‘Artefice’ è il titolo della manifestazione culturale che si terrà venerdì 6 luglio presso la libreria bistrot Librid di Oristano, in piazza Eleonora: una serata per raccontare il mondo di chi convive con il disagio mentale, per mostrare, attraverso la musica, la poesia e la pittura, la ricchezza interiore delle persone con sofferenza psichica e per superare lo stigma e il pregiudizio che spesso le costringono all’isolamento sociale.
Già da domani, mercoledì 4 luglio, fino a lunedì 9 al Librid saranno esposte le opere pittoriche, mentre nell’appuntamento di venerdì saranno lette le poesie, raccolte in un’antologia poetica, con l’accompagnamento della chitarra classica.
Autori di dipinti, disegni, poesie, brani musicali sono gli utenti del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze della Ats-Assl Oristano, guidato dallo psichiatra Gianfranco Pitzalis, dipartimento che ha organizzato l’evento in collaborazione con la cooperativa Ctr ‘Primavera’ di Santa Giusta e con la stessa libreria che ospiterà l’evento.
«Il progetto è nato dalla volontà di avvicinare gli utenti dei Centri di salute mentale al complesso e affascinante mondo dell’arte e della poesia e di dare loro gli strumenti per poter rappresentare attraverso l’arte emozioni, sentimenti e desideri – spiegal’educatore del Dipartimento di salute mentale Filippo Bartolomeo, referente dell’iniziativa – Abbiamo scelto di chiamare ‘Artefice’ questa manifestazione perché il messaggio che vogliamo lanciare è che chiunque, anche chi vive un disagio psichico, è artefice del proprio destino e può cercare il riscatto sociale: l’arte è una delle tante forme attraverso cui i nostri pazienti cercano, e trovano, un riscatto».
Non è un caso che la manifestazione sia organizzata a quarant’anni dalla legge 180, la cosiddetta “Legge Basaglia”, dal nome dello psichiatra che rivoluzionò e umanizzò l’assistenza alle persone con disagio mentale restituendo ai pazienti la piena dignità di persone e affiancando alla terapia farmacologica nuovi metodi e strumenti di cura.
Sul solco di quell’insegnamento si pone l’attività del Dipartimento di Salute mentale di Oristano, che sperimenta forme di terapia diverse – dallo sport all’arte, passando per l’agricoltura sociale – con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e lo sviluppo dell’autonomia di chi è affetto da sofferenza mentale.
L’ingresso all’evento è libero e gratuito