«Capisco che i cittadini si lamentino della situazione delle strade a Porto Torres e hanno pienamente ragione: sono stanco anche io di dover aspettare i tempi della burocrazia per vedere tappate le buche della città».
Lo dichiara l’assessore alle Manutenzioni del Comune di Porto Torres Alessandro Derudas. «Non nascondo di essere molto amareggiato – spiega l’esponente della giunta – perché il mio impegno per dare maggiore sicurezza alle strade cittadine non ha ancora dato i suoi frutti. Dopo essere riusciti a spendere circa 17 mila euro a marzo, siamo infatti in attesa di usare altri 18 mila euro, recuperati con fatica dal bilancio. Tuttavia, ancora non sono pronti gli atti».
«Questi purtroppo sono i tempi della burocrazia e della pubblica amministrazione e capisco i cittadini che si lamentano – spiega ancora – a oggi, con la turnazione per le ferie del personale della struttura amministrativa, il Comune non ha potuto affidare i lavori».
«Come è noto – dice Derudas – stiamo promuovendo il progetto “Amministrazione condivisa” che prevede un impegno attivo dei cittadini che potranno così prendersi cura di alcuni beni pubblici. I documenti stanno facendo il loro iter che si concluderà a settembre con la votazione del consiglio. Nonostante ciò, mi sono sentito di consegnare due sacchi di bitume a un cittadino esasperato per la riparazione di alcune buche davanti alla sua abitazione».
«Sono stato colpito dalla storia di questa persona – dichiara Derudas – un padre di famiglia che mi ha raccontato dell’imminente matrimonio di uno dei figli e che per abbreviare i tempi già stretti si è proposto di riparare le buche della strada davanti alla propria casa. È questo infatti lo spirito del progetto di Amministrazione condivisa. Se da un lato va fatto un plauso ai cittadini volenterosi – conclude l’assessore – dall’altro non posso che constatare l’estrema lentezza della burocrazia. Già tempo fa, in silenzio, io e il sindaco Sean Wheeler abbiamo acquistato di tasca nostra le scarpe e i pantaloni per gli operai del settore manutenzioni. Si pensi che questi dipendenti, da quattro mesi, attendono ancora dal Comune la fornitura del vestiario».