Proseguono gli appuntamenti tra Dorgali e Bitti del cammino di “Identità Nuragiche”, progetto organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz il cui articolato programma prevede concerti, spettacoli e laboratori sviluppati con l’obiettivo di valorizzare i siti nuragici Serra Orrios, nell’altopiano del Gollei e il complesso di Romanzesu, luoghi che faranno da scenario alle attività proposte.
Tra jazz e tradizione si muoverà la tappa di domani (mercoledì 5 settembre) alle 19.30 nel complesso di Romanzesu a Bitti dove è atteso, infatti, Gavino Murgia per recuperare il concerto rinviato per maltempo lo scorso 17 agosto.
L’eclettico sassofonista e polistrumentista sardo si esibirà affiancato da Marcello Peghin alla chitarra, Jarrod Cagwin alla batteria e dal Tenore Vitzichesu di Bitti, sul filo conduttore che parte dagli studi sulla voce da lui compiuti negli anni, passando per il canto a tenore e le imprescindibili commistioni con la musica jazz.
Il canto a tenore è nelle corde di Gavino Murgia, che l’ha studiato e praticato fin dall’adolescenza nel ruolo di Bassu, affiancandolo allo studio tradizionale delle Launeddas, strumenti appartenenti al suo bagaglio musicale nel quale annovera, oltre il sax soprano e tenore, anche il sax baritono, i flauti e il duduk. Il musicista sardo ha suonato e registrato, tra gli altri, con artisti del calibro Rabih Abou Kalil, Bobby McFerrin, Michel Godard, G.Trovesi, Mino Cinelu, Nguyen Le, Antonello Salis, Mal Waldron, Djivan Gasparian, Araik Bakhtckian, Salvatore Bonafede, Pietro Tonolo, Paolo Fresu, Famoudou Don Moye, Roswell Rudd, Sainko Namtcylak, Danilo Rea, Babà Sissokò, Badara Seck, Al di Meola, Mauro Ottolini, Hamid Drake, Franck Tortiller, Luigi Cinque, Mauro Pagani, Gianna Nannini, Massimo Ranieri, Andrea Parodi, Vinicio Capossela, Piero Pelù, Piero Marras, Bertas, Tazenda, Luigi Lai, Majid Bekkas tra i tanti. Con svariate formazioni ed ensemble italiani e stranieri ha, inoltre, suonato nei principali jazz festival italiani europei ed extraeuropei in Francia, Finlandia, Norvegia, Svezia, Portogallo, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio, Austria, Polonia, Turkia, Marocco, Sud Africa, Cuba, Yemen, Pakistan, USA e Russia.
Identità Nuragiche vivrà la sua coda finale con gli appuntamenti previsti nei giorni 7 e 8 settembre a Romanzesu (Bitti) con lo spettacolo Shardana a cura di Theandric Teatro Nonviolento. La regia di Maria Virginia Siriu è affiancata da una partitura musicale sperimentale a cura di Gavino Murgia. Nella ricerca estetica di Theandric e in quella musicale di Murgia l’innovazione prende vita dalle radici e dalla tradizione della Sardegna, nel comune intento di proiettare l’identità sarda nel futuro. Sono animate dallo stesso fuoco. Grazie a questa sinergia, il partecipante viene indotto in una condizione di ascolto, ampliando la sua percezione e esaltando il momento esperenziale.
E’ uno spettacolo modulare che prevede l’utilizzo delle tecniche del teatro sensoriali e un’immersione nella fisicità degli spazi visitati. Lo scopo è quello di consentire una conoscenza più approfondita della cultura nuragica con la ricostruzione dei riti e della vita quotidiana degli abitanti dei siti archeologici di Romanzesu e Serra Orrios. Shardana si interroga sul senso della storia e dell’umanità legata alle molteplici identità, definite e ridefinite, dei popoli nuragici che si sono succeduti nei territori di Bitti e Dorgali. Si tratta di un evento interattivo straordinario per la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico-archeologico in maniera innovativa, coinvolgendo il visitatore da mero spettatore a partecipante attivo.
Tutto questo avviene attraverso azioni rituali e narrazioni e il pubblico prende parte a riti ancestrali legati agli elementi primordiali (acqua, fuoco, aria e terra) sotto la guida di tre attori-officianti, contribuendo in prima persona a far rivivere le costruzioni di pietra, i santuari e i villaggi nuragici. L’esperienza estetica si sostanzia nella manipolazione dei reperti archeologici: lanterne nuragiche, bronzetti, ceramiche. I nuragici rivivono in scena grazie agli officianti-attori che indossano gli abiti dell’epoca, da quello quotidiano alle armature dei guerrieri, basati sulle ricostruzioni, a opera dell’Associazione Tzur, dei disegni di Angela Demontis, curatrice della mostra “Il popolo di bronzo”. I riferimenti storici e archeologici vengono offerti al partecipante in un equilibrio di poesia e introspezione, facendo di Shardana un percorso di indutainment.
