Cappellacci. Lo stesso coordinatore uscente nella lettera di dimissioni suggerisce al Presidente Berlusconi che si indichi una persona nuova e giovane una figura più in linea con la volontà, già espressa più volte, di rinnovare Forza Italia-Sardegna. Con questi requisiti salgono le quotazione del vice coordinatore, sindaco di Dolianova Ivan Piras che rappresenterebbe la vera novità e una indubbia figura di cambiamento in armonia con i territori.
Abbiamo sentito Ivan Piras al telefono per conoscere il suo punto di vista sul Decreto dignità che in questi giorni sta alimentando il dibattito politico nazionale e gli abbiamo chiesto:
“Quale impatto avrà il decreto Dignità sul tessuto imprenditoriale della Sardegna?
“Il Dl Dignità che tanto sta a cuore al Governo introduce sicuramente una preclusione di opportunità per le imprese e una auspicata maggiore protezione per i lavoratori. Il mio pensiero però va a quei lavoratori sardi che la dignità l’hanno persa da molto tempo. Le imprese sono il vero motore dello sviluppo economico e sociale se riescono a creare posti di lavoro. Noi di Forza Italia puntiamo a questo sviluppo perché siamo consapevoli che il lavoro è la base della dignità di un uomo e della sua famiglia e lì manteniamo il massimo impegno.
Sulla stessa lunghezza d’onda sul decreto dignità il noto imprenditore Cosimo Fadda, che ritiene che un aggravio per le imprese porterebbe l’imprenditore a scelte obbligate (voucher o contratti a termine n.d.r.) che avrebbero delle ripercussioni pesanti nella ripresa economica. Sul governo è prudente e non si lascia andare a giudizi affrettati “ Ci sono persone capaci e meno capaci ma preferisco non dare giudizi e aspettare i risultati”.
Abbiamo sentito anche Alessandra Argiolas, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori della Confindustria Sardegna Meridionale nutre perplessità sul d.l. Dignità: “non era la priorità per far ripartire il mercato del lavoro, perché è interesse di un’impresa quando si assume una persona che si ritiene valida, si dedicano tempo e risorse per formarla, tenerla per quanto più tempo possibile, perché la funzione primaria delle imprese è quella di creare benessere per la società per i suoi collaboratori in primo luogo. Per far ripartire il mercato del lavoro si dovrebbe invece abbattere il cuneo fiscale che permetterebbe un doppio beneficio, ai lavoratori permetterebbe di avere una busta paga più consistente e per le imprese sarebbe un incentivo ad assumere maggiormente. In una situazione economica come la nostra servirebbero incentivi non limitazioni”
l’imprenditrice del settore caseario Barbara Pilloni esprime delle riserve su D.L. Dignità che andrebbe senza dubbio rivisto perchè non è un fattore incentivante per le assunzioni.
Invece Franco Argiolas, il patron del Turriga e di altri vini eccezionali conosciuti in tutto il mondo, ritiene una misura inutile la norma, inserita nel decreto dignità, che aumenta l’indennizzo per chi è licenziato per giusta causa. In tanti anni di attività la sua azienda non è mai ricorsa a queste misure estreme, “Ci sono persone che hanno lavorato da noi 50 anni” ed ha condiviso il merito della bontà dei suoi prodotti con i suoi collaboratori (non usa il termine dipendenti) ritenendoli la risorsa fondamentale e la chiave del successo.
Un altro noto imprenditore sardo, dice: “vorrei che i giovani lavorassero tutti perchè hanno le capacità di rimettere in moto l’economia”
Ovviamente, in questo scambio di riflessioni sul provvedimento non poteva mancare l’auspicio per la prospettiva futura della politica e del partito di Forza Italia.
I prestigiosi imprenditori Cosimo Fadda, Alessandra Argiolas , Barbara Pilloni e Franco Argiolas esprimono in maniera unanime un grande appezzamento per il Sindaco di Dolianova.
“Passione, disponibilità, capacità di ascoltare, umiltà, ragazzo con i piedi per terra, con una pluriennale esperienza direzionale in una grande azienda Sarda e alla guida da diversi anni della sua cittadina ,persona seria e onestà, il profilo giusto per il rinnovamento” . Con queste parole viene fotografato Ivan Piras dal fior fiore della classe imprenditoriale sarda.
Giorgio Lecis