Si è conclusa ieri l’attività di polizia demaniale svolta dal personale militare della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di La Maddalena in località Capo Testa del Comune di Santa Teresa Gallura.
Nei giorni scorsi erano pervenute numerose segnalazioni da parte di diversi cittadini, successivamente comparse anche su alcune testate giornalistiche, con cui veniva riportato il pagamento di un ticket di 3 euro per raggiungere la nota spiaggia di “Cala Spinosa”.
La Guardia Costiera ha quindi iniziato un’attività preliminare investigativa connessa alla raccolta di elementi informativi, documentali e multimediali al fine di verificare i contenuti di tali segnalazioni, constatando, anche mediante appostamenti, acquisizione di testimonianze e rilievi fotografici, come il titolare della nota struttura adibita a servizi di ristorazione aveva imposto il pagamento di un ticket di 3 euro a tutti coloro che intendevano recarsi nella sottostante spiaggia di Cala Spinosa, raggiungibile unicamente tramite un sentiero su proprietà privata adiacente al chiosco.
Di fatto era stato realizzato un vero e proprio impedimento, con una corda di colore bianco che ostruiva il passaggio, una persona addetta alla riscossione con tavolino e cassa. La corda veniva rimossa e consentito l’accesso al sentiero solo dopo aver pagato la somma di 3 euro a persona, bambini compresi. Il tutto era anche indicato con un cartello (sequestrato) che evidenziava “proprietà privata – per l’accesso in spiaggia costo 3 euro a persona”.
Per tali motivi, uomini e donne della Guardia Costiera di La Maddalena, sotto lo stretto coordinamento della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, nei giorni di mercoledi e giovedi hanno proceduto a denunciare a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria il titolare del chiosco, S.U.di anni 55, per aver ostacolato l’uso del pubblico demanio marittimo mediante il posizionamento di un impedimento sull’unico accesso alla spiaggia libera di Cala Spinosa, in violazione di specifica norma del Codice della Navigazione.
Numerosa giurisprudenza e sentenza di Cassazione hanno infatti sancito che, qualora l’unico accesso al pubblico demanio marittimo sia tramite proprietà privata è onere del proprietario garantire il libero e gratuito transito pedonale al fine di raggiungere la spiaggia. È stata altresì posta sotto sequestro, mediante l’apposizione di apposito cartello, piombatura, sigilli e nastro bicolore, la corda con cui veniva proibito l’accesso e la cassa contenente i proventi dell’illecita attività, per un importo che, al termine della giornata, ammontava a circa 1000 euro.
In relazione alle notizie di stampa apparse nei giorni scorsi relative ad un secondo accesso alla spiaggia di Cala Spinosa tramite il passaggio da ”Guardia del Corsaro”, documentate anche dal titolare del chiosco che, a seguito dell’intervento della Guardia Costiera ha collocato un nuovo cartello con il quale richiede i 3 euro quale “contributo” per i servizi, informando che l’accesso pubblico è da “Guardia del Corsaro” si evidenzia che il passaggio dalla predetta località non conduce anche al tratto sabbioso di Cala Spinosa ma sfocia su un litorale roccioso, impervio e non collegato a Cala Spinosa se non tramite “nuotata” in acqua. L’unico accesso “pubblico” alla spiaggia di Cala Spinosa è tramite il passaggio dal chiosco posto sulla strada.
Nei prossimi giorni continuerà il monitoraggio dei militari della Guardia Costiera al fine di garantire la pubblica fruibilità del passaggio e l’accesso alla spiaggia libera di Cala Spinosa,