Obiettivo di Legambiente è portare all’attenzione pubblica le criticità che minacciano la qualità e la salute dei nostri mari.
In riferimento alle dichiarazioni rese dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi, a seguito della comunicazione dei dati relativi alle analisi effettuate dai tecnici di Goletta Verde in località Pittulongu (presso la spiaggia accessibile da via Tramontana), si specifica che l’obiettivo del monitoraggio di Legambiente pone l’attenzione al rischio d’inquinamento causata dalla mancanza o inadeguatezza del servizio di depurazione e alla presenza di scarichi che si riversano nelle acque marine.
“Concordiamo con il sindaco che le analisi di Goletta Verde non sono rappresentative della qualità della balneazione a Olbia, così come per la Sardegna o per le altre coste italiane. Lo abbiamo sempre sottolineato, perché non è quello il nostro obiettivo – spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Quello che non accettiamo solo le accuse e le offese al nostro lavoro. Le analisi ed il monitoraggio di Legambiente hanno l’obiettivo di scattare delle fotografie istantanee di una determinata situazione in un determinato momento e non vogliono sostituirsi alle autorità competenti in materia di controlli e di balneazione. Legambiente non dà patenti di balneabilità, ma vuol portare all’attenzione pubblica di amministratori e cittadini le criticità che minacciano la qualità e la salute dei nostri mari affinché si individuino e si risolvano le problematiche che le determinano. I criteri che adottiamo nel determinare i punti di campionamento rispondono a questo obiettivo.”
Il punto di campionamento presso la spiaggia è stato scelto vicino agli scogli dove sono presenti due grandi tubi in cemento sotterrati sotto la roccia e la sabbia che al momento del campionamento (in data 18 giugno 2018, alle ore 8.30) risultano asciutti e senza flusso di acque al proprio interno. Il prelievo è eseguito a mare in prossimità degli stessi.
“Laddove emergono dati critici e non sottovalutabili sulla presenza di cariche batteriche è bene cercare di individuare e risolvere la causa – aggiunge Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna -. Al sindaco di Olbia invieremo il report completo del nostro monitoraggio e potrà notare chiaramente che i due punti di prelievo utilizzati dall’Arpa e quello scelto dai tecnici della Goletta Verde non coincidono, essendo distanti rispettivamente circa 200 metri (il punto di prelievo Arpa posto più a sud denominato “Pittulongu”) e 350 metri quello posto più a nord (denominato “Pittulongu II e spiaggia”). Per questo motivo riteniamo opportuno un controllo approfondito da parte degli enti competenti e la messa in opera dei dovuti interventi per la soluzione del problema che, seppur temporanei e limitati nel tempo, potrebbero comunque ripresentarsi nel proseguo della stagione balneare. Non è assolutamente nostra intenzione fare sterili polemiche o danneggiare l’immagine di Olbia o delle coste sarde. Per questo ribadiamo la nostra piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale e i soggetti preposti per la risoluzione della problematica”.
Il punto oggetto di approfondimento da parte di Goletta Verde è stato campionato dai tecnici di Legambiente anche negli anni passati a partire dal 2011 fino al 2018 fatta eccezione per il 2015 ed è risultato entro i limiti di legge ad eccezione del 2016 e del 2018, nei quali è stato giudicato rispettivamente “Fortemente Inquinato” (2016) e “Inquinato” (2018). Si ricorda che il giudizio di fortemente inquinato viene dato quando uno dei due parametri analizzati supera più del doppio il limite normativo: nel 2018 i valori di 205 UFC/100ml per gli enterococchi superano, seppur di poco, i limiti previsti per questo parametro che è posto in 200 UFC/100ml.