Per biglietti, informazioni e prenotazioni scrivere alla mail info@formaepoesianeljazz., visitare la pagina sul sito del progetto (www.) www.boxol.it o chiamare il Box Office ai numeri 070657428 o al numero dedicato 070 4513104.
IL SITO INTERNET – Il sito di Identità Nuragiche è nato con l’dea di ricreare la realtà ambientale attorno a Serra Orios e Romanzesu, ristabilendo le connessioni tra il territorio e le persone che lo vivono. La scelta è stata, quindi, quella di creare un’ interfaccia di navigazione immersiva, costruendo una struttura basata su tour panoramico e implementato da contenuti multimediali (pensati anche per le persone con disabilità sensoriali) interconnessi tra loro.
Si è scelto di non proporre un percorso vincolato, ma di permettere una navigazione libera ed esperienziale all’interno dei siti archeologici, con dei contenuti audio video elaborati in stretta collaborazione con gli esperti in archeologia che lavorano giornalmente in questi siti. Questo è uno dei primi esempi in Italia di come si possa creare, unendo le ultime tecnologie in campo di fotografia 360°, ripresa cinematografica e riprese panoramiche, una visita immersiva multimediale in campo aperto. Vista la complessità del progetto, il sito web è tuttora in fase di implementazione.
IL PROGETTO – Il progetto Identità Nuragiche coinvolge due territori distinti, nei siti nuragici Serra Orrios, nell’altopiano del “Gollei” a Dorgali e il complesso di Romanzesu a Bitti. Il progetto prevede la valorizzazione dei villaggi nuragici, attraverso un sistema integrato per la fruizione delle informazioni turistiche dei beni, la creazione di un cartellone di eventi di spettacolo dal vivo e laboratori che ripropongono, nella trasfigurazione contemporanea del teatro e della musica, le radici sarde. La valorizzazione dei siti è stata ottenuta attraverso un sistema mirato alla facilità d’accesso alle informazioni e uno incentrato sull’informazione ed accoglienza territoriale sostenibile economicamente e organizzativamente. Si è prestata particolare attenzione alle persone con disabilità sensoriali e motorie e, con l’utilizzo di personale specializzato in LIS, alle persone che hanno capacità sensoriali ridotte.
Il cartellone prevede percorsi di indutainment con lo spettacolo interattivo “Shardana”, differenziato per fasce d’età e gruppi omogenei, che consentirà una conoscenza più approfondita della cultura nuragica, con la ricostruzione dei costumi, utensili, riti, vita quotidiana degli abitanti. Con la presenza di artisti di rilievo internazionale e la creazione di pacchetti dedicati dei tour operator, si è voluta ampliare l’offerta turistica di Bitti e Dorgali. Uno degli obiettivi fondamentalI, è far conoscere i siti archeologici di Serra Orrios e Romanzesu, intercettando nuovi pubblici e fruitori attraverso strumenti adeguati, con un sistema integrato per la fruizione delle informazioni turistiche sui beni e sui territori, anche grazie all’apposito sito web (www.identitanuragiche.com), responsivo, chiaro, attraverso il quale è possibile conoscere meglio i luoghi designati e la loro storia, grazie a un sistema di realtà immersiva e interattiva. Sulla piattaforma sarà possibile inoltre conoscere il calendario completo degli eventi in cartellone, prenotare e acquistare online i biglietti per tutti gli spettacoli.
Identità Nuragiche è finanziato con i fondi POR FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 (Bando Culture Lab). L’organizzazione è a cura della cooperativa Forma e Poesia nel Jazz, in collaborazione con il Comune di Dorgali e il Comune di Bitti, con le cooperative Istelai e Ghivine, Theandric Teatro Nonviolento e con l’importante supporto della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.
L’ORGANIZZAZIONE – La Cooperativa Forma e Poesia nel Jazz è attiva nell’ambito dell’organizzazione e della realizzazione di festival e iniziative culturali. La sua presenza nel territorio è documentata e comprovata da 20 edizioni del festival Forma e Poesia nel Jazz, che rappresenta uno degli appuntamenti più consolidati e apprezzati, anche da critica e addetti ai lavori nel panorama jazzistico sardo, come certifica il lungo elenco di musicisti che hanno dato lustro alle sue varie stagioni. Sono numerosi gli eventi e le rassegne, che hanno rappresentato una preziosa vetrina sia per la scena comica che per il gospel e per produzioni teatrali di maggior seguito. I numeri eccellenti che riesce ad ottenere in termini di presenza di pubblico e gradimento, coproduzioni e partnership e, più in generale, di forte impatto e partecipazione del territorio, derivano da ricerca, passione e sperimentazione di linguaggi e proposte. Sempre aperta alle collaborazioni, è attiva all’interno di reti e partenariati. Attenta ai temi dell’ambiente e in dialogo con le realtà dell’enogastronomia locale, per offrire contenuti vivibili ed eventi sostenibili.