Miliardi di persone distribuite in tutti i continenti vivono in condizioni che definirle difficili sarebbe un eufemismo; in centinaia di milioni vivono in condizioni al di sotto della soglia di povertà
Probabilmente non sono tantissimi coloro i quali potrebbero dichiararsi soddisfatti dell’attuale condizione in cui versa la società in quanto a giustizia e diritti di tutti.Mai come nel XX° e XXI° secolo, abbiamo avuto un numero così alto di esseri umani ridotti nelle condizioni di schiavi, così li definisce un rapporto delle Nazioni Unite, circa 30 milioni. Una vergogna per che si definisce “civile”.
Ma qualcosa si può fare a riguardo: ripartire dai valori contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani proclamata dalle Nazioni Unite nel 1948, all’indomani delle guerra più crudele e sanguinosa della storia dell’umanità.
I 30 diritti inalienabili possono essere la base di partenza per una rinascita sociale, in cui tutti possano godere degli stessi diritti e doveri. Non servono altre leggi o trattati tra stati, sarebbe sufficiente che il buon senso prevalga sugli interessi economici e che ognuno di noi faccia la sua parte nella sua vita quotidiana e un nuovo mondo nascerebbe come d’incanto.
Il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, il fondatore della religione di Scientology, invitava i suoi a seguaci ad impegnarsi affinché “i Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico”.
Seguendo i consigli del loro fondatore i volontari della Chiesa di Scientology e di Uniti per i Diritti Umani, nella serata di lunedì 20 agosto distribuiranno i libretti “Che cosa sono i diritti Umani?” ai passanti del centro di Cagliari.