Sequestrati beni mobili e immobili per oltre 4,5 milioni di euro.
Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Cecina, al termine di una complessa indagine di polizia economico-finanziaria, condotta nei confronti di C.L. (57enne), esercente l’attività di consulenza ed intermediazione finanziaria, e C.A.G. (81enne, pensionata, madre di C.L.) – entrambi residenti in provincia di Livorno e indagati per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi (art. 5 D.lgs. 74/2000) e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 D.lgs. 74/2000) – hanno dato esecuzione, in data odierna, su ordine della Procura di Livorno, a un decreto, emesso dal G.I.P. del Tribunale labronico, Dott. Antonio Del Forno, di applicazione della misura cautelare del sequestro preventivo per equivalente sino a concorrenza dell’importo di € 3.740.066.
Le indagini – dirette dal Sostituto Procuratore Dott. Massimo Mannucci – hanno permesso di individuare l’attività di brokeraggio e consulenza svolta all’estero da C.L., in totale evasione d’imposta, e di ricostruire, all’esito di attività investigative in ambito penale e di verifica fiscale, i proventi dallo stesso percepiti.
In particolare, C.L. si occupava, tramite sei società con sede a Londra, nelle Isole Vergini e in Lussemburgo, di fornire consulenza a investitori esteri, percependo provvigioni che confluivano su conti correnti accesi presso istituti di credito in Gran Bretagna e nella Repubblica di San Marino, intestati alle medesime società.
Lo stesso ha ricoperto, altresì, la carica di direttore di una Società di Investimento a CApitale Variabile (S.I.CA.V.) di diritto lussemburghese, avente conti correnti di negoziazione anche in Italia.
Il denaro accreditato, a titolo di compenso per l’attività svolta, sui conti correnti esteri nella disponibilità di C.L. è stato da questi utilizzato anche per l’acquisto, formalmente da parte di C.A.G., di un complesso immobiliare situato sulle colline fiorentine, del valore di € 650.000,00, successivamente conferito in una società inglese riconducibile, di fatto, agli indagati.
L’attività, che ha interessato il periodo dal 2010 al 2016, si è sviluppata in due diversi momenti:
– la prima, conclusasi nell’anno 2016, con la rilevazione di imposte evase per circa € 800.000,00, a seguito della quale sono stati sottoposti a sequestro, conformemente a specifico provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, nel novembre dello stesso anno, beni mobili e immobili di pari importo (tra cui il suddetto complesso immobiliare, composto da 2 civili abitazioni, 2 pertinenze e 2 terreni);
– la seconda, definitasi nel mese di maggio u.s. con l’ultimazione di una verifica fiscale, nel corso della quale è stata esaminata la documentazione bancaria acquisita tramite rogatoria internazionale presso la Repubblica di San Marino. In tale ambito, sono stati individuati i rapporti finanziari intestati alle suddette società estere ed è stato possibile quantificare più puntualmente il totale degli emolumenti percepiti da C.L. nell’esercizio delle citate attività di consulenza e brokeraggio, constatando ulteriori imposte evase per oltre € 3.700.000.
In relazione a quest’ultimo importo, il G.I.P. presso il Tribunale di Livorno, Dott. Antonio DEL FORNO, ha emesso ulteriore decreto di sequestro preventivo, eseguito dai Finanzieri del Comando Provinciale di Livorno in data odierna, sottoponendo a sequestro ulteriori 2 unità immobiliari (ubicate in Rosignano Marittimo – frazione Castiglioncello) e disponibilità liquide, sino a concorrenza del citato importo di € 3.700.000.
L’attività svolta si inquadra nel contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiori gravità ed è il risultato della stretta sinergia operativa sviluppata con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, volta all’aggressione dei patrimoni illeciti da parte della criminalità economica, a tutela dell’Erario, della libera concorrenza e delle imprese correttamente ottemperanti agli obblighi fiscali.