SABATO 14 LUGLIO – ORE 21.30 – Atlantide
coreografie Mvula Sungani /
con l’étoile Emanuela Bianchini e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance
DOMENICA 15 LUGLIO – ORE 21.30Tazenda – Dentro le parole
con Gigi Camedda – Gino Marielli – Nicola Nite
Il mito di “Atlantide” nella moderna rilettura del coreografo Mvula Sungani – in scena sabato 14 luglio alle 21.30 – con l’étoile Emanuela Bianchini e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance e l’affascinante viaggio musicale dei Tazenda “Dentro le parole” – domenica 15 luglio alle 21.30 – con il nuovo progetto di Gigi Camedda e Gino Marielli con il cantante Nicola Nite per un duplice appuntamento all’Anfiteatro di Tharros (OR) sotto le insegne del CeDAC in collaborazione con Dromos e i Tazenda.
Il mistero di “Atlantide” e le canzoni dei Tazenda per un duplice appuntamento fra danza e musica all’Anfiteatro di Tharros (OR) – il nuovo palcoscenico sul mare tra le vestigia dell’antica città fenicia, sull’estrema punta meridionale della penisola del Sinis – a cura del CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna in collaborazione con l’associazione Dromos e i Tazenda e in sinergia con altre associazioni per valorizzare i siti di pregio dell’Isola.
Sotto i riflettori – sabato 14 luglio alle 21.30 – l’étoile Emanuela Bianchini e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance che interpreteranno, sulla colonna sonora firmata ed eseguita dal vivo da Mauro Palmas (alla mandola), le intriganti coreografie create da Mvula Sungani e ispirate al mito di “Atlantide” per un immaginifico viaggio nella leggendaria isola sommersa.
“Atlantide” racchiude la visione di una patria perduta, inghiottita dal mare, reinventata in chiave onirica in un avvincente racconto per quadri con la cifra elegante e suggestiva di Mvula Sungani, che sposa l’astrazione della danza classica alla dimensione acrobatica del nouveau cirque e delle arti marziali, tra echi mediterranei. Il segreto di un’antica civiltà scomparsa riaffiora nelle geometrie di corpi in movimento, tra il gioco delle umane passioni e l’incontro-scontro fra genti di terra e genti di mare, nell’eterno contrasto tra Eros e Thanatos, amore e morte, arcaiche divinità o forze primigenie che dominano il ciclo dell’esistenza. Una partitura rigorosa e seducente, in cui si riflettono la gioia e il dolore, la nostalgia e l’attesa, le tenerezza e la ferocia trasfigurati in sequenze evocative, tra atmosfere sospese e subitanee esplosioni, segrete tensioni e danze piene di fuoco.
Fils rouges gli antichi miti e la storia e le storie dei popoli che abitano sulle opposte sponde del “mare nostrum”, dove la conoscenza è frutto dell’esperienza oltre che del pensiero – mentre i paesaggi ridisegnati dalle musiche originali di Mauro Palmas diventano luoghi dell’anima: l’Isola di “Atlantide” rappresenta un crocevia di popoli e culture – come fu Tharros fin dall’età nuragica. Sulle tracce di una civiltà scomparsa l’étoile Emanuela Bianchini e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance danzano le emozioni e danno forma ai sogni trasportando gli spettatori oltre il tempo e lo spazio nella realtà fantastica di una terra sommersa e di una ritrovata, auspicabile armonia.
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Le note graffianti delle chitarre e il ritmo incalzante delle percussioni arrivano a Tharros con il nuovo progetto dei Tazenda – “Dentro le parole”, domenica 15 luglio alle 21.30 per un raffinato e coinvolgente concerto-spettacolo – in chiave rigorosamente acustica – che ripercorre trent’anni di storia tra indimenticabili successi e nuove melodie. Sul palco – oltre ai due fondatori dei Tazenda, Gigi Camedda (piano e voce) e Gino Marielli (chitarra acustica, hang e voce) e al cantante Nicola Nite (voce leader e chitarra acustica), nuova “voce” della band – l’affiatato ensemble formato da Marco Camedda (piano, djembè, darabouka), Massimo Cossu (chitarre acustiche, banjo, mandolino), Marco Garau (batteria, Cajón) e Massimo Canu (basso) – per un’intrigante antologia di canzoni. Dall’inedita “Dentro le parole” scritta da Nicola Nite, Massimo Severo Sestu e Gino Marielli all’intramontabile e purtroppo sempre attuale “Pitzinnos in sa gherra”, da “Carrasecare” alla hit “Cuore e vento”, da “Madre Terra” a “Amore Nou”.
