Al Teatro Romano di Nora uno spettacolo da non perdere
La virtù della disobbedienza ne “La storia di Antigone” – moderna e affascinante rilettura del mito firmata dalla scrittrice scozzese Ali Smith, in cartellone DOMANI (sabato 28 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora: una “Favola in musica per cornacchie, cani selvatici, maledizioni, tiranni, sepolcri & fanciulle in fiore” raccontata da Anita Caprioli e cantata da Didie Caria con regia e scenofonia di Roberto Tarasco rivive sul palco sospeso tra cielo e mare sotto le insegne del XXXVI Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC.
Focus sul dilemma tra pietas e legge in una versione inedita e intrigante di una vicenda emblematica: la tragedia di Sofocle ha immortalato l’indomita giovane figlia di Edipo, capace di sfidare le leggi dello stato e perfino la morte per seguire la propria inclinazione alla giustizia e dar sepoltura al fratello caduto in un duello fratricida sotto le mura della città.
Antigone è un’eroina coraggiosa, un simbolo della rivolta contro la tirannide, quindi una ribelle pericolosa dal punto di vista di chi detiene il potere – in base ad un’anomala successione dopo la morte, per reciproca mano, di Eteocle e Polinice, i due eredi al trono di Tebe.
Il divieto di celebrare i riti funebri per il defunto infrange una norma più antica e contrasta con il volere degli dei – oltre che con la sensibilità degli stessi cittadini, i quali non osano però esprimere il proprio parere per timore delle ritorsioni: Antigone in nome della pietas si rifiuta di sottostare a un ordine che ritiene ingiusto – e non lei sola – e pur conscia della punizione che l’attende si accinge a compiere quello che considera un dovere morale per sottrarre il corpo del fratello ai corvi e ai cani .
Un atto temerario, che non passa inosservato, per il quale la fanciulla pagherà con la vita – imprigionata in una caverna perché il re, per non macchiarsi della colpa odiosa dell’uccisione di una consanguinea decide di condannarla ad una pena forse peggiore della morte: ella troverà una via di fuga sottraendosi alla crudeltà del mondo e alla ferocia del tiranno infierendo contro se stessa con un gesto irreparabile che rappresenta ancora una volta una forma di ribellione.
Ali Smith rievoca la vicenda di Antigone dal punto di vista delle cornacchie e degli uccelli che abitano il cielo di Tebe e si interrogano dall’alto sullo strano destino degli umani, e ripropone la questione fondamentale della funzione e dell’importanza delle leggi che regolano il comportamento dei cittadini e stabiliscono i limiti dell’agire di ciascuno per una convivenza armoniosa e “civile” ma anche del rispetto di un codice più antico – e del confine tra sacro e profano (ma anche dei diritti e dei doveri e della libertà individuale).
Nelle note di presentazione riaffiorano i quesiti cruciali: «Sono più importanti le leggi degli uomini o quelle di Dio? E queste ultime esistono, o sono anch’esse leggi di uomini ammantate di sacralità? Può una donna contrapporsi al potere di un uomo? E se questi è un re? Cosa è più giusto? Difendere i diritti del fratello o far rispettare la legge, anche se colpisce i familiari? Suscitando questi interrogativi Antigone rimane, a distanza di millenni, una straordinaria storia di emancipazione.
La vicenda di una donna che con il coraggio di una visione “altra” e “alta” rivendica il suo diritto a parlare e si ribella a una ristretta concezione del potere tutta maschile. E più in generale la storia di una contestazione, risoluta e avventata, contro la “tirannia” della legge».
Tra parole e note di una suggestiva ambientazione “sonora”, “La storia di Antigone” riporta l’attenzione su temi fondamentali e ancora attualissimi come la necessità di agire secondo coscienza e laddove il sentimento morale lo imponga giungere a infrangere le leggi, se queste siano in conflitto con i principi di umanità.
La scelta di Antigone risulta ancora più significativa e controcorrente perché la fanciulla agisce e si assume pubblicamente le proprie responsabilità in seno ad una società tradizionalmente maschilista – nella linea del trono si inserisce Creonte, fratello di Giocasta, in luogo delle nipoti Antigone e Ismene dopo la morte di Edipo e dei figli Eteocle e Polinice ma al di là delle logiche dinastiche è proprio il suo essere donna a rendere la sua “disubbidienza” così intollerabile.
Una favola moderna per affrontare argomenti delicati e scottanti in chiave poetica: la critica al potere autoritario rappresentato da Creonte illumina la strada verso un’idea di democrazia evoluta in cui tutti i cittadini possano esprimere la propria opinione e le decisioni vengano prese guardano al “bene comune”.
