Al Festival Giardini Aperti Nino Nonnis diverte raccontando la Cagliari degli anni ’60.
Il Festival Giardini Aperti organizzato da Abaco Teatro apre, come ogni domenica fino al 2 settembre, i parchi di Cagliari impreziositi da spettacoli, mostre e installazioni per una kermesse che intreccia natura e cultura, con spettacoli dedicati a grandi e piccini e il Concorso Città di Cagliari, il tutto col sostegno degli Assessorati alla cultura del Comune di Cagliari e Regione Sardegna.
Domenica 5 agosto alle 18.30 al Parco Siro Vannelli si parte con le incantevoli e poetiche storie di fate e regine, re, principi e principesse per “Ho la testa fra le favole” del Teatro Dallarmadio: un itinerario alla (ri)scoperta delle più celebri novelle della tradizione popolare rivisitate in chiave moderna, divertente e originale, a misura di giovanissimi, in compagnia dell’eclettica attrice e cantante Cristiana Cocco (da un’idea di Fabio Marceddu, che ha curato anche la drammaturgia).
Alle 19 “Per ridere un po’” di Abraxa Teatro (Roma), in programma è una performance teatrale “interattiva” ideata da Paolo D’Isanto con la regia di Emilio Genazzini, che vede un pagliaccio, in un susseguirsi di gags, giochi e magie a tempo di musica per la gioia e il divertimento di grandi e piccini, un’occasione per riscoprire tutti insieme il senso della meraviglia e il gusto per la semplicità.
Suggellerà la serata di domenica 5 agosto a partire dalle 19.30 “La Cagliari degli anni ’60” (de)scritta da un istrionico Nino Nonnis, sulla falsariga del suo libro “cult” intitolato “A Biliardino non gioca più nessuno”, in cui rievoca le atmosfere e i ricordi della sua giovinezza, tra “antiche” usanze ormai dimenticate, pomeriggi trascorsi in animate partite, appunto, a biliardino, chiacchiere e beffe crudeli, con battute pronte ed un entusiasmo coinvolgente, tra risate emozioni e ricordi, in un personale, suggestivo e (auto) ironico amarcord. Alla serata sarà presente come ospite il cabarettista, cantante e attore Giampaolo Loddo.
“Pietre vive e intagli” è il titolo della mostra di Ettore Sanna. L’artista espone alcune incisioni su legno e sulla pietra arenaria della Giara, sculture che racchiudono inaspettati soggetti animali, immagini floreali e rosoni. Le sue opere sacre, realizzate su commissione, compaiono in svariate chiese dell’Isola e della Penisola.
S’intitola “I Piedi Raccontano” l’installazione di Dafne Turillazzi e Antonello Verachi – con una serie di scatti fotografici che svelano l’espressività di parti del corpo fondamentali: i piedi, ma troppo spesso nascoste e invisibili, eppure sorprendenti e interessanti sul piano di un’indagine sulla morfologia umana.