Una versione inedita, unplugged e squisitamente “teatrale” della musica dei Tazenda, per un intrigante viaggio “Dentro le parole” in forma di concerto spettacolo, in cui gli artisti ripropongono pezzi emblematici con nuovi arrangiamenti e svelano dettagli e aneddoti significativi, descrivono il processo creativo e compositivo e l’ispirazione da cui sono nate canzoni che fanno ormai parte della colonna sonora di diverse generazioni e appartengono all’immaginario e alla memoria collettiva. Dopo la tournée che li ha visti protagonisti sui palchi dell’Isola e alle ex Caserme di Macomer per un evento speciale nell’ambito della XVII Mostra Regionale del Libro in Sardegna, i Tazenda suoneranno en plein air nel nuovo Anfiteatro di Tharros tra i suggestivi paesaggi della Penisola del Sinis e e i lastricati gli edifici in pietra della città fenicia. La storica band si presenta al pubblico in una veste insolita e più intimistica, per condividere i ricordi di un’avventura artistica iniziata nei lontani Anni Ottanta e che prosegue tuttora con immutata grinta ed energia e un vasto seguito, anche tra i più giovani, tra nuovi albums e progetti e tante canzoni ancora da scrivere.
Tazenda – trent’anni di storia
Fin dagli inizi i Tazenda si sono imposti sulla scena nazionale con una cifra stilistica originale – felicemente sintetizzata nel primo omonimo album, “Tazenda” (1988), in cui Andrea Parodi, Gigi Camedda e Gino Marielli proponevano una felice mescolanza di sonorità contemporanee e echi e stilemi della tradizione dell’Isola con una forte vocazione identitaria, da cui scaturisce la scelta di esprimersi in limba. Né sarebbe potuta passare inosservata la peculiarità di una musica pop-rock-etno-folk in sardo logudorese, dove chitarre e tastiere si intrecciano alle launeddas e all’organetto diatonico come alle voci dei tenores, per raccontare il presente affrontando temi delicati e scottanti, ma anche la magia e la bellezza dell’Isola nel cuore del Mediterraneo e cantare l’amore e il rimpianto trasfigurati in poesia come nella celeberrima versione de “No potho reposare” di Salvatore Sini e Giuseppe Rachel.
Il successo con “Disamparados” – che diventa “Spunta la luna dal monte” nella nuova versione in italiano presentata al Festival di Sanremo con Pierangelo Bertoli che ha curato la riscrittura della canzone (vincitrice della Targa Tenco), con cui conquistano il pubblico del Teatro Ariston, poi l’album “Murales” che vende oltre 200mila copie e la vittoria al Cantagiro con Paola Turci e di nuovo a Sanremo con “Pitzinnos in sa gherra”, scritta con la collaborazione di Fabrizio De André; ancora il nuovo disco, “Limba” che comprende la fortunata “Preghiera semplice” e “’Etta abba chelu”, eseguita insieme a Fabrizio De André.
Sarà poi la volta dell’album “Il popolo rock” preceduto dall’omonimo singolo, e “Fortza Paris”, poi nel 1997 la prima raccolta, “Il sole di Tazenda”, con tre brani inediti con cui si conclude una prima, importante stagione – con collaborazioni significative – da Gianni Morandi con il Coro degli Angeli, ai Simple Minds, Fabrizio De André e Pierangelo Bertoli, Mauro Pagani, Paola Turci, gli Inti-Illimani, Maria Carta, i Nomadi, Eros Ramazzotti, con concerti in Italia e negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Belgio, Slovenia e a Cuba.
