La capitale italiana del nuoto paralimpico in acque libere rimane saldamente in Sardegna. Il 15 settembre nomi di spicco a Cannigione
Le coste galluresi richiamano i grandi campioni internazionali del nuoto paralimpico nella pirotecnica chiusura stagionale che assegna anche il titolo italiano in acque libere.
E questo non può che far piacere al CIP Sardegna: da subito ha appoggiato l’iniziativa targata FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), Progetto Albatross e Freedom in Water, da cui deriva il nome della manifestazione arrivata al suo quinto capitolo.
Sabato15 settembre, alle ore 15:00, in un quadretto pittoresco dove tante canotte colorate saranno accarezzate dai flutti generati nello specchio d’acqua davanti alla spiaggia di Riva Azzurra (Cannigione, Arzachena), si immergeranno atleti tesserati FINP e FIN (Federazione Italiana Nuoto), con l’obiettivo di includere in un’unica gara atleti disabili e non.
Sulla sponda paralimpica i nomi che hanno dato l’adesione sono davvero altisonanti, alcuni reduci dall’esperienza irlandese che ha fruttato ai nuotatori azzurri 74 medaglie (secondo posto assoluto ai Campionati Europei di Dublino) e tanti record mondiali e continentali.
La lista è assai pregiata: Federico Morlacchi, Simone Barlaam, Vincenzo Boni, Efrem Morelli, Carlotta Gilli. A loro si aggiungono gli aficionados Roberto Pasquini (campione italiano delle acque libere delle ultime 4 edizioni), i sardi Nicola Azara (vice campione italiano) e Francesca Secci, detentrice del titolo italiano. Tra tanti campioni tricolori, non poteva mancare un ospite sempre gradito: il russo Sergei Punko, campione paralimpico conclamato, si accinge a percorrere il triangolo di 3500 metri per la quinta volta da queste parti.
Onoreranno la manifestazione anche il Presidente della FINP nazionale Roberto Valori, il segretario nazionale Franco Riccobello, il Ct della nazionale Riccardo Vernole.
La novità di questo appuntamento imperdibile è che al Campionato Italiano parteciperanno le classi basse che vanno dalla S3 alla S6. Aspetto che ha generato molta soddisfazione nello staff organizzativo.
“Siamo contenti di poter sostenere manifestazioni di questo tipo che danno parecchio lustro al movimento paralimpico isolano – dice il Commissario Straordinario del CIP Paolo Poddighe – e in questa ottica continueremo a lavorare per generare eventi simili sperando nello spirito di emulazione da parte dei disabili della nostra regione, bisognosi di ulteriori stimoli per fare il grande passo; la presenza di questi campioni amplifica sicuramente il nostro messaggio. Ringrazio il presidente FINP Danilo Russu, l’Associazione Albatross e tutti i collaboratori che si sacrificano per tenere in piedi un appuntamento molto importante”.
PAROLA AGLI ORGANIZZATORI
Danilo Russu (Delegato regionale FINP): “L’inserimento delle classi basse alla quinta edizione de Campionato Italiano in acque libere rappresenta un ulteriore passo in avanti di una manifestazione che abbiamo tenuto a battesimo e che ci ostiniamo a portare avanti. Il nostro intento fondamentale è far crescere il movimento isolano che come presidente sto seguendo da circa un anno.
E poi non sarebbe male se il nuoto in acque libere diventasse quanto prima disciplina paralimpica. Reputo errato che le competizioni in piscina lo siano e quelle a cielo aperto no. Un ringraziamento particolare va all’amministrazione comunale di Arzachena nelle persone del Sindaco Roberto Ragnedda, della delegata allo Sport Valentina Geromino, all’assessore al demanio Alessandro Cadeddu”.
Manolo Cattari (Presidente A.S.D. Progetto Albatross): “Per noi è motivo di orgoglio essere promotori di questo campionato italiano. A riprova che vogliamo mantenere vivo l’interesse nell’elaborare una cultura sportiva paralimpica; ci farebbe immenso piacere se nuove persone con disabilità si avvicinassero al nuoto.
L’impegno in tal senso è costante: grazie alla FINP regionale e al Commissario Straordinario del CIP Sardegna Paolo Poddighe, portiamo avanti altre iniziative nelle scuole con lo scopo di incentivare e creare nuove strategie di inclusione sociale”.
Silvia Fioravanti (presidente Freedom in Water): “Dopo cinque stagioni possiamo dire che questa manifestazione rappresenta uno degli appuntamenti principali dello sport paralimpico e olimpico sardo. Vogliamo creare unione, cultura e inclusione (aspetti che condividiamo insieme ai presidenti Paolo Poddighe, Danilo Russu e Manolo Cattari) e la presenza di atleti di prestigio della FIN stanno a dimostrare la riuscita del nostro progetto, una su tutte l’Olimpionica Martina Grimaldi”.
E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org