Trentesima edizione dei Seminari jazz a Nuoro dal 21 al 31 agosto. E con le attività didattiche ritorna la rassegna di concerti. Tra i protagonisti Franco D’Andrea, Peter Bernstein, il Devil Quartet di Paolo Fresu, la Piccola Orchestra Gagarin di Paolo Angeli, Sasha Agranov e Oriol Roca.
Ha un valore speciale, quest’anno, l’immancabile appuntamento dell’estate con i Seminari Jazz di Nuoro: dal 21 al 31 agosto, l’iniziativa promossa dall’Ente Musicale di Nuoro taglierà infatti il traguardo della sua trentesima edizione. Un traguardo ragguardevole per quella che, nata quasi in sordina nel 1989 su invito della compianta Antonietta Chironi con il gruppo docente formato dal quintetto di Paolo Fresu (che avrebbe poi diretto i seminari per ben cinque lustri) e la partecipazione di trentasette allievi, anno dopo anno si è consolidata tra le realtà più rappresentative nel campo della didattica jazz in Italia. Lo dimostra anche il numero (e la composizione) degli allievi già confermati: più di centoventi (10 sardi, 115 in arrivo dalla penisola, 6 da Norvegia, Austria, Belgio, Germania, Inghilterra e Spagna), un numero ormai prossimo a un nuovo record di iscritti, dopo quello della scorsa edizione.
Anche stavolta, la formula dei seminari prevede undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto l’insegnamento di un corpo docente formato da musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale (alcuni dei quali, in passato, sono stati essi stessi allievi dei corsi nuoresi), coordinati dal direttore artistico Roberto Cipelli: oltre allo stesso pianista cremonese (teoria e armonia jazz le sue materie), ne fanno parte Emanuele Cisi (in cattedra per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere) e Enrico Merlin (storia del jazz), più la novità del chitarrista Angelo Lazzeri, già tra i docenti dei corsi invernali, qui “a rinforzo” di una delle classi che conta il maggior numero di iscritti (ben venticinque, come quella di canto).
L’offerta formativa è impreziosita anche quest’anno da due masterclass: come già annunciato, spetterà a Paolo Angeli il compito di condurre, il 24 agosto, quella dedicata alla musica tradizionale, mentre sarà un altro chitarrista, l’americano Peter Bernstein, a tenere la masterclass internazionale dal 23 al 27. Ritorna infine (ed è la quarta volta consecutiva) il corso per fonici condotto dall’ingegnere del suono Marti Jane Robertson: dal 21 al 28 agosto.
Varie borse di studio verranno assegnate, come ogni anno, al termine dei Seminari: c’è quella riservata al migliore allievo di ogni classe di strumento per l’iscrizione gratuita alla prossima edizione di Nuoro Jazz; c’è poi la borsa “Billy Sechi” (in memoria del batterista sardo scomparso nel novembre 2005) che offre invece la possibilità di partecipare ai seminari di Siena Jazz; ai docenti spetta poi anche il compito di scegliere un allievo da proporre come finalista all’annuale premio “Massimo Urbani” di Camerino riservato ai solisti jazz under 30, mentre un’altra borsa di studio immancabile è quella dedicata alla formazione del gruppo dei migliori allievi che avrà modo di esibirsi l’anno venturo in apertura di Nuoro Jazz.
Prosegue intanto la collaborazione internazionale con la rete Medinea (Mediterranean Network for Emerging Artists), fondata nel 2014 dal Festival di Aix-en-Provence, che sostiene l’inserimento professionale di giovani musicisti dell’area del Mediterraneo, sviluppando progetti interculturali che favoriscano il dialogo, la comunicazione e la mobilità. Tra le iniziative in programma, una serie di momenti formativi, tra i quali la prima sessione di creazione interculturale che si terrà a Nuoro, in concomitanza con i Seminari Jazz, dal 16 al 30 agosto, con il coinvolgimento di quattordici giovani musicisti dell’area mediterranea.
In programma negli stessi giorni anche una residenza nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”, progetto nato dalla direttiva del MIBACT in applicazione di una norma della legge di stabilità per il 2016 che ha previsto la distribuzione del dieci per cento dei compensi per la copia privata, gestiti dalla SIAE, in attività che favoriscano la creatività e la promozione culturale nazionale e internazionale dei giovani. I sei musicisti selezionati lo scorso anno ai seminari di Nuoro Jazz per formare il gruppo dei migliori allievi, il sestetto Plus 39 (Fabiana Manfredi e Federica Muscas alla voce, Luca Zennaro alla chitarra, Vittorio Esposito al pianoforte, Stefano Zambon al contrabbasso e Francesco Parodi alla batteria), avranno modo di incidere un disco con Marti Jane Robertson.
Il 30 agosto, sintesi delle due iniziative, una serata che vedrà i protagonisti delle due residenze in concerto nell’area archeologica di Tanca Manna, nel centro urbano di Nuoro, nell’ambito della rassegna di concerti che, come ogni anno, accompagna le attività didattiche: un gustoso cartellone di appuntamenti musicali con fulcro a Nuoro (perlopiù nel consueto spazio dei cortili del Museo del Costume, e con inizio alle 21), ma con tappe anche a Onanì e Posada.
Tra i nomi di spicco un protagonista del jazz italiano del calibro di Franco D’Andrea, in piano solo il 21 agosto, e il Devil Quartet di Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria) attesi da un duplice impegno concertistico il 28: in mattinata nell’ormai classico appuntamento di Nuoro Jazz (si rinnova infatti per la quindicesima volta) nella casa circondariale di Badu ‘e Carros, poi, in serata, nell’area archeologica di Tanca Manna.