Andrea Parodi intraprende la sua carriera da solista, mentre Gino Marielli e Gigi Camedda decidono di proseguire l’avventura dei Tazenda e nel 1998 incidono “Sardinia” cui segue nel 2001 “Bios – Live in Ziqqurat”, con la voce della cantante algherese Claudia Crabuzza. Poi il singolo “Bandidos” che anticipa l’uscita dell’album “¡¡¡Bum-ba!!!” (2005), con undici brani inediti di genere prettamente latino-americano e cantati per gran parte in spagnolo. Sul palco di nuovo con Andrea Parodi per una serie di concerti nel 2006 e due nuovi brani “E sarà Natale” e “Armentos” e la registrazione del disco “Reunion” all’Anfiteatro romano di Cagliari.
Inizia poi una nuova fase creativa dei Tazenda con l’ingresso di Beppe Dettori (dopo la prematura scomparsa di Andrea Parodi): l’album “Vida” (2007) segna un ritorno alle sonorità originarie del gruppo, con sette inediti più alcuni pezzi storici, preceduto dal singolo “Domo mia” (dedicato a Parodi), scritto in collaborazione con Eros Ramazzotti. Sarà poi la volta di “Madre Terra” e dell’omonimo singolo con la collaborazione di Francesco Renga, e nel 2009 i Tazenda ritornano al Festival di Sanremo come ospiti, accompagnando sul palco Marco Carta in una rivisitazione de “La forza mia” – brano vincitore della kermesse. “Piove luce” in duetto con Gianluca Grignani annuncia l’uscita de “Il nostro canto – Live in Sardinia” (2009) cui seguirà due anni dopo il live del “Desvelos tour”. Nel 2012 esce “Ottantotto” e Beppe Dettori lascia la band.
Nicola Nite è la nuova voce dei Tazenda: il cantante algherese entra a far parte della band nel 2013 e intanto si annuncia la collaborazione con Mogol. L’esordio con il singolo “Il respiro del silenzio”, in duetto con il cantante dei Modà Kekko Silvestre e scritto insieme a Mogol, poi “Cuore e vento” ancora con i Modà (inserito anche nella nuova edizione di “Gioia”, quinto album dei Modà). Una nuova versione di “No potho reposare” con Bianca Atzei e finalmente il primo album con Nicola Nite, “Il respiro live”, tra una reinterpretazione dei pezzi storici e l’inedito “Amore nou”.
Nel 2016 – in occasione dei primi trent’anni di carriera, i Tazenda pubblicano una nuova raccolta, “S’istoria”, con l’omonimo tour e nel 2017 prende forma l’idea di un concerto spettacolo pensato per i teatri: “Dentro le parole” – che sarà anche il nuovo concept album della band. Un’occasione per riscoprire alcune delle più belle canzoni dei Tazenda – nella versione della nuova formazione, con la voce di Nicola Nite e l’inconfondibile mix di tradizione e modernità, sardo logudorese e italiano, tra metriche incalzanti e affascinanti e più intimistiche ballads oltre alle originali riletture di brani repertorio isolano. Come sottolinea Gino Marielli nelle note di presentazione: «Senza le parole non esisterebbero le canzoni e senza le canzoni non si avrebbe niente da offrire al pubblico, quindi il nuovo Tazenda-pensiero è “Viva le parole e ciò che c’è dentro”».
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Un magnifico scenario, denso di memoria e di storia, simbolo di scambi culturali e commerciali tra i popoli lungo le rotte del Mediterraneo per il duplice appuntamento firmato CeDAC in collaborazione Dromos e i Tazenda pensato per far rivivere l’antica città fenicia nel segno dell’arte e della bellezza. Un progetto culturale che esalta la vocazione turistica e le attrazioni paesaggistiche della Penisola del Sinis con il moderno Anfiteatro di Tharros – che sfrutta il naturale declivio, su cui è stata realizzata una struttura agile e rimovibile, per ridurre al minimo l’impatto ambientale – offrendo un nuovo, speciale palcoscenico per gli eventi sotto le stelle. Incipit nel segno della danza con un’inedita “Atlantide” immaginata da Mvula Sungani e impreziosita dalla colonna sonora di Mauro Palmas poi spazio all’originale miscela etno-pop-rock della musica dei Tazenda in versione unplugged, con le sonorità de sa limba per testi che parlano di attualità e temi universali.
