Domani (sabato 14 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora per il debutto in prima nazionale di “Terra” di Valeria Moretti, un “inno alla vita” incastonato nel cartellone del XXXVI Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Un affascinante itinerario fra parole e note, con la pièce originale, nata per il teatro di pietra della città fenicio punica e poi romana sulla costa sud-occidentale della Sardegna, quasi una “partitura” per un “concerto per voce recitante e pianoforte” sul filo delle emozioni, dove «leggenda, antropologia, esoterismo e letteratura si intrecciano in una confessione» che affonda le sue radici e trova la sua ragion d’essere nel Mito. Visioni ed echi d’un epoca remota, di un immaginario ispirato alle forze primigenie dell’universo, in cui, come racconta Esiodo nella “Theogonìa”, la divinità femminile per eccellenza, potenza creatrice (e distruttrice) era Gea, o Gaia, sorta dopo Chaos, madre di Urano (il Cielo), e progenitrice dei Titani e degli dei dell’Olimpo.
Un’opera inedita per riscoprire il senso della meraviglia davanti alla “cornucopia” di doni con cui la Madre Terra rallegra il breve passaggio degli esseri umani – una vita si brucia in un istante, non è che un minuscolo frammento a fronte dell’eternità – eppure figli ribelli e ingrati, di tanta ricchezza non sappiamo che farcene, disperdiamo regali preziosi, sprechiamo senza criterio risorse, inconsapevole di correre, ciechi e folli verso una catastrofe.
Valeria Moretti affida alla voce di Pamela Villoresi l’invito a ricominciare a meravigliarsi, per «generare il Divino dentro di noi e riconoscere dignità e sentimento a tutto ciò che ci circonda» ricorrendo al prezioso supporto dei poeti e degli artisti «che hanno dimora nell’infanzia e sono i suoi più fedeli e appassionati testimoni».
Attrice poliedrica, Pamela Villoresi ha esordito giovanissima nel “Re Nudo” di Schwarz con regia di Paolo Magelli, poi dopo il successo dello sceneggiato “Marco Visconti” è approdata al Piccolo Teatro di Milano, dove è stata diretta da Giorgio Strehler. Nel corso di un’intensa carriera, ha lavorato con Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Mario Missiroli, Giancarlo Cobelli e Maurizio Panici, al fianco dei più grandi attori italiani. Al cinema è stata diretta da grandi maestri come Miklós Jancsó, Marco Bellocchio, Paolo e Vittorio Taviani, Giuseppe Ferrara, Michele Placido e Paolo Sorrentino (“La Grande Bellezza”) – tra i films più recenti “Orecchie” e “Youtopia” – mentre è da poco tornata sul piccolo schermo (dopo i numerosi sceneggiati per la televisione e miniserie come “Era mio fratello”) in “Romanzo Famigliare” di Francesca Archibugi.
Tra i nomi di punta della scena jazzistica italiana, Danilo Rea ritorna nell’Isola per disegnare la colonna sonora di “Terra” – artista eclettico, di formazione classica con derive pop e rock, il pianista che ha diviso il palco con Mina, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Pino Daniele e Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano e ha collaborato con jazzisti del calibro di Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Joe Lovano, Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau e Luis Bacalov, creerà le suggestioni di un ammaliante e inedito tributo sonoro alla TerraMadre.