Altra grande esclusiva firmata Dromos e ancora una volta Cuba assoluta protagonista nel cammino del festival organizzato dall’omonima associazione culturale. Domani (venerdì 10 agosto) a Neoneli arriva il trio del pianista Rubalcaba, per la sua unica data prevista in Europa nel mese di agosto.
Appuntamento in piazza Barigadu alle 21.30 (ingresso 10 euro + d.p.), dove il pianista e compositore di L’Avana, al secolo Gonzalo González Fonseca (ha adottato il cognome di sua madre per motivi professionali), che vanta al suo attivo ben otto nomination ai Grammy e decine di album, salirà sul palcoscenico affiancato da Matt Brewer al contrabbasso e Kyle Swan alla batteria. Costantemente impegnato con progetti in piano solo e collaborazioni sia nel mondo del jazz che della classica, Rubalcaba ha da sempre sfidato le tradizionali classificazioni musicali trovando una personalissima sintesi e una ben definita cifra stilistica: il suo repertorio artistico non ha mai smesso di evolversi andando a toccare le sonorità afro-cubane, le ballate tradizionali della sua terra e del Messico, i boleri e opere classiche cubane.
Fondamentali, nel percorso artistico del pianista habanero, gli incontri con Dizzy Gillespie e Charlie Haden, due capisaldi della storia del jazz, incontrati nella prima fase della sua carriera e fu proprio il contrabbassista statunitense a fargli scoprire la strada del genere di matrice afroamericana, catapultandolo dalla scena cubana a quella internazionale. La recente pubblicazione del duo con Haden, è l’album “Tokyo Adagio” (Impulse!) pubblicato lo scorso anno, mentre proprio al musicista di Shenandoah, Rubalcaba ha dedicato nel 2015 il disco “Charlie” (5Passion, 2015) per celebrare il fortunato incontro, avvenuto a L’Avana nel 1986, quando Haden vi giunse con la Liberation Music Orchestra in cui militavano vere e proprie pietre miliari del jazz come Joe Lovano, Kenny Garrett e Geri Allen.
Il concerto è presentato in collaborazione con il festival Licanìas, che dal 4 al 7 del prossimo ottobre vivrà nel piccolo e antico paese del Barigadu la sua nona edizione e, insieme a quello di Bokantè e Horacio “El Negro” Hernandez (nei giorni scorsi a Dromos, rispettivamente il 30 luglio a Fordongianus e il 9 agosto a Ula Tirso) si riconoscono sotto il marchio territoriale Barigadu fest.
Denso di fascino e magia l’appuntamento del giorno dopo (sabato 11 agosto) a Villa Verde (OR), nella splendida distesa di lecci di Mitza Margiani, dove va in scena (ore 21.30) il progetto Dream Weavers: un viaggio tra suoni ancestrali e moderne derive jazzistiche con un trio di raffinati interpreti della musica improvvisata: il sassofonista e polistrumentista nuorese Gavino Murgia, il chitarrista franco-vietnamita Nguyên Lê e il percussionista e polistrumentista francese Mino Cinelu.
La volata finale di Dromos è, come di consueto, a Nureci, il piccolo borgo della Marmilla, con Mamma Blues (quest’anno alla sua decima edizione): tre intense serate (dal 13 al 15 agosto) più un’anteprima in calendario il 12 agosto (alle 22) con il concerto della formazione “Upside down Woodstock”, un’esibizione dei neo diplomati della Music Academy di Isili, giovani talenti musicali alla prova del grande palco, con la speranza di tornare in futuro da veri artisti. Nei giorni successivi il “festival nel festival” vedrà accendere gli amplificatori e surriscaldare le valvole sul palcoscenico dell’Arena Mamma Blues ad artisti del calibro di Roland Tchakounté (13 agosto), Kristin Asbjørnsen (14 agosto) e Seun Kuti & Egypt 80 (15 agosto), con la consueta presenza, come da tradizione, di alcuni tra i più importanti rappresentanti della musica del diavolo in terra sarda (quest’anno al festival il Bob Forte Trio, il duo Don Leone, i Malignis Cauponibus e i South Sardinian Scum).