Importante ed innovativo spettacolo, domenica 12 agosto, dedicato alle giudicesse sarde intitolato “Regine”, prodotto dalla cooperativa Feminas, la collaborazione nell’organizzazione di Mariella Foddis, e la regia di Gianluca Medas.
Feminas, la cooperativa che produce questo evento, che gode anche dell’appoggio della Umanitaria di Carbonia, di Event or e di Piccola Parigi, è nuova realtà di produzione culturale che ha la sui sede a Buggerru.
Di particolare rilievo è il fatto che è formata esclusivamente da donne. Da un paio d’anni queste donne riunite insieme svolgono con successo crescente le propria attività entrando nel mercato della cultura di tutto il territorio isolano.
L’evento Regine nato da un idea del Medas, si propone di strappare alla consuetudine, oramai consolidata e banale, di mettere in vetrina la storia della nostra terra esibendola senza criterio, ne verità, a turisti e curiosi, incolpevoli e profondamente inconsapevoli delle mistificazioni storiche mostrate.
Potremmo definire questo evento, sperimentale nella sua forma, spettacolo di narrazione e teatro con corteo e duelli. Regine infatti racconta di quattro donne, quattro giudicesse, Eleonora, Adelasia, Elena e Benedetta costrette dagli eventi della politica internazionale a reagire, a prendere decisioni, a rendendosi protagoniste di alcune tra le pagine più importanti ella nostra terra.
Lo spettacolo dunque racconta la storia di quattro giudicesse, quattro governanti, quattro donne, (la Carta de Locu permetteva alle donne di gestire il potere, come gli uomini, in mentre in Europa in quegli anni le donne potevano essere mogli o indossare l’abito ), capaci di decisioni a volte difficili spesso prese contro la volontà di potentati malintenzionati e senza scrupoli.
Una storia poco nota, al femminile, della nostra terra, che, bisogna dirlo una volta per tutte (lasciando perdere le sciocchezze sul matriarcato, e bagatelle metropolitane simili) è tutta al femminile ( è nota la battuta di Cicito Masala il quale affermava che gli uomini più importanti della Sardegna erano Eleonora d’Arborea e Grazia Deledda.
Le donne che racconteremo, sono anche fragili, consapevoli della propria solitudine, eppure capaci di leggere la storia che vivono, capaci di amare senza riserve. Lo spettacolo verrà proposto in quattro piazze differenti trasformate per l’occasione nei giudicati di Cagliari, Gallura, Torres ed Arborea.
Lo spettacolo si avvarrà della presenta dei Cavalieri della antica locanda del Castello di Cagliari della Compagnia d’arme Gioiosa Guardia di Villadichiesa, di Ignazio Chessa il Giullare , di Francesco Scalas il cantante, degli Arcieri storici di Sanluri e del Gruppo Musici Villa Attorno alle giudicesse interpretate da attori del luogo, una scelta voluta, una importante coreografia con un centinaio di costumi medioevali, che arricchiranno le scene senza sminuire minimamente i contenuti.
Lo spettacolo è iniziato ieri sera al tramonto del sole nella spiaggetta del porto con Emilio Puggioni, e gli Arcieri storici di Sanluri e si è concluso con una cena medioevale.