Prosegue senza sosta la lotta ai furti d’acqua ai danni della rete idrica gestita da Abbanoa spa, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Lanusei che ogni giorno sono impiegati in un capillare controllo del territorio teso a garantire il rispetto della legge e al contrasto dei reati comuni.
Questa volta a finire tra le persone indagate sono due uomini rispettivamente di 40 e 55 anni, accusati di aver sottratto fraudolentemente acqua dalla rete pubblica, rimuovendo i sigilli posti dall’azienda e riallacciando così il proprio impianto evitando ogni corrispettivo in denaro al suo gestore.
Nello stesso servizio di controllo dei contatori dell’acqua, i militari della locale Stazione, svolto unitamente a personale della società Abbanoa s.p.a., denunciavano alla Procura della Repubblica di Lanusei altre due persone per il reato furto aggravato continuato. Nel corso dell’ispezione al cassonetto metallico, contenente le tubature pubbliche che si collegano a quelle del privato, i Carabinieri hanno rinvenuto un raccordo in ottone che eludeva il contatore e permetteva così, di approvvigionare direttamente l’abitazione senza registrarne i consumi. L’allaccio, palesemente abusivo alla rete idrica, è stato rimosso. Dai controlli è anche emerso che un proprietario di un’abitazione non aveva stipulato alcun contratto con la società gestore dell’impianto idrico.
Al momento non è dato quantificare il volume idrico sottratto impropriamente ad Abbanoa, le dovute verifiche sono in corso da parte degli operai che hanno posto i sigilli alla conduttura.