Il duplice appuntamento tra Danza e Musica all’Anfiteatro di Tharros per l’estate 2018 è organizzato dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna in collaborazione con l’associazione Dromos e i Tazenda, con il patrocinio e il sostegno del MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
http://www.anfiteatrotharros.it/
INFO & PREZZI
BIGLIETTI
posto unico – 12,50 euro
Carta dei Docenti: (http://www.anfiteatrotharros.it/2018/anfiteatro/biglietti/carta-docente/)
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e on-line in tutto il circuito nazionale BoxOfficeSardegna
per saperne di più:
Mvula Sungani Physical Dance
Atlantide
con Emanuela Bianchini e con i Solisti della compagnia Mvula Sungani Physical Dance
musiche (eseguite dal vivo) Mauro Palmas – mandole
costumi Giuseppe Tramontano
regia e coreografie Mvula Sungani
produzione Mvula Sungani Physical Dance / CRDL
Il viaggio fantastico è l’espediente usato in questa nuova opera del regista e coreografo Mvula Sungani con le musiche di Mauro Palmas per raccontare alcune storie che dall’interno di se stessi, portano verso un’isola immaginaria dove tutte le culture si incontrano.
Questo percorso onirico e multietnico parte dalla ricerca della conoscenza di quelle forze che creano le più importanti e suggestive atmosfere musicali dando vita alla complessa “macchina” di emozioni umane intesa sia nella sua accezione individuale che collettiva.
L’idea di pensare un percorso nel mito che con i suoi ritmi e le sue tradizioni si tuffa nel Mediterraneo e raggiunge le spiagge di altre terre. La base di partenza sono gli spettacoli Etnika e Danze dal Mare 2.0 a cui vengono aggiunte di volta in volta altre coreografie del repertorio della compagnia.
“Uomo, conosci te stesso, e conoscerai l’Universo” dicevano gli antichi; e fra l’uomo e i luoghi di origine tutte le storie e le antiche leggende sembrano stabilire legami e analogie indissolubili. Una discesa in se stessi, quindi, dove i luoghi della mente diventano luoghi reali, fisici, quasi una geografia dell’anima.
Questo viaggio, che prende forza e struttura dalla musica elettronica alle musiche popolari, è una ricognizione intorno agli aspetti più intimi ma più veri dei singoli suoni che nascono dalla gente. La musica incontra le danze di terra…
I PROTAGONISTI
Mvula Sungani – danzatore e coreografo italo-africano, dalla ginnastica artistica approda alla danza studiando e perfezionandosi in Italia e all’estero. A New York scopre la tecnica Horton del Maestro Alvin Ailey che segna una svolta nella sua carriera. Enfant prodige a soli 13 anni, danza e canta in programmi con Ginger Rogers, Ella Fitzgerald, James Brown, Stevie Wonder. Solista e primo ballerino nel repertorio classico, per poi approdare alla danza moderna interpretando le creazioni di grandi coreografi come R.North e R.Cohan. Danza in Italia, Stati Uniti, Francia, Germania, Portogallo. Collabora con grandi maestri quali F.Zeffirelli, M.Bolognini, G.Savarì ed H.De Ana.
Nel cinema lavora con N.Loy e M.Monicelli. In tv partecipa a numerosi programmi televisivi. Lavora nel musical. Nel 1992 è coreografo e fonda la sua compagnia. La prima prestigiosa creazione Tra Terra e Cielo gli viene commissionata da Vittoria Ottolenghi, di cui diviene un pupillo. Effettua creazioni per il Teatro alla Scala di Milano e per Roberto Bolle, Emanuela Bianchini, Isabelle Ciaravola, Giuseppe Picone, Raffaele Paganini, Alessio Carbone, Amilcar Moret Gonzalez, Kledi Kadiu. Inizia una proficua collaborazione con importanti musicisti quali Marlene Kuntz, Mauro Palmas, Elena Ledda, ecc.
