Durante i lavori sono emerse, particolari esigenze legate al tema dedicato alla definizione dei trenta Piani di Risanamento Urbanistico.
Dopo un’intensa due giorni di dibattito tra gli iscritti, l’Associazione Politico Culturale AJO’ Insieme di Quartu Sant’Elena, ha individuato alcun aspetti d’interesse specifico per la crescita della comunità quartese, tra questi in particolar modo vuole far rilevare:
la proposta di elaborazione di questionari conoscitivi, assolutamente anonimi, da sottoporre ai cittadini sulle tematiche relative ai vari bisogni di ogni quartiere, connessi anche alla carenza di numerosi servizi. In relazione a ciò si prevede che dopo la prima fase di censimento potrà essere prodotto un report da presentare e discutere con i cittadini, premessa questa per la redazione di un documento da inviare all’amministrazione comunale.
Inoltre durante i lavori sono emerse, particolari esigenze legate al tema dedicato alla definizione dei trenta Piani di Risanamento Urbanistico. Da un attenta analisi è emerso che tale tema debba essere particolarmente sentito in questo periodo di discussione in Consiglio Regionale della Legge Urbanistica Regionale. Un quadro normativi rinnovato, innovativo, certo, e votato al vero risanamento delle più variegate situazioni che insistono nel territorio cittadino, in particolare nel litorale, porterebbe al completamento dei PRU con una sicura rivitalizzazione di una fonte di reddito, quello delle costruzioni, che nel passato ha prodotto certamente sviluppo economico, ma anche forti criticità derivanti però da speculazioni e abusivismo. Incidere nel risanamento sul territorio diventerebbe strategico per un nuovo e concreto sviluppo economico e nel contempo ad un abbellimento della città e soprattutto del litorale. Intuibile che ciò favorirebbe una “ricucitura” del territorio ed anche un interessante propulsione di adeguata risposta ad eventuali flussi turistici.
Confidiamo in un’apertura e in una nuova sensibilità del legislatore regionale, il quale si appresta a varare una nuova normativa, che speriamo preveda sviluppo ma anche e soprattutto tutela del territorio contro abusi e speculazioni, sperando nell’assenza di infruttuosi e rigidi atteggiamenti. Un approccio di questo genere produrrebbe certamente due condizioni, quali sviluppo e tutela che poche volte in ambito regionale sono andate di pari passo.