Silvia Ugolotti a Carbonia presenta “L’inquietudine delle isole. Piccole fughe tra atolli e arcipelaghi” (Ediciclo Editore). Caterina Bonvicini ad Assemini presenta “Fancy red” (Mondadori).
Doppio appuntamento venerdì 27 luglio per Éntula, il festival letterario organizzato dall’associazione Lìberos. A Carbonia e Assemini arrivano Silvia Ugolotti e Caterina Bonvincini.
Un viaggio tra isole e arcipelaghi vicini o sperduti, tra atolli da sogno e terre inquiete, è quello che Ugolotti racconta in L’inquietudine delle isole. Piccole fughe tra atolli e arcipelaghi (Ediciclo Editore). L’autrice lo presenta a Carbonia alla Libreria Lilith alle 19.
Caterina Bonvicini è protagonista invece ad Assemini per presentare il suo ultimo romanzo Fancy red (Mondadori Editore). La scrittrice bolognese torna in libreria con un noir hitchcockiano, un thriller psicologico ricco di suspense che è anche una travolgente storia d’amore. Un romanzo dal respiro globale, che parte da un epicentro milanese e si espande, procedendo per flashback e rivelazioni, nello spazio e nel tempo, dall’assedio di Sarajevo alla crisi argentina del 2001, dalle bettole dell’Avana ai ristoranti di Anversa. Appuntamento in Piazza San Cristoforo alle 21 con Michele Biccone.L’inquietudine delle isole. Piccole fughe tra atolli e arcipelaghi (Ediciclo Editore), L’isola è libertà e prigionia, realtà e utopia, paradiso e inferno. È un sentimento disperso nell’oceano, morbido come un atollo di sabbia bianca, aspro come rocce taglienti; è il canto di una terra che risponde solo a se stessa, protetta e imprigionata da un mare geloso. È il luogo dove si regolano i conti con se stessi, uno “spazio sgombro tra me steso sul dorso e la fine del mondo” come insegna Erri De Luca. Ci sono isole di fiume, di lago, oceaniche e continentali, isole piatte e tonde… Ci sono isole profumate di mito, spesso investite da cicloni o invase dagli sfoghi improvvisi di inquieti vulcani. A volte così piccole che quando il mare lo decide se le riprende. Al mondo se ne contano 132 mila, ognuna unica a modo suo, immense come la Groenlandia, un incanto di 2.175.600 chilometri quadrati, o scogli solitari come Bishop nel Regno Unito, che se non ospitasse un faro sarebbe solo una roccia affiorante.
Silvia Ugolotti, Raccontare il mondo è la sua professione. Lo fa da oltre 15 anni, scrivendo articoli e reportage per le più importanti riviste di viaggio e lifestyle, con lo stesso entusiasmo delle prime partenze. Ha sperimentato ogni forma e stile di viaggio, spostandosi dal nord al sud del mondo, incontrando culture e tradizioni. Ha conosciuto artisti, chef, designer e imprenditori mettendo su carta le loro storie. I suoi reportage di viaggio sono apparsi su Dove, Gente Viaggi, Marco Paolo, Qui Touring, Traveller, Weekend e Viaggi, Donna Moderna, Grazia, Io Donna, Myself, Flair, Style, Panorama, Tu Style.
Per Dove ha pubblicato una guida sull’Emilia Romagna; per le aziende, realizza progetti editoriali (contenuti, corporate magazine e corporate book) con la consulenza di fotografi, grafici e web designer professionisti. È appassionata di grande natura, di atmosfere solitarie e culture lontane con una predilezione per le alte latitudini e le terre circondate dal mare. Ma quando le chiedono quale parte del mondo le è piaciuta di più fatica a rispondere: ogni viaggio è un pezzo di vita.
Fancy Red (Mondadori), Un romanzo dal respiro globale, che parte da un epicentro milanese e si espande, procedendo per flashback e rivelazioni, nello spazio e nel tempo, dall’assedio di Sarajevo alla crisi argentina del 2001, dalle bettole dell’Avana ai ristoranti di Anversa. Fancy Red è un noir hitchcockiano, un thriller psicologico pervaso da una suspense costante, una bellissima storia d’amore il cui protagonista indiscusso è il desiderio, indomabile e capriccioso come Ludò e la sua pietra. Di questo romanzo – costruito come un ottaedro, la struttura cristallina della gemma – i diamanti sono il perimetro e il filo rosso: “condannati a guardare da vicino la miseria estrema e la ricchezza estrema”, nelle mani di Caterina Bonvicini diventano uno strumento perfetto per raccontare l’abisso spaventoso che separa potere e sottomissione, ricchezza e povertà.
Caterina Bonvicini è bolognese, ma vive fra Roma e Milano. Ha pubblicato: Penelope per gioco (Einaudi, 2000), Di corsa (Einaudi, 2003), I figli degli altri (Einaudi, 2006), L’equilibrio degli squali (Garzanti, 2008), Il sorriso lento (Garzanti, 2011), Correva l’anno del nostro amore (Garzanti, 2014), Tutte le donne di (Garzanti, 2016). Ha vinto numerosi premi, fra cui il Bottari Lattes Grinzane, il Rapallo Carige e il premio internazionale Grand Prix de l’Héroïne Madame Figaro. I suoi romanzi sono stati pubblicati dai più importanti editori in vari paesi, tra cui Germania, Spagna, Olanda e Francia, dove, per Gallimard, hanno ottenuto un grande successo. Collabora con “L’Espresso” e “Robinson”, l’inserto culturale della “Repubblica”.