Le sue opere vengono rappresentate in molti teatri tra i quali la Fenice di Venezia, l’Opera di Roma, il Petruzzelli di Bari, il Teatro Antico di Taormina, The Graduate Center di New York, Queens Museum di New York, Gaesteig di Monaco di Baviera, Teatro Casinò de Paris di Parigi, Town Hall di Stoccarda, Sala Topaz di Montecarlo, il Teatro Coliseu di Porto, il Teatro dell’Opera di Tirana ed il Teatro delle Arti di Tirana.
Per la lirica cura Carmen, Medea e Traviata. Nella moda collabora con Roberta Di Camerino, Cartier e Marco Coretti. E’ autore e coreografo RAI 1 di molti programmi tra cui Una notte per Caruso (dal 2009 al 2015) ed il Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia (dal 2010 al 2013), Mettiamoci all’Opera e Techetecheté, di Step Passi di Danza per RAI 5 e Sunshine in the Morning per Viva ed MTV.
E’ autore coreografo e regista del documentario e lo spot sulla penisola sorrentina (6 comuni) “La terra delle sirene” e per Massa Lubrense “Made in Heaven” proiettati e distribuiti alle Borse Internazionali del Turismo e sui siti istituzionali del territorio. E’ regista ed art director per il teatro in grandi eventi, La Grande Danza Unita per l’Abruzzo al Teatro dell’Opera di Roma, Etnika per la Regione Sardegna, Il Vestito di Marlene con i Marlene Kuntz, Il Natale di Roma ed il Carnevale Romano per Roma Capitale, per la tv sigle, programmi, sceneggiature, videoclip e spot per la Rai e diversi enti pubblici. Gira documentari a casa di Enrico Caruso e Lucio Dalla.
Suona la chitarra ed il pianoforte con cui compone ed è iscritto alla SIAE come musicista trascrittore, autore dei testi, coreografo e autore DOR. E’ Direttore Artistico per diversi enti tra cui il Comune di Sorrento, il Circuito Danza Sardegna (60 comuni) ed il CRDL. Riceve molti premi tra cui la Medaglia di Roma Capitale riservata alle eccellenze culturali, il Crest della Croce Rossa Italiana, “The man of the year” ILICA New York, la Medaglia d’Oro da Claudia Tenney del Congresso degli Stati Uniti. Ideatore della Physical Dance e di un nuovo linguaggio visuale che diffonde in Italia ed all’estero.
Emanuela Bianchini – danzatrice e étoile. Nata a Roma, inizia i suoi studi presso l’Accademia Nazionale di Danza. Prosegue in Italia e all’estero con C. Wertenstein, V. Litvinov, M. Traianova, D. Ganyo (tecnica classica ), M. Mattox, L. Facciuto, R. North (contemporaneo). Diviene prima ballerina del Balletto di Renato Greco con cui danza in Italia e all’estero. Danza per la Compagnia Mediterranea, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro dell’Opera, Garden Dance Theatre, Balletto di Milano, Balletto di Napoli. Interpreta il grande repertorio moderno e le creazioni di R. Cohan, R. North e L. Bouy.E’ la stella della Mvula Sungani Company dove interpreta le più importanti creazioni.Come stella ospite danza le coreografie di Denys Ganio e di Mvula Sungani al Teatro Coliseu di Porto e nel Balletto di Napoli.Ha importanti partners artistici quali R. Paganini, A. Carbone, M. Sungani, K. Kadiu, G. Bordnaciuc.Si esibisce al Teatro dell’Opera di Roma, Gran Teatro la Fenice di Venezia, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Antico di Taormina ed al Teatro Coliseu di Porto, Teatro Casinò de Paris di Parigi, Gaesteig di Monaco di Baviera, le Town Hall di Stoccarda ed il Teatro dell’Opera del Cairo. L’incontro con la critica Vittoria Ottolenghi, che la considera una delle maggiori stelle della danza moderna della sua generazione, la porta a danzare in qualità di stella ospite per Rai1 ad Uno mattina, Telethon, Le Nuvole, Un Uomo in Frack, Una notte per Caruso, Concerto di Capodanno dalla Fenice, Techetechetè, Domenica In, per Rai2 Tutti in famiglia, per Rai3 Alle Falde del Kilimangiaro, per Rai 5 Step passi di danza, per Viva ed MTV è interprete del videoclip Sunshine in the morning. Danza in numerosissimi gala tra i cui Todifestival, Festa tra Terra e Cielo, Sogno della prima notte d’estate, Li Mejo Fiori ed Amores a cura di Vittoria Ottolenghi, Abanodanza, Omaggio a Petrarca, Antichità Spettacolari, Maratona della Danza di Spoleto, La Grande Danza Unita per l’Abruzzo a Roma. Danza in eventi e produzioni con R. Paganini, V. Derevianko, G. Picone, R. Bolle, A. Carbone, M. Murru, C. Fracci, L. Svignano, L. Lacarra, E. Abbagnato, I. Ciaravola e tanti altri. Dal 2009 è Direttore Artistico del CRDL.
