L’attesa è finita. A Nulvi va in scena la storica processione dei tre enormi Candelieri: “La festa dell’identità e di un piccolo grande popolo che non si è mai arreso”.
L’Amministrazione comunale e il sindaco Antonello Cubaiu comunicano che martedì 14 agosto 2018, a Nulvi, andrà ancora una volta in scena lo straordinario, unico e spettacolare rito de Sa Essìda de sos Candhaleris, l’appuntamento più importante dell’anno per l’intera comunità nulvese, che proprio sotto Ferragosto, in occasione della sfilata dei tre enormi Candelieri, si prepara ad accogliere migliaia e migliaia di persone fra emigrati, turisti e viaggiatori provenienti da ogni parte dell’Italia, della Sardegna e dell’Europa intera.
«È trascorso un altro anno, e la comunità nulvese si ritrova ancora una volta all’ombra del Candeliere. All’ombra dei suoi tre Candelieri, enormi giganti di legno, canne e carta pesta che hanno fatto e raccontato la storia del nostro paese. Un Paese piccolo ma orgoglioso, che nei secoli è riuscito a ritagliarsi il ruolo di piccola Capitale dell’Anglona, di punto di riferimento per il territorio, d’eccellenza per le sue espressioni culturali, per le sue produzioni agro alimentari, per la qualità delle manifatture realizzate.
Un paese fatto di uomini e donne, di anziani, di giovani e di una grande comunità di emigrati. Un paese che si è sempre fatto forza della sua forte identità e del forte senso di appartenenza, anche quando la storia era avversa, anche quando le difficoltà e le contingenze rendono tutto più complicato, quando le malattie seminano morte, quando le stagioni rovinano i raccolti, quando i fondi non bastano e le idee restano solo sogni nel cassetto. Da quando la comunità ha eretto i tre giganteschi ceri votivi a difesa e simbolo del suo essere, nessuno a Nulvi ha mai smesso di lottare. Siamo brigadores, per definizione, difendiamo la nostra identità, la nostra comunità, le nostre tradizioni: lo abbiamo fatto allora, lo faremo sempre.
Non ci arrendiamo, insomma, e nel giorno della festa siamo pronti ad accogliere quanti avranno il piacere di essere nostri ospiti nell’assistere ad una processione fatta di forza, sacrificio, fede, speranza e momenti di pathos ad alto tasso di spettacolarità. Momenti da condividere, da vivere e da vedere assieme ai nostri cari, ai nostri migrati, ai nostri amici e nel ricordo di chi purtroppo non è più con noi ma c’è sempre, durante l’anno e all’ombra del Candeliere».
Ci sono quattro comunità isolane, Nulvi, Iglesias, Sassari e Ploaghe, che fra il 14 e il 15 agosto – con qualche digressione ammessa, vedi tradizioni ploaghesi – raccontano una storia con tanti punti di contatto e altrettante differenze. La storia dei Candelieri. Cambiano forme, volti e materiali, ma non l’intento, il significato e la sostanza del messaggio, della “richiesta”: prosperità, continuità, identià, orgoglio e lungimiranza in vista di un futuro che mai si staccherà dal passato che la storia ha scritto nello scorrere del tempo.