Gli attrezzi da pesca risultavano sprovvisti di qualsiasi etichetta identificativa che permettesse di risalire al proprietario.
Nella serata di ieri, gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia hanno recuperato e posto sotto sequestro 50 nasse posizionate all’interno della zona “C” di riserva parziale dell’Area Marina Protetta di Tavolara –
Capo Coda Cavallo, nelle acque antistanti la località di San Teodoro (NU).
Tali attrezzi da pesca risultavano, infatti, sprovvisti di qualsiasi etichetta identificativa che permettesse di risalire al proprietario, e conseguentemente, di verificare il possesso delle necessarie autorizzazioni per svolgere attività di pesca all’interno dell’Area Marina Protetta.
L’attività congiunta svolta dalle Motovedetta CP 608 e CP 273, con il supporto del personale dell’Area Marina Protetta, ha permesso il salpamento a bordo delle nasse e il successivo trasporto presso gli Uffici della Capitaneria di Porto di Olbia per lo
svolgimento di ulteriori indagini e dei necessari adempimenti di legge.
La rimozione, oltre a garantire l’osservanza delle norme in materia di attività di pesca, ha una duplice rilevanza sul piano della sicurezza della navigazione e della tutela dell’ambiente, scongiurando il deterioramento dell’ecosistema marino
all’interno dell’Area Marina Protetta ed i pericoli per i naviganti dovuti a segnalamenti da pesca non regolari.
L’attività odierna si inquadra in una più ampia serie di ripetuti controlli ambientali e sulla filiera ittica, quotidianamente posti in essere dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia, sotto il coordinamento del Direttore Marittimo, Capitano di Vascello Maurizio Trogu.