Da sabato 7 luglio le masterclass nel borgo dei pescatori. Al debutto il seminario di Canto lirico con il baritono Alfonso Antoniozzi. Dal 14 Pietro Scalvini (Classica), Bruno Tommaso e Roberto Spadoni (Jazz)
Stintino Jazz&Classica, il ciclo di seminari per musicisti sul Golfo dell’Asinara, compie cinque anni e per il suo ritorno si regala una novità assoluta: un corso di canto lirico tenuto dal baritono Alfonso Antoniozzi.
Sarà proprio StintinOpera a segnare, sabato 7 luglio, il ritorno della musica nel borgo dei pescatori. L’Associazione culturale, musicale e teatrale LABohème, che organizza la manifestazione in collaborazione col Comune di Stintino, aggiunge così un nuovo pezzo a un puzzle formativo già ampio che comprende, come negli anni passati, la musica d’insieme per Classica e Jazz.
Due settimane che non sono solo un ciclo di lezioni con grandi docenti in uno dei luoghi più belli del Mediterraneo: gli allievi potranno infatti usufruire di alloggi e convenzioni con le strutture del paese, in un percorso di crescita umana e professionale indimenticabile.
Il debutto di StintinOpera.Il nuovo corso di canto lirico è stato affidato a un nome di primo piano del teatro lirico italiano, Alfonso Antoniozzi.
Baritono specializzato nei ruoli buffi, ha studiato con Sesto Bruscantini. Ha cantato nei teatri più prestigiosi del mondo – dalla Scala, al Met, al Covent Garden, al BerlinStaatsoper, a Vienna, all’Opéra di Parigi, a Tokyo, a Pechino, a Sydney – e dal 2008 affianca all’attività di cantante quella di regista.Dal 7 al 13 luglio gli iscritti al nuovo corso studieranno con lui tecnica e repertorio vocale, fino al saggio conclusivo, venerdì 13 alle 21 al Museo della Tonnara.
Doppio Jazz e Classica. Concluso il corso di canto, il 14 luglio si parte con il resto del programma, in un fitto calendario che correrà su tre binari distinti.
I musicisti classici saranno impegnati nella masterclass con Pietro Scalvini: la mattina sarà dedicata allo studio del quartetto d’archi, mentre il pomeriggio sarà dedicato alla musica d’insieme.
Scalvini- prima viola, tra gli altri, dell’Orchestra filarmonica italiana, la ORT di Firenze, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, i Virtuosi Italiani, l’Orchestra Internazionale d’Italia – torna a Stintino dopo la felice esperienza del 2016.
Il jazz quest’anno si divide in due: Bruno Tommaso, icona del jazz italiano e a Stintino dalla prima edizione del 2014, curerà i gruppi già formati; ad occuparsi della musica d’insieme jazz sarà invece Roberto Spadoni, chitarrista, direttore di molte orchestre jazz italiane e con una lunga esperienza didattica in tutta Italia.
I corsi proseguiranno tutta la settimana, fino ai due saggi finali di sabato 21 luglio: la mattina il concerto conclusivo degli allievi di Stintino Classica, alle 11,30 nella parrocchia dell’Immacolata Concezione, la sera alle 21 il saggio di jazz “La fabbrica dei suoni” in largo Cala d’Oliva.
I concerti. Da sempre Stintino Jazz&Classica non è solo didattica ma anche spettacolo. Per ringraziare il paese ospitante, l’Associazione LABohème organizza anche delle lezioni-concerto aperte al pubblico.
Si conferma la collaborazione con il MUT, il Museo della Tonnara, che sarà teatro di due eventi: il 16 luglio diversi ensemble formati da professionisti proporranno musiche di Lidl, Stamitz, Mozart e Brahms.
Il 18 luglio, invece, sarà protagonista il Saxari ensemble, un quartetto di sassofoni tutto sassarese. Il 20 marzo, invece, nella chiesa dell’Immacolata Concezione ancora musiche di Mozart con un quartetto e un quintetto d’archi. Tutti i concerti sono gratuiti.