Tazenda: Dentro le parole con Gigi Camedda (piano e voce)
Gino Marielli (chitarra acustica, hang e voce)
Nicola Nite (voce leader e chitarra acustica)
– Marco Camedda (piano, djembè, darabouka)
– Massimo Cossu (chitarre acustiche, banjo, mandolino)
– Marco Garau (batteria, Cajón)
– Massimo Canu (basso)
Quando nell’88 i Tazenda si chiedevano come fare ad accettare l’idea che le loro musiche mal sopportavano la lingua italiana e la loro integrità etico artistica fungeva da autocensura per non utilizzare la lingua inglese, non avevano ancora ben contemplato l’idea che un’ovvia ed elusiva possibilità era lì che aspettava solo di essere accesa: scrivere e cantare in sardo. Il tempo divenne immediatamente propizio. Dibattiti, tavole rotonde per salvare la lingua e la cultura dell’isola furono per loro combustibile perfetto per gettarsi a capofitto nella creazione di un vero e proprio nuovo paradigma stilistico: pop-rock-etno- folk, in lingua logudorese, con piccole percentuali di italiano.
Da quel momento i tre ragazzi avventurosi si sono letteralmente persi “dentro le parole”. Persi, ma anche ritrovati. Le parole, che in fondo sono pensieri solidificati, sono il veicolo che la macchina uomo adopera per comunicare significati, sentimenti ed altro materiale difficile da definire. Il sistema delle parole non è perfetto, ma è il migliore fino ad ora per quanto riguarda gli esseri umani. I Tazenda hanno viaggiato per trent’anni in questo mare di segni cercando di affinare, inventare e domare la lingua dei loro avi. Lo fanno ancora, ma superata l’incoscienza iniziale hanno poi preso coscienza, appunto, del fatto che cantare per i sardi e non solo utilizzando questo modello antico sarebbe diventato un percorso di responsabilità e di senso di appartenenza di un popolo. Libertà e partecipazione diceva Gaber e queste due parole sono ancora oggi il manifesto stilistico della band anche se la connotazione non ha colore politico, ma squisitamente artistico e magari un po’ sociale o forse meglio ancora sociologico. I Tazenda propongono e condividono la loro musica con grandi artisti italiani e col loro pubblico trovando nel loro mezzo auto-costruito la giusta maniera per rappresentarsi nel mondo. Sia come artisti, sia come esseri umani. Chiunque può utilizzare oggi la loro invenzione e loro ne sono ben felici come un Bob Marley sarebbe felice di vedere che il suo reggae è ora uno stile tutt’altro che una musica di nicchia come lo era agli inizi.
Gigi, Nicola e Gino sono talmente convinti di raccontare la loro avventura nella scoperta del loro stile che intendono dopo trent’anni viaggiare ancora “dentro le parole” al punto da intitolare in questo modo una canzone, un lavoro discografico ed uno spettacolo teatrale, una sorta di recital semiacustico dove le parole sono le vere protagoniste. Uno show che per definizione potrebbe anche al suo interno ospitare illustri professori, scrittori o fini dicitori per esercitare la loro arte stando al gioco del motto “dentro le parole”. Ognuno con la propria specificità che è sinonimo di libertà e con la propria emotività che rappresenterebbe la cosiddetta partecipazione.
E’ interessante sentire i Tazenda che mentre si divertono appassionatamente in un brainstorming per dare un nome al concerto pensino di aggiornare il senso di “dentro le parole”, con una dicitura che nell’88 non sarebbe stata nemmeno corretta dal punto di vista della dattilografia: #dentroleparole.