Carla Casarano alla voce, Leila Shirvani al violoncello, Marco Bardoscia al contrabbasso, William Greco al pianoforte e Emanuele Maniscalco alla batteria e alle percussioni: questo l’organico di “Lumină”, il 23 agosto nei cortili del Museo del Costume. Già consegnato alle tracce dell’omonimo album per l’etichetta Tŭk Music, il progetto ruota intorno al tema della Luce, declinata in dieci composizioni musicali, ognuna col titolo “Luce”, appunto, in diverse lingue del mondo. Il concerto è organizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
Terminate le rispettive masterclass, avranno modo di esibirsi sul palco del Museo del Costume sia Paolo Angeli con la sua “chitarra sarda preparata” insieme al violoncellista israeliano-russo Sasha Agranov e al batterista catalano Oriol Roca a comporre l’equipaggio della Piccola Orchestra Gagarin (il 24), sia Peter Bernstein (il 27): e sarà una bella occasione per apprezzare dal vivo il chitarrista newyorkese, classe 1967, in arrivo a Nuoro con un bagaglio di esperienze che conta la partecipazione a un centinaio di dischi compresa una quindicina da leader, collaborazioni con jazzisti come Lou Donaldson, Jimmy Cobb, Larry Goldings, Joshua Redman, Diana Krall, Dr. Lonnie Smith e apparizioni nei gruppi di Nicholas Payton, Sonny Rollins, Lee Konitz, Tom Harrell, tra gli altri.
Lo stretto legame che unisce la rassegna dei concerti con i seminari è ancora una volta ribadito anche dalla presenza di formazioni e progetti intestati ai musicisti/docenti dei corsi nuoresi: ecco allora, mercoledì 22, Bebo Ferra con una nuova formazione che vede la presenza di Fulvio Sigurtà (tromba/flicorno), Salvatore Maiore (contrabbasso) e Alessandro Paternesi (batteria); ed ecco Stefano Bagnoli alla testa del We Kids Quartet con i giovani talenti di Francesco Patti (sax tenore), Giuseppe Vitale (pianoforte) e Stefano Zambon (contrabbasso) il 26 a Posada (in piazzetta Zirottu) per la prima delle tappe “extra moenia” della rassegna. In cattedra dalle origini dei seminari nuoresi e fino a cinque edizioni fa, ecco anche il batterista Ettore Fioravanti, al centro dei riflettori sabato 25 con il gruppo Opus Magnum, nato dalla collaborazione con il sassofonista Marco Colonna. Dedicato al grande pianista e compositore statunitense Bud Powell (1924-1966), si intitola invece Powel to the people il progetto che riunisce il pianista milanese Massimo Colombo, il contrabbassista Maurizio Quintavalle e il batterista Enzo Zirilli, di scena il 29 a Onanì (in piazza Funtana Manna).
Poi, venerdì 31 agosto, gran finale con l’immancabile saggio/concerto che suggella le undici giornate di Nuoro Jazz: protagonisti gli allievi e i docenti dei seminari in un variegato e composito evento che questa volta andrà in scena in un luogo ancora da precisare all’interno del Parco naturale regionale di Tepilora, un vasto territorio che insiste sui comuni di Torpè, Posada, Lodè e Bitti.
Tante le iniziative collaterali che arricchiscono il programma del trentesimo Nuoro Jazz. A partire dal “Welcome Day” del 20 agosto che propone, tra gli altri appuntamenti, una visita guidata alla città, un concerto anteprima dei Plus 39 allo Spazio Giovani e una jam-session inaugurale all’ExMè con docenti e studenti di Nuoro Jazz. Ancora musica, il 22, con l’arpista Ottavia Rinaldi in Casa Rosas (in via Lamarmora) e con una serie di “Colazioni Jazz” mattutine al caffè “I Grani”, in via fratelli Bandiera, e al “Grand Bazaar Cafè” in via Satta. Il Caffè Tettamanzi ospita invece i consueti “Quattro passi nel jazz”, la serie di conferenze condotte da Enrico Merlin: il musicista e musicologo presenta anche il suo recente libro “Miles Davis 1959”, una cronologia in grande formato (30 x 30 cm), completamente a colori, che in 630 pagine segue giorno per giorno la vita e la musica di Miles Davis in un anno fondamentale nella vita del grande trombettista, attraverso un lavoro di ricerca sulla stampa internazionale, con l’ausilio di dettagliate discografie, note biografiche, interviste e analisi musicali.
Biglietti e abbonamenti per i concerti in programma al Museo del Costume saranno in prevendita prossimamente online sulla piattaforma Ciaotickets e, a Nuoro, al CTS in piazza Mameli, 1. Il biglietto intero nei primi posti numerati costa dodici euro, dieci il ridotto; dieci euro è anche il prezzo intero nei secondi posti, otto euro il ridotto. il biglietto intero costa invece quindici euro nei primi posti numerati, e il ridotto dodici, per il concerto del Devil Quartet nell’area archeologica di Tanca Manna; dodici euro il prezzo intero nei secondi posti numerati, dieci il ridotto. Ingresso gratuito per tutti gli altri appuntamenti.
Informazioni e aggiornamenti sui programmi sono disponibili nel sito www.entemusicalenuoro.it e alla pagina www.facebook.com/nuorojazz2014, mentre la segreteria dell’Ente Musicale di Nuoro risponde al numero 078436156 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected].