I numeri riportati dalla Nuova Sardegna sui tagli alla sanità nel nord Sardegna sono spaventosi.
“28 posti in meno in chirurgia generale, 20 letti in meno in medicina e 26 in meno di lungodegenza solo a Sassari, cui si aggiungono i tagli ad Alghero ed a Ozieri. E 50 posti di lungodegenza tra Sassari e Olbia ” (da la nuova Sardegna del 4/8/2018).Perché togliere posti letto? Perché togliere un servizio ai cittadini? Perché come abbiamo avuto modo di ascoltare direttamente da alcuni dirigenti ats, ex asl, nel corso di un consiglio comunale aperto sulla sanità, convocato su nostra esplicita richiesta e subito dopo la nostra manifestazione partecipatissima da parte della gente ad Alghero per scongiurare la chiusura dell’ospedale marino, i pazienti, i cittadini, sono solo NUMERI.
Numeri che devono quadrare nelle fredde colonne del bilancio. Non persone, non malati, non pazienti, NUMERI. Come quelli che comporranno gli stipendi dei prossimi assunti in Regione, guarda caso a fine mandato, come quelli che compongono lo stipendio dell’assessore regionale alla sanità Arru. Zero, è il numero che meglio identifica e valuta il lavoro di Pigliaru e company in questi lunghissimi 5 anni di loro amministrazione.
Zero è il valore che danno alle persone, agli anziani di Alghero per i quali non hanno trovato in tutti questi anni i soldi per la manutenzione del centro residenziale anziani tanto che si è arrivati allo sgombero urgente per crolli, per i ragazzi e per le famiglie, non facendo nulla per non far scappare in cerca di un futuro migliore giovani e padri di famiglia, ma come aveva dichiarato lo stesso Arru ” per ripopolare la Sardegna e tornare a far figli bisogna far arrivare i migranti”.
Non ci meraviglia il loro modo di amministrare, è lo stesso sciagurato modo che fino a pochi mesi fa usavano per governare l’Italia. Tagli, sempre e solo tagli, fatti patire ai più deboli, a chi non ha i soldi per potersi curare fuori, a chi soffre. pPurtroppo Alghero è solo une degli esempio della situazione tragica in cui versa la sanità sarda.
Per fortuna di tutti i sardi il regno di Pigliaru ha i giorni contati, come quello dei suoi compagni di merende Sanna e Bruno, che non hanno mai contrastato le politiche scellerate sul nostro territorio