La questione del 118 e dell’elisoccorso, tornano così sotto la lente d’ingrandimento di Tore Piana, coordinatore regionale di “Energie Per L’Italia”, che presenterà proprie liste alle prossime elezioni regionali.
Come si ricorderà, un anno fa Tore Piana, intervenne per sostenere che la scelta da parte del Presidente Pigliaru e dell’assessore alla Sanità, di attivare tre basi con tre elicotteri, in Sardegna, veniva considerata non funzionale e troppo costosa. Veniva inoltre contestata la scelta di affidare i corsi per la preparazione all’addestramento degli operatori sanitari sugli elicotteri, alla Regione Lombardia.Dal 1 Luglio è partito il nuovo corso per la gestione dell’Elisoccorso in virtù di un importante appalto, vinto da una ditta continentale per la somma di circa 58 milioni, per la durata di otto anni.
Oggi, purtroppo, iniziano ad emergere le prime problematiche legate a questa scelta che, secondo Tore Piana, risulta la più sconveniente, cioè quella di attivare tre basi sugli aeroporti di Alghero, Olbia ed Elmas, designate come basi per gli elicotteri del 118, rispetto invece alle due basi individuate dalla precedente Giunta Regionale, all’esterno degli aeroporti, cioè Ardara per il Nord ed Elmas per il Sud.
Oggi c’è da prendere atto che per far decollare l’elicottero del 118 da Olbia, bisogna attendere l’autorizzazione della Torre di controllo perché il decollo è subordinato alla stessa. Aggiungiamo la situazione di grande traffico nell ‘aeroporto di Olbia, con aerei che decollano o atterrano con a bordo capi di stato, sceicchi, personalità e voli di carattere internazionale i cui tempi di attesa per l’autorizzazione al decollo, possano anche superare la mezz’ora ed oltre.
È accaduto nei giorni scorsi, a Luglio, mese con meno traffico aereo rispetto al mese di Agosto, dove pare che l’autorizzazione al decollo dell’elisoccorso da parte della torre di controllo, sia arrivata dopo 15 minuti abbondanti, mettendo a rischio il soccorso di un paziente, già irreversibilmente compromesso.
Un tempo inaccettabile per un elisoccorso. Se pensiamo poi a interventi urgenti per STROCKE ( Ictus) o INFARTI o POLITRAUMI, dove solo pochi minuti di ritardo nell’intervento, possono rappresentare vita o morte.
La soluzione delle due basi poste ad Ardara e Elmas, proposte dalla precedente Giunta Regionale, collocate esternamente agli aeroporti e, quindi, escluse dalle autorizzazioni della Torre di Controllo, secondo il traffico aereo aeroportuale del momento, erano e restano a tutt’oggi le soluzioni ideali per rendere più efficiente tale servizio.
Immaginiamo poi quello che potrà accadere nel mese di Agosto, continua Tore Piana, quando l’Aeroporto di Olbia diventerà lo scalo con il più alto traffico aereo, sia civile che privato, d’Italia. Quali saranno i tempi d’attesa per l’autorizzazione al decollo dell’elicottero 118? Potrebbero essere superiori anche alla mezz’ora o molto di più. E’ una situazione rischiosa che va certamente rivista e sanata e che potrebbe seriamente vedere vanificare gli interventi dell’elisoccorso stesso.
Altra situazione importante e non da sottovalutare, secondo il movimento politico Energie Per l’Italia, è quella legata allo svolgimento dei corsi che il personale medico, ha effettuato per avere la preparazione ad operare all’interno degli elicotteri 118, affidata dall’ATS per la cifra di un milione di euro, ad azienda ATS di Lombardia. Qui pare si sia verificata una grave incongruenza. I corsisti prescelti, circa 200 iniziali, pare abbiano svolto il corso, avendo fatto le visite preventive di idoneità, solo a fine corso. Da informazioni ricevute sembra che il 35% dei corsisti non sia stato giudicato idoneo al volo in elicottero, da parte del medico del lavoro. Su 200 partecipanti pare siano stati giudicati idonei solamente 70.
Ora ci chiediamo, il corso di formazione ha costo altissimo pro capite, pare circa 5.000 euro, inoltre, chi paga le spese del corso d quegli operatori non risultati idonei alle visite mediche? Come mai le visite mediche non sono state eseguite prima dell’inizio del corso ? Tutto questo dimostra palese situazione di disordine organizzativo ma, soprattutto di grande spreco di risorse pubbliche, (650.000 euro).
Altra criticità è ravvisata nell’ancora non operatività dell’AREUS dove, con Delibera di GR sono stati nominati, il direttore generale, il direttore sanitario e il direttore amministrativo che attualmente percepiscono laute indennità. Ancora oggi effettivamente, la gestione resta in capo all’ATS Sardegna, cioè sotto le decisione del direttore generale dell’ATS dott. Moirano, così come la gestione delle centrali operative del 118. Come mai? Una situazione illeggittima e non emblema di buona amministrazione.
Altro fatto che desta perplessità, riguarda il personale medico in distacco dall’ATS Sardegna verso l’AREUS. Esso è prescelto, pare, senza alcun criterio di selezione, ma solo per “simpatia” e una volta inserito in AREUS, verrebbe automaticamente promosso di categoria. Tale situazione potrebbe paventare un abuso di discrezionalità e che sta sollevando grandissimi malumori fra tutto il personale medico dell’ATS Sardegna. E’ il caso di porre qualche regola su questo argomento, si chiede Tore Piana?
Per Ultimo, ma non per importanza, si consideri il tema della nomina del nuovo direttore della centrale operativa 118 di Sassari, che a giorni sostituirà il Dott. Piero Delogu, promosso direttore sanitario dell’AREUS. E’ stato indetto un bando per titoli, i cui termini sono abbondantemente scaduti ed ora il direttore generale dell’ATS Sardegna Dott. Moirano , dovrebbe scegliere e nominare il nuovo direttore della centrale operativa di Sassari e del Nord Sardegna.
Scelta che ancora una volta non sarà in capo all’AREUS, cioè del Direttore Dott. Lenzotti, ma all’ATS Sardegna. “Su questa nomina, afferma Tore Piana, non vorremo che si attuassero nomine per spartizione politica, come in alcuni ambienti politici si vocifera”. per questo, come movimento politico, vigileremo attentamente, continua Tore Piana, sui criteri di scelta che il dott. Moirano vorrà adottare e che dovranno essere, esclusivamente, basati sui titoli”.
“In merito alle problematiche sollevate, sarà cura del movimento politico “Energie Per L’Italia”, conclude Tore Piana, inviare interrogazioni extraparlamentari, indirizzate al Ministro della Sanità, al Presidente della Regione Sardegna e all’Assessore Regionale alla Sanità, nonché a tutti i capi gruppo presenti in consiglio regionale”.