Fervicredo: “Il tempo passa ma il dolore non diminuisce, e il rispetto passa anche per la verità che è dovuta alle Vittime e ai loro Familiari”.
“Venticinque anni dopo la tragedia di via Palestro siamo ancora qui, non solo a tenere acceso il ricordo delle nostre Vittime, la cui mancanza genera un dolore che non potrà mai essere lenito dal passaggio del tempo, ma a chiedere ancora rispetto, che passa per l’accertamento di una verità di cui c’è bisogno, perché sia ben chiaro chi ha Servito lo Stato fino a rimetterci la vita e chi, invece, ha responsabilità per le quali non ha mai pagato”.
Inizia così l’intervento di Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), nell’anniversario dei 25 anni della strage mafiosa di via Palestro, a Milano, l’attentato che provocò cinque vittime: tre vigili del fuoco, un vigile urbano e un immigrato marocchino. Per l’occasione proprio a Milano si è tenuto un convegno sulle stragi mafiose nella sede del Padiglione di arte contemporanea, che venne
devastato dalla bomba, a cui ha preso parte anche il magistrato del pool antimafia di Palermo Francesco Del Bene che ha voluto sottolineare: “Ho lavorato per 20 anni a Palermo. Il nostro dovere come magistrati è quello di individuare le responsabilità penali ma è inaccettabile che oggi non sappiamo con certezza chi ha voluto queste stragi”.
“Ebbene – conclude Schio -, il doveroso impegno cui le Istituzioni sono dovute nei confronti delle Vittime e dei
loro Familiari, nella loro vita quotidiana, equivale anche a compiere ogni sforzo possibile per ristabilire la verità e
i retroscena di fatti che hanno stravolto la storia del nostro Paese ma soprattutto, e va ricordato molto bene, la vita di Famiglie devastate dal lutto, di singoli cittadini il cui dolore viene prima e va posto sopra a tutto.
Il Paese intero ha il diritto di sapere, di capire, ma queste Famiglie innocenti devastate da quella violenza hanno ancor più
bisogno, ancora e sempre, della nostra vicinanza concreta e non formale, che vada al di là del singolo giorno di questo atroce anniversario, e che serva anche a fare giustizia”.