In Sardegna, dove ci sono 8.519 edifici che hanno uno o più ascensori, si spendono circa 9,3 milioni di euro per la manutenzione e la risoluzione di guasti. Secondo un’analisi di thyssenkrupp Elevator Italia gli impianti sardi, usati da 1,4 milioni di persone, richiedono circa 5 interventi all’anno. Tra i più frequenti: porte non funzionanti, schede elettroniche bruciate, bottoniere usurate.
“L’ascensore oggi è il mezzo più usato al mondo: i 12 milioni di impianti esistenti sono usati da un miliardo di persone.” – afferma Luigi Maggioni, amministratore delegato di thyssenkrupp Elevator Italia – „E’ stato stimato che ogni anno in Italia si accumulano 11 milioni di ore di fuori servizio. Questo significa che un ascensore sta fermo per guasti mediamente 4 giorni e mezzo all’anno. Ecco perchè – continua Maggioni – Il servizio di manutenzione predittiva e preventiva per gli ascensori può ridurre del 50% i tempi di fermo impianto. Collegando in rete tutti gli ascensori è possibile monitorare da remoto lo stato di salute e intervenire tempestivamente.”
Nel dettaglio la Sardegna, con un edificio con ascensore ogni 194,6 persone, si classifica al 18esimo posto fra le regioni italiane per densità di ascensori.
A livello provinciale, prima in Sardegna e 26esima in Italia troviamo la provincia di Sassari, con un ascensore ogni 119,8 abitanti, segue il capoluogo di regione, Cagliari, si colloca al 48esimo posto in Italia e al 2° in Sardegna per presenza di ascensori (1/146,2). Al terzo posto c’è la provincia Nuoro (1/279,5, 104esima in Italia). Seguono le province di Olbia-Tempio (1/356,4, 105esima in Italia), Ogliastra (1/412, 107esima ), Carbonia-Iglesias (1/412,5 108esima), Oristano (1/452,7, 109esima) e Medio Campidano (1/1324, 110esima).
L’Italia è il Paese che ha il parco ascensori più vasto, ma anche più “anziano” in Europa: circa il 40% degli impianti in funzione ha più di 30 anni e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne capaci di garantire un livello assoluto di sicurezza agli utenti. Gli impianti installati prima del 1999 non sono dotati delle moderne tecnologie in grado di garantire il livello di sicurezza minimo richiesto dagli standard Europei (Nuova Direttiva Ascensori 2014/33/UE). Si pensi ad esempio ai sistemi di chiamata d’emergenza, ai sistemi di chiusura delle porte automatiche, al livellamento tra piano e cabina di ascensore.