Il teatro greco pone al centro questioni ineludibili e che “stranamente” si ripresentano alle soglie del terzo millennio – dall’accoglienza degli stranieri nelle “Supplici” alla guerra dalla parte dei vinti nei “Persiani” e nelle “Troiane” alla spirale di sangue dell’odio e della vendetta nell’“Orestea” alla memoria ancestrale di riti feroci in “Ifigenia”.
Sul palco – con la guida sapiente del regista Roberto Tarasco – Anita Caprioli, nota e apprezzata attrice cinematografica, da “A Domani” di Giulio Ciarambino, a “Denti” di Gabriele Salvatores e “Vajont” di Renzo Martinelli, al film cult “Santa Maradona”, e ancora “Ma che colpa abbiamo noi”, “Manuale d’amore” accanto a Margherita Buy e Sergio Rubini e “La guerra di Mario” con Valeria Golino, “Non pensarci”,“I Demoni di San Pietroburgo” di Montaldo e “Si Può Fare”, “Good morning Aman” e “Meu Pais” del regista italo-brasiliano Andrea Ristum, poi “Corpo Celeste” di Alice Rohrwacher e “La prima neve” di Andrea Segre.
In Francia gira “Je suis venu pour elle” di Ivan Taieb. Sul piccolo schermo in “Cime tempestose” e “Sacco e Vanzetti”. Nel 2011 porta in scena “L’homme semence” da un testo di Violette Ailhaud. Infine al cinema presta volto e voce a Valentina Cortese nel recentissimo “Diva!” (2017) di Francesco Patierno.
La colonna sonora è affidata a Didie Caria, allievo del Reverendo Lee Brown, con cui canta come solista nel tour e appena ventunenne interpreta Giuda in “Jesus Christ Superstar”. Collabora con il Teatro Stabile di Torinoe con l’ETI, con Michela Lucenti e Barbara Altissimo e lavora a Telecittà Studios come doppiatore-cantante per cartoni animati in onda su Disney Channel e Cartoon Network. All’esordio discografico con “Cerchi sulla Sabbia” con musiche Lionel Wharton segue “Ladro di Storie”, finalista in numerosi premi.
Prosegue la sua carriera concertistica tra soul e jazz e dal 2008 insegna tecnica vocale e interpretazione. In ambito teatrale consolida la collaborazione con l’attore-autore Dario Benedetto con cui partecipa a numerose manifestazioni e stagioni.
Prossimi appuntamenti
Il XXXVI Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC prosegue al Teatro Romano di Nora – tra attualità e mito – domenica 29 luglio alle 20 con la dissacrante parodia de “La morte della Pizia” di Friedrich Dürrenmatt con Daniele Pecci alle prese con il dramma di Edipo e il senso dell’enigma
Infine giovedì 9 agosto alle 20 il debutto in prima nazionale di “Canne al vento” (nuova produzione de Il Crogiuolo, pensata per il X NurArcheoFestival) dal romanzo di Grazia Deledda con Caterina Murino e le musiche di Francesco Medda – Arrogalla.
Info: www.lanottedeipoeti.it
Il festival
Il XXXVI Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna – con il patrocinio e il sostegno del Comune di Pula, della Regione Autonoma della Sardegna e del MiBAC e il contributo della Fondazione di Sardegna proseguirà fino al 29 luglio al Teatro Romano di Nora e all’Ex Municipio di Pula fra spettacoli, concerti e incursioni nel centro storico oltre ai laboratori per i più piccoli (e alla chill out zone di un Garden Circus in riva al mare).
Dopo l’inaugurazione con “Le Relazioni Pericolose – tra matematica e letteratura” di e con Piergiorgio Odifreddi e Irene Ivaldi (venerdì 13 luglio alle 20) e il debutto di “Terra” di Valeria Moretti (sabato 14 luglio alle 20) al Teatro Romano di Nora con Pamela Villoresi sulle note del pianoforte Danilo Rea tra mito e filosofia, (domenica 15 luglio) alle 20 spazio alla danza con “Atlantide” di Mvula Sungani, nell’interpretazione dell’étoile Emanuela Bianchini e dei solisti della Mvula Sungani Physical Dance con le musiche di Mauro Palmas.
Omaggio ai maestri con “Egon – Site Specific”, opera multimediale del danzatore e coreografo Leonardo Diana (per VersiliaDanza) ispirata a Egon Schiele e Gustav Klimt martedì 17 luglio alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula mentre proprio nello storico edificio di via Nora si è svolto “Circo Picasso” – il laboratorio per i giovanissimi a cura del costumista e scenografo Marco Nateri – che si si è concluso sabato 21 luglio alle 18.30 con uno spettacolare con esito scenico ispirato all’arte del grande maestro spagnolo.
