L’appello di Luigi Battista Puggioni (PSd’Az) alle autorità competenti in materia, in occasione della festa dei Candelieri.
Si avvicina il giorno della “faradda” e Sassari si sta vestendo a festa. Sono i giorni in cui i Sassaresi elevano all’ennesima potenza quel sentimento di attaccamento alla loro storia ed alle loro più nobili tradizioni.
La “festha manna”, Li Candareri, i gremi ed il sciogliere il Voto alla Vergine Assunta, sono parte integrante della vita di chi è nato tra le antiche mura e di chi questa città l’ama più di ogni cosa al mondo.
La festa comunque non è solo un importante evento religioso e di costume, ma è anche un’occasione che produce un briciolo di economia e qualche temporaneo posto di lavoro, in virtù dei significativi flussi turistici che essa genera.
Le attività commerciali, di ristorazione e di intrattenimento, aspettano i giorni della “discesa” e quelli che la precedono, per far respirare un pochino i loro asfittici bilanci. Anche se tutto ciò non è per niente facile, considerato che è praticamente impossibile vincere la concorrenza sleale di schiere di ambulanti abusivi sparsi in ogni dove.
La Sezione del PSd’Az Luigi Battista Puggioni, fa appello alle autorità competenti in materia, affinché si combatta il dilagante fenomeno del commercio abusivo in città, al fine di restituire un minimo di dignità a chi fa i salti mortali per osservare le regole che il loro mestiere impone.
Una sensibile azione di legalità, esercitata in questi caldi giorni del mese di agosto, animerebbe un confortante segnale di fiducia nei confronti della politica e delle istituzioni, nonché una ammirevole lezione su forme di comportamento civili.
Per rimanere in tema di civiltà, i Sardisti condannano chi, in questi anni, ha trasformato la festa più importante di Sassari in una avvilente e mortificante disputa politica.
La discesa dei Candelieri ed il loro incontro con la Municipalità, è uno dei momenti di massima esaltazione della parte civica della festa, svilirla per il solo gusto di affermare il dissenso politico, peraltro organizzato in maniera strumentale, offende la tradizione ed il sentimento di quanti hanno a cuore il Valore della “faradda” e di tutto ciò che essa rappresenta per i Sassaresi.
Sicuramente i Partiti e la Giunta che governano la nostra città hanno fato poco o niente per farsi amare da chi vive a Sassari, pertanto ci stanno pure i fischi e gli applausi spontanei, fanno parte della tradizione e della “Sassareseria”, quello si condanna però è la degenerazione con matrice politica.
Se i Sassaresi intendono giustamente bocciare chi oggi governa la città, lo strumento democratico è solo quello del voto nella scheda elettorale. Le occasioni non mancheranno, a partire dalle prossime competizioni regionali e comunali, che si terranno, peraltro, tra qualche mese.