Venerdì sera una piazza del Popolo piena di persone di tutte le età ha accolto con grande interesse lo scrittore Piergiorgio Pulixi, nuovo ospite del festival nella sezione “A balla sola” (il prossimo appuntamento è il 22 con Dominique Manotti, che il 24 sarà anche ad Alghero al festival Dall’altra parte del mare, per una serata noir in gemellaggio con Florinas in Giallo).
Piergiorgio Pulixi, cagliaritano, classe 1982, più di dieci romanzi e premi importanti all’attivo, ha dialogato con Raffaele Sari del suo ultimo libro, “Lo stupore della notte”, pubblicato da Rizzoli all’inizio dell’estate, e poi si è intrattenuto a lungo con i lettori per rispondere alle domande e autografare le copie del libro.
Tanti e coinvolgenti i temi affrontati: dal ruolo del romanzo noir, erede privilegiato di quello naturalista francese dell’Ottocento, all’estremismo islamico che ha cambiato la percezione di sicurezza dell’Occidente. Dai personaggi femminili nella letteratura di genere alle fake news e all’uso manipolatorio dei social media. Tutti elementi presenti in “Lo stupore della notte”, che ha per protagonista il commissario di polizia Rosa Lopez, impegnata in una battaglia durissima in una Milano infestata da bande di latinos, cocainomani ed estremisti religiosi. Dal dialogo tra Sari e Puixi è venuta fuori l’ipotesi non scontata che il romanzo noir – attualmente uno dei generi di maggior successo – possa aver sostituito, per i lettori, il ruolo di tv e giornali nell’analisi approfondita della società contemporanea.
Il noir italiano ha assunto questo ruolo soprattutto negli ultimi decenni, ha detto Pulixi, citando in particolare Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto e «il collettivo Sabot, con il quale nel romanzo “Perdas de Fogu” del 2008 abbiamo richiamato l’attenzione sul Poligono di Quirra». Un altro tema centrale in “Lo stupore della notte” è la percezione della minaccia rappresentata dall’estremismo islamico. «In Italia, rispetto ad altri paesi europei come la Francia non abbiamo ancora seconde e terze generazioni fortemente radicate sul territorio, anche per una diversa storia coloniale. Però dobbiamo stare attenti a non commettere gli stessi errori. Mi interessava raccontare – ha spiegato Pulixi – come spesso il “mostro” sia creato dalla società. Nel senso che la causa scatenante che porta molti giovani ad abbracciare il terrorismo è quasi sempre il disagio e l’esclusione. Si tratta di giovani che vivono un rapporto di rottura con le famiglie di origine, e allo stesso tempo si sentono messi con le spalle al muro da una società che ostacola la loro integrazione».
Lo scrittore cagliaritano ha poi dato un’anticipazione sul suo prossimo libro: «Non sarà un noir, ma un thriller ambientato in Sardegna e ruoterà su una serie di omicidi rituali di stampo agropastorale, legati ad antichi riti nuragici».
Florinas in Giallo prosegue il 22 agosto con la scrittrice francese Dominique Manotti e il romanzo “Le mani su Parigi”. In gemellaggio con Florinas in Giallo, la Manotti sarà ospite il 24 agosto anche al festival Dall’altra parte del mare, durante una serata dedicata al noir alla quale parteciperanno anche Giampaolo Simi e Giancarlo De Cataldo.