L’era del digitale e del cattivo utilizzo del linguaggio nei social non hanno affievolito la loro passione o forse anche romantica missione di continuare a veleggiare spediti e curiosi nell’incantato cielo delle parole, che nel loro caso attuale si può dire tranquillamente che rileggendo tutto il materiale tazendiano il peso delle parole ora è ben più consistente rispetto al passato. Non perché i temi siano più validi di allora, anzi al contrario, ma perché la consapevolezza dei tre ragazzi di oggi è sicuramente maggiore.
Nel loro spettacolo, che considerano aperto a collaborazioni trasversali, pensano di poter recitare un ruolo di grande spessore e responsabilità in modo che la loro gente abbia come effetto sia il divertimento sia la riflessione. Tutti i partecipanti, dai tecnici alla band, dai manager fino al pubblico sono chiamati a tuffarsi con passione nel concetto da sublimare: dentro le parole. Anzi forse proprio #dentroleparole.
Senza le parole non esisterebbero le canzoni e senza le canzoni non si avrebbe niente da offrire al pubblico, quindi il nuovo Tazenda-pensiero è Viva le parole e ciò che c’è dentro.
TAZENDA
1990 vittoria concorso “Gran Premio”, competizione mista canto/danza/cabaret etc. condotta da Pippo Baudo su Rai1. Tazenda tour con oltre 90 date in tutta Italia
1991 partecipazione al Festival di Sanremo insieme a Pierangelo Bertoli col brano “Spunta la luna dal monte, disco d’oro album “Murales”, con oltre 100.000 copie vendute. Vittoria del Cantagiro in coppia con Paola Turci. Murales tour con oltre 50 concerti in tutta Italia e all’estero
1992 partecipazione al Festival di Sanremo con “Pitzinnos in sa gherra” scritta con Fabrizio De André, il quale collabora anche per “ ’Etta abba chelu”. Disco d’oro per l’album “Limba. Vittoria del “Telegatto” come migliore gruppo dell’anno.
Partecipazione al Festivalbar con il brano “Preghiera semplice”. Tour italiano con i Simple Minds. Limba tour con oltre 50 concerti in tutta Italia e all’estero
1994 apertura del concerto di Sting allo Stadio di Sassari
1995 produzione album “Fortza Paris. Fortza Paris Tour con oltre 30 concerti.
1997 produzione album e Tour “Il sole di Tazenda”.
1998 produzione album Sardinia.
2001 produzione album “Bios.
2003 produzione album “Bandidos”.
Siamo arrivati nel 2006, anno dove il cantante storico della band Andrea Parodi canta nuovamente con loro nel tour “TazendaReunion”, dal quale nascerà anche un lavoro discografico. Insieme a Camedda e Marielli ripropongono le loro vecchie hit del passato più qualche brano sia di Andrea da solista che di Gino e Gigi, presi dal loro ultimo album.
2007 produzione Album “Vida”, vittoria disco d’oro grazie al mitico duetto con Eros Ramazzotti nel notissimo pezzo “Domo mia”. Vida tour con oltre 30 concerti.
2008 produzione Album “Madre Terra” con la partecipazione di Francesco Renga. Madre Terra Tour con oltre 30 concerti. Premiazione ai Wind Music Award.
2009 produzione Album “Il nostro canto – Live in Sardinia” con la Gianluca Grignani nel brano “Piove luce”. Partecipazione alla versione di “La forza mia” di Marco Carta a Sanremo.
2010/2011 produzione spettacolo CD/DVD del concerto di apertura del “Desvelos Tour”, con oltre 30 repliche
Nel 2012 ripartono ancora una volta con un progetto ambizioso, che in più li vede in veste di discografici e produttori. Nasce l’etichetta Vida e si auto-battezza con il nuovo Ottantotto. Dodici tracce inedite, che stabiliscono il necessario passo avanti che li tiene in stabile e sapiente equilibrio tra la loro idea di ricerca linguistica e divulgazione della tradizione della musica etnica e la voglia di realizzare pop song di qualità e di alta fruibilità.
