Una significativa attività di controllo del territorio ha interessato nei giorni scorsi numerose località turistiche della Costa Smeralda
I finanzieri del Gruppo di Olbia, della dipendente Tenenza di Palau e della Sezione Operativa Navale de La Maddalena hanno impegnato diverse pattuglie, per un totale di oltre 100 militari impiegati, per eseguire controlli in materia di rilevazione di indici di capacità contributiva, di contrasto dell’evasione fiscale, di controllo del rilascio di scontrini e ricevute, in materia di rispetto di disciplina dei prezzi e di anticontraffazione.
Le attività di polizia economico-finanziaria, che hanno visto anche la partecipazione dei “baschi verdi”, delle unità cinofile, e del comparto navale del Corpo, hanno permesso di verificare le attività commerciali presenti nella prestigiosa costa gallurese, includendo di fatto le principali spiagge e i pontili della zona, procedendo inoltre, al riscontro delle intestazioni di imbarcazioni di lusso ed autovetture di grossa cilindrata.
Gli equipaggi della sezione Operativa Navale, in particolare, hanno proceduto al controllo di diverse imbarcazioni, sia battenti bandiera italiana che estera, effettuando controlli anche in materia di rilevamento capacità contributiva, noleggio ed accise. Importante il risultato delle attività esperite nel settore dell’evasione fiscale: gli investigatori delle Fiamme Gialle, nel corso dei controlli delle attività commerciali, prevalentemente bar, ristoranti e stabilimenti balneari, hanno constatato il mancato rilascio di oltre cinquanta documenti fiscali, per un’evasione di diverse migliaia di euro, individuando altresì casi di mancate emissioni relative a noleggio di lettini ed ombrelloni superiore ai 1000 euro.
Numerosi gli interventi effettuati in collaborazione con i funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro, concentrati soprattutto sugli stabilimenti balneari. Nel corso delle operazioni sono stati identificati, impegnati in attività lavorativa, oltre 100 lavoratori dipendenti, dei quali 10 sono risultati totalmente in nero, cioè privi di copertura assicurativa e regolare assunzione, e ulteriori 15 irregolari, per violazioni riconducibili all’orario di lavoro effettivamente svolto.
Le sanzioni amministrative, ammontanti ad oltre 100.000 euro, saranno irrogate al termine degli accertamenti di rito, che saranno eseguiti direttamente dall’Ispettorato Territoriale del lavoro di Sassari.
Nei confronti del titolare di un rinomato stabilimento di Liscia Ruja è scattata la prevista segnalazione per l’avvio della procedura finalizzata alla sospensione dell’attività imprenditoriale attesa la presenza di diversi lavoratori in nero, risultata in nero, sospensione non avvenuta per l’immediato pagamento della maxi-sanzione.
Degni di nota anche i risultati conseguiti sul fronte del contrasto della contraffazione e della sicurezza prodotti. In particolare, i “baschi verdi” del Gruppo della Guardia di Finanza di Olbia, nel corso di appostiti servizi predisposti presso le principali spiagge galluresi, hanno individuato 14 soggetti intenti a vendere merce contraffatta ai turisti, sequestrando oltre 2000 articoli. nei pressi delle spiagge galluresi .
Tra i prodotti sequestrati, gran parte dei quali di pregevole fattura, borse Louis Vuitton, Chanel, Fendi e Prada; orologi Rolex e Patek Philippe, alcuni comprensivi anche di scatola e falso certificato di garanzia; penne Montblanc. I venditori abusivi, tutti extracomunitari, sorpresi a vendere la merce illecita ai turisti, venivano quindi denunciati per i reati di contraffazione e ricettazione.
Infine, la squadra Cites della Guardia di Finanza di Olbia ha sequestrato, nell’aeroporto Costa Smeralda, esemplari di Pinna Nobilis, più nota come nacchera, elevando verbali pari 1000 euro nei confronti di passeggeri in partenza.
Il mollusco, in via di estinzione, è infatti inserito nella lista rossa della direttiva CITES 92/43/CEE tra le specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa e perciò ne è vietata la raccolta se non per scopi scientifici.
La squadra operativa del Corpo si inserisce negli spazi doganali portuali e aeroportuali per assolvere ai compiti precedentemente demandati al Corpo Forestale in materia di commercio illegale della flora e della fauna in via d’estinzione, dal 1° gennaio 2017 attribuiti alla GdF, ma anche per dare il proprio contributo agli uffici doganali e alla polizia di frontiera nel contrasto di questi fenomeni lesivi del capitale naturale e della prosperità economica dell’isola.