Le fiamme gialle delle tenenze di Sarroch e di Iglesias, nell’ambito delle attività di contrasto al lavoro nero ed irregolare, hanno effettuato due controlli nei confronti di altrettante realtà commerciali della provincia, che hanno portato ad individuare, complessivamente 2 lavoratori in nero.
Le attività hanno consentito di rilevare che, tra il personale trovato intento a svolgere la propria attività lavorativa, figuravano soggetti privi di qualsiasi regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso, ad esempio, di infortunio.
L’azione dei finanzieri ha permesso di riscontrare la presenza di almeno un lavoratore non in regola impiegato presso ciascuna attività controllata.
Nello specifico i finanzieri della tenenza di Sarroch hanno rilevato che una azienda di Sarroch, operante nel settore edile, impiegava un lavoratore in nero nell’esecuzione di alcuni lavori di intonacatura presso un’abitazione privata sita nella medesima cittadina.
I militari della tenenza di Iglesias, invece, hanno constatato che un esercizio commerciale di Calasetta, utilizzava un lavoratore in nero senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro agli enti competenti.
In questa circostanza, atteso che la forza lavoro irregolarmente impiegata rappresentava più del 20% del personale, è scattata la richiesta della sospensione dell’attività imprenditoriale all’ispettorato del lavoro.
I titolari delle attività sottoposte a controllo sono stati diffidati a regolarizzare i lavoratori per il periodo di lavoro prestato in nero, nonché sono stati destinatari di sanzioni che oscillano, nel massimo, tra i 9.000 e i 36.000 € .
Dall’inizio dell’anno sono 94 i lavoratori in nero scoperti dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Cagliari.
Un fenomeno che impatta negativamente sul sistema contributivo nazionale oltre che sul mercato legale, pregiudicando gli interessi degli imprenditori e dei professionisti onesti, ma che soprattutto non tutela l’incolumità di chi viene assunto senza un regolare contratto, esponendolo a rischi di mancata assistenza in caso di infortunio.