Il 2013 inizia con un vento di forti novità. Beppe Dettori decide di intraprendere una strada da solista. Il suo posto, dopo ardue selezioni, viene preso da Nicola Nite.
Viene da Alghero e ha alle sue spalle, nonostante la sua età, una gavetta ed un curriculum di tutto rispetto (vedi biografia).
I tre musicisti sardi compiono subito assieme il loro primo giro di boa con il Time Tour 2013, che li vede impegnati in numerosi concerti in giro in lungo e in largo per la Sardegna come nelle maggiori città della penisola. Questa attività servirà loro da ponte per affinare quella coesione tra musicisti, staff e importanti collaborazioni esterne che porterà subito i suoi frutti, a ottobre, infatti, approdano a quello che vorrebbe essere il lavoro della loro maturità, nel quale fanno convivere la loro sardità artistica con la poesia di Giulio Rapetti in arte Mogol, e il sentimentalismo new melodico di Kekko Silvestre dei Modà. Il titolo è “Il respiro del silenzio”. Nel contempo collaborano alla realizzazione dell’unico inedito del re-pack dell’album “Gioia” dei Modà, scrivendo le parti in sardo del testo e duettando con loro. Il brano si intitola “Cuore e vento” ed è dedicato alla Sardegna.
Nel 2014 il singolo Cuore e vento non tarda ad arrivare al grande pubblico trasmesso da tutti i grandi network radiofonici e con il “Respiro Tour”, che registrerà un numero record di date, oltre alla partecipazione speciali nei tre unici eventi Italiani del “Gioia Tour” dei Modà negli Stadi Olimpico di Roma e San Siro di Milano e la grande chiusura alla Fiera di Cagliari i Tazenda lo porteranno anche dal vivo in tutta Italia.
Nel 2015 spopola il loro “Arkeos Tour”, spettacolo dedicato alle meraviglie archeologiche sarde che supera le 30 repliche. A Settembre viene anche pubblicato il loro nuovo singolo “Amore Nou” che vede la collaborazione di Caterina Murino nel videoclip, e che viene pubblicato come special track all’interno del CD “Il respiro live” che raccoglie i brani del live interamente cantati da Nicola Nite.
Nel 2016, visto il grande successo riscosso l’anno prima, grazie al sostegno della regione Autonoma della Sardegna realizzano una seconda edizione del progetto “Arkeos”, che bissa il successo dell’anno precedente superando il numero di repliche dell’anno precedente e toccando manifestazioni importantissime come Sant’Efisio a Cagliari, Il Girotonno a Carloforte, L’Ardia di Sedilo e i Candelieri di Sassari solo per citarne alcune e riuscendo a varcare ancora una volta il mare con le tappe di Marchirolo, Pavia, Isola d’Elba e ancona. Viene anche realizzato il progetto “DUOS” a Bitti in una unica replica con la collaborazione di Davide Van de Sfroos, Ale e Franz, Gavino Murgia e i Tenores di Bitti. Ad ottobre è stata pubblicata dalla Sony la raccolta “S’istoria” che contiene tutto il meglio della loro discografia dal 1988 fino agli ultimi successi oltre a un inedito brano dedicato ad Andrea Parodi.
Ispirati da questo hanno iniziato a lavorare ad un analogo progetto live che ha subito prodotto un piccolo evento di prova a Barumini in occasione dell’Expo sull’archeologia sarda.
Nel 2017, per la prima volta nella loro carriera si cimentano nella produzione di un Tour acustico/teatrale intitolato Tazenda “S’istoria” per consacrare i loro quasi trentanni di storia sanciti dalla pubblicazione dell’omonima raccolta da parte della Sony. Lo spettacolo vedrà 8 repliche tra le quali il Teatro di Mons in Belgio, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Comunale di Sassari e l’auditorium di Cagliari.. Producono inoltre il festival “Pasqua con Andrea Parodi” a Porto Torres con ospite Eugenio Finardi. Producono inoltre il Tazenda “History tour 2017” ovverolospettacolo outdoor con oltre 30 repliche. Vengono premiati al Premio Pierangelo Bertoli. con ipremio “a muso duro”.