Teatro del Palio in notturna sarà la suggestiva piazza Marconi, che sabato 14 luglio si trasformerà in una piccola piazza del Campo di Siena: tra batterie eliminatorie e finale, gli ollolaesi circonderanno il terreno di gara e sosterranno in un clima da stadio il proprio asinello preferito.

L’evento coinvolge tutta la popolazione con “sos vihinasos”, ovvero le cinque contrade o vicinati – giallo, rosso, verde, nero e celeste – che chiamano a raccolta la popolazione della loro zona, provvedono all’allestimento del proprio corteo e a preparare il corridore che ne difenderà i colori sul dorso di un asino. Teatro del Palio in notturna sarà la suggestiva piazza Marconi, che sabato 14 luglio si trasformerà in una piccola piazza del Campo di Siena: tra batterie eliminatorie e finale, gli ollolaesi circonderanno il terreno di gara e sosterranno in un clima da stadio il proprio asinello preferito.
La festa prenderà il via venerdì 13 con la cerimonia di benvenuto alle delegazioni provenienti dalle altre Regioni: sbandieratori e musici del Borgo Moretta del Palio di Alba (Piemonte), rappresentanti del Palio dei Micci di Querceta (Toscana) e fanfara dei Bersaglieri Sanniti di Benevento (Campania); la serata proseguirà con la cena a base di prodotti tipici dell’isola e con la serata “Ballos po su palu”, l’incontro di musiche e danze tradizionali del Mediterraneo con la partecipazione del Gruppo Etnico formato da Peppino Bande (Organetto), Giamichele Lai (Trunfa e Voce), Tore Deriu (Chitarra) e con la partecipazione straordinaria della fanfara di Benevento. Il giorno successivo sono invece in programma l’esposizione di etnie di asino sardo e asino dell’Asinara e il pranzo nelle contrade che parteciperanno al Palio; a partire dalle ore 21 è previsto il gran finale con il Corteo Medievale della Sardegna, il Carro “de Su Palu” con lo stendardo destinato al vincitore, l’ingresso ufficiale del Gonfalone 2018, lo spettacolo etnico del gruppo “Dilliriana” e le gare del Palio.
Immerso tra corsi d’acqua e sorgenti naturali, il paese montano di Ollolai conserva nel suo centro storico due interessanti architetture religiose come la parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo e la chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova. L’abitato è circondato da aree naturali di grande interesse come quella di Monte Santu Vasili, dove è possibile raggiungere Sa Punta Manna: un luogo davvero suggestivo a più di 1.100 metri di altezza chiamato la “finestra della Sardegna” perché, quando l’orizzonte è terso, è possibile godere di una vista a 360 gradi che spazia dal Tirreno fino al Mar di Sardegna.