Debutto il 17 agosto a Porto Rotondo e poi l’evento nella città gallurese: isole tematiche e grandi appuntamenti guardando anche ai mercati internazionali.
Isola e isole. C’è la Sardegna, con la sua cultura e la sua storia, rappresentata dalle eccellenze enogastronomiche. Poi ci sono le isole, quelle tematiche, che rappresentano il meglio della cucina, dell’artigianato e delle tradizioni della nostra terra.
La quarta edizione di Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, è partita venerdì sera da Ollolai per proseguire il suo cammino e portare avanti questa vocazione: valorizzare i piatti della tradizione “povera” della Sardegna per farli diventare in un futuro prossimo l’emblema di un turismo enogastronomiche che superi l’unico tema del mare e delle spiagge, per far conoscere la cultura e le tradizioni dell’Isola nel mondo. Da qui l’accordo con l’Unione dei Comuni della Barbagia, ieri a Ollolai rappresentati dal sindaco del paese barbaricino, Efisio Arbau.
Quegli stessi Comuni che avranno i loro stand all’interno del Festival Mirtò, che inizierà con un’anteprima a Porto Rotondo, il prossimo venerdì 17 agosto, prima dell’evento vero e proprio che sarà ospitato nel centro di Olbia da sabato 18 a lunedì 20 agosto. “La nostra missione è quella di promuovere le eccellenze della Sardegna in tutti i contesti, anche internazionali – spiega Salvatore Azzena, presidente di Mirtò -.
Siamo qui, nel cuore della Sardegna, in un territorio ricco di tradizione e cultura, per sposare questa unione di intenti nel segno di Mirtò, che sposa la filosofia del nostro marchio: quella di creare vetrine di prestigio per i prodotti della tradizione della nostra Sardegna”. Proprio Porto Rotondo rappresenta in qualche modo la porta dell’isola per l’eccellenza del turismo, il gioiello del Comune di Olbia, un borgo che punta sul proprio patrimonio artistico e sulle tradizioni oltre la bellezza del mare e delle spiagge.
“L’Unione dei Comuni della Barbagia ha risposto con entusiasmo a questa iniziativa, con un primo passo per una collaborazione con Mirtò che crediamo sarà molto utile per la promozione del territorio – ha sottolineato Efisio Arbau, sindaco di Ollolai e presidente dell’Unione dei Comuni -. Il Festival Mirtò sarà un’occasione per far conoscere i prodotti dei nostri espositori, dopo la quale pensiamo ad altre iniziative comuni per lavorare in fiere e mostre all’estero. La prima potrebbe essere una settimana di esposizione di prodotti sardi ad Amsterdam, nella rassegna che si chiamerà “Little Italy” per la quale stiamo ragionando insieme a Mirtò e al Comune di Olbia. Per la prossima edizione di Mirtò, invece, pensiamo a un prologo qui ad Ollolai con tutti gli espositori”.
Nella serata in cui si è svolta la finale del reality show olandese “Het Italiaanse Dorp: Ollolai”, che ha decretato vincitori Marije Grafsma (olandese) e Ovan Adbullah (del Kurdistan iracheno), la coppia di stilisti che hanno organizzato la grande sfilata con le creazioni del loro marchio Amkin, si è concluso il patto per il turismo tra Olbia e Ollolai. “Vogliamo dare un segnale importante a tutta la Sardegna – ha spiegato Marco Balata, assessore al Turismo del Comune di Olbia -. Crediamo sia arrivato il momento di sollevare l’asticella, qui si compie un connubio tra un privato, Mirtò con la sua “Casa Sardegna”, e due Comuni diversi che vogliono completarsi. La promozione delle eccellenze dei Comuni della Barbagia all’interno del Festival internazionale Mirtò credo sia un messaggio forte”.