Questa mattina presso la Sede espositiva dell’Archivio Storico è stata presentata la squadra dell’Academy per la stagione 2018/2019. Presenti i giocatori, lo staff tecnico e il General Manager Viola Frongia, in compagnia dell’Amministratore Delegato Dinamo Banco di Sardegna Renato Nicolai e del presidente del Consiglio comunale Guido Portoghese.
Tante le lodi espresse per quanto riguarda la passata stagione, la prima per la franchigia, e che ha riportato quell’entusiasmo cestistico che nel capoluogo mancava da tanto.
«Questa è una città di basket, lo è stata in passato, ma anche di recente l’ha dimostrato con i tornei internazionali estivi. – Ha confermato l’A.D. Nicolai, che poi ha continuato – Il nostro è un progetto sì strano ma altrettanto affascinante e sono orgoglioso di poterlo presentare. Dinamo è orgogliosa di aver avviato in Sardegna la prima società franchigia della pallacanestro italiana, ma ci teniamo a dire che questa non è una succursale, è una realtà che ha un’identità propria e deve essere orgoglio di Cagliari»
Sono queste le fondamenta su cui la squadra vuole basare la prossima stagione, con una rosa confermata per la maggiore, a cui è stata fatta qualche aggiunta di qualità, come ad esempio i due statunitensi Anthony Miles e Justin Johnson. Difficile porsi degli obbiettivi precisi ad un anno dalla nascita, sicuramente l’aspettativa è alta.
«I playoff sono il nostro sogno, ma bisogna rimanere tranquilli e umili.- ha affermato Coach Riccardo Paolini – L’anno scorso abbiamo trovato un clima ottimo intorno a noi, ma non deve illuderci: non sempre il secondo anno è più facile del primo, anzi. La speranza è quella di vincere più partite casalinghe possibili per accendere il pubblico e accrescere l’autostima.»
In chiusura gli obbiettivi amministrativi, indirizzati verso il miglioramento delle strutture del mondo Academy, a partire dal PalaPirastu, lo stadio di casa. Dai tabelloni ai seggiolini nei settori, fino ad arrivare a store, uffici e club house. Si prospetta una stagione calda per il basket cagliaritano.
Riccardo Mascia