Alessandro Preziosi ha debuttato debutta mercoledì 18 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora con “Otello: dalla parte di Cassio”, inedita versione della tragedia del Moro di Venezia attraverso lo sguardo di uno dei personaggi chiave, testimone e involontario strumento del male in un dramma della gelosia di triste attualità. Surreale e coinvolgente all’Ex Municipio di Pula giovedì 19 luglio alle 21.30 “Urlando Furiosa – un poema etico” con l’attrice e comica Rita Pelusio sulle (dis)avventure di una moderna paladina tra ironia e poesia.
La “Notte dei Poeti” ospita poi un intenso weekend tra poesia e musica al Teatro Romano di Nora: dopo il successo venerdì 20 luglio alle 20 di “Làntias”, il concerto-spettacolo della cantante Elena Ledda, straordinaria voce dell’Isola, sulla falsariga dell’omonimo album (S’ArdMusic) tra storie d’amore e di guerra sulle rive del Mediterraneo, viaggio nei labirinti della mente e del cuore sabato 21 luglio alle 20 a Nora con l’anteprima nazionale di “Shakespeare’s Breakdowns” dello scrittore Vitaliano Trevisan, in scena con il contrabbassista Daniele Roccato, sui “crolli” di personaggi come Riccardo III e Macbeth.
Una (auto)biografia che diventa diario del Novecento per “Memoria di ragazza” di Annie Ernaux con Daria Deflorian, Monica Demuru e Monica Piseddu – in cartellone domenica 22 luglio alle 20 nell’antico teatro di pietra – tra le inquietudini e i dolori segreti di una giovane donna e la folgorazione della scrittura.
E ancora un excursus tra storia e archeologia – il 24 e 25 luglio alle 19 (e non alle 20 come precedentemente annunciato) – alla scoperta delle “Tracce nella città sommersa” di e con Rossella Dassu.
Nel centro storico di Pula – STASERA (giovedì 26 luglio) alle 20.30 in piazza di Chiesa – spazio alla danza urbana di Anticorpi XL con “Glitch Project” di e con Francesco Capuano e Nicola Picardi tra stress e utopia, preludio alle “Lettres Sonores” scritte e interpretate al pianoforte da Irma Toudjian e impreziosite dalle immagini della fotografa Daniela Zedda (dall’omonimo libro di Valery Afanassiev) sempre STASERA (giovedì 26 luglio) ma alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula – per un ideale dialogo tra musica e arti visive.
Tra gli appuntamenti da non perdere del XXXVI Festival “La Notte dei Poeti” – la prima nazionale venerdì 27 luglio alle 20 di “Proprietà e Atto” (Title and Deed) di Will Eno con il poliedrico Francesco Mandelli – per un’acuta indagine sulla vita come stato di esilio permanente. Infine tra mito e contemporaneità “La storia di Antigone” nella versione di Ali Smith – sabato 28 luglio alle 20 – incantevole favola in musica con Anita Caprioli e Didie Caria, mentre “La morte della Pizia” di Friedrich Dürrenmatt con Daniele Pecci indaga – domenica 29 luglio alle 20 – in forma di moderna parodia il senso dell’enigma.
Il festival La Notte dei Poeti si arricchisce di un nuovo, interessante appuntamento: giovedì 9 agosto alle 20 debutta in prima nazionale al Teatro Romano di Nora “Canne al vento – paesaggi sonori” – dal romanzo di Grazia Deledda (un progetto originale de Il Crogiuolo, nato in occasione della X edizione del NurArcheoFestival, con drammaturgia e regia di Rita Atzeri) – con Caterina Murino e la musiche di Franzisku Medda/ Arrogalla.
Tra nouveau cirque e acroyoga nel Garden Circus a cura di Virginia Viviano (che ospita anche fino a mezzanotte musica e performances del dopofestival) oltre all’atelier per piccoli artisti con il “Circo Picasso” di Marco Nateri.
Tra le novità di quest’edizione, i Nottambuli, spettatori appassionati e curiosi che propongono le loro cronache sui social network e su Radio Brada, per raccontare da un punto di vista personale e “privilegiato” le atmosfere nonché gli spettacoli e i concerti del Festival.
Il XXXVI Festival La Notte dei Poeti è organizzato dal CeDAC con il patrocinio e il sostegno del MiBAC / Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e del Comune di Pula – con il contributo della Fondazione di Sardegna e il prezioso apporto di Sardinia Ferries, che ospita gli artisti in viaggio per l’Isola (e ritorno) sulle sue navi. Info: www.lanottedeipoeti.it