
“Si parla tanto di sviluppo del digitale, dell’industria 4.0, di banda larga e ultra larga ma poi ti accorgi che mancano i servizi più elementari per poter almeno comunicare con l’esterno e per noi operatori economici, oltre che cittadini, aver garantita la competizione”.
“Siamo stanchi di questa situazione” – rincara la dose Manos – “soprattutto perché se ne parla da tanto senza che si trovino soluzioni immediate”.
E nel frattempo continua l’isolamento culturale ed economico, perché ogni territorio ha una propria dignità che dovrà essere sempre garantita. Il quadro è questo: sembrerebbe che siano territori e territori, paesi e paesi: uno che lavora e l’altro che forse non ne ha diritto.
“E’ amaro fare questi dichiarazioni, ma siamo veramente stanchi di una situazione del genere” – ribadisce Walter Manos. Ma chi li paga i danni provocati a noi imprenditori?
A noi imprenditori ci richiedono tanti adempimenti, da ultimo il POS che senza collegamenti internet è difficile da usare e sfruttare.
Ed allora di chi la responsabilità di tutto questo. Abbiamo voglia di innovare, di investire sulla tecnologia, ma soprattutto non vogliamo abbandonare i nostri paesi: ma davanti ad una situazione del genere prevale lo scoramento che ci porta, purtroppo, a riflettere su tante cose.
Che senso ha fare impresa nei nostri borghi quando nessuno ti ascolta e trova soluzioni? Rispetto ad imprese di altri territori dobbiamo colmare, spendendo, il gap tecnologico; siamo penalizzati rispetto ai nostri competitor.
Oramai senza questi servizi i nostri confini, per noi cittadini ma anche per noi imprenditori sono segnati e limitati.
Amara la chiosa finale. “C’è da riflettere ma soprattutto rimboccarsi le maniche per risolvere il problema”.