“La giornata Nazionale della prevenzione sismica” anticipa le attività previste per il mese di novembre relative al progetto nazionale “Diamoci una Scossa!”; OIC sarà parte integrante di questa iniziativa, coinvolgendo i propri iscritti nella diffusione della cultura della manutenzione degli edifici ed infrastrutture. Come sappiamo, non sono solo i terremoti a minacciare la sicurezza dei nostri edifici. Le condizioni di scarsa manutenzione e la mancanza di un attento sistema di monitoraggio dello stato delle opere spesso possono portare il rischio ad un livello insostenibile. Tanto più intollerabile dal momento che esistono strumenti e agevolazioni fiscali in grado di ridurre i rischi per i cittadini a costi decisamente vantaggiosi.
La sicurezza strutturale, tra prevenzione e riparazione
Il patrimonio immobiliare in Italia costituisce un’importante risorsa economica. Il censimento dell’ISTAT del 2011 rileva che oltre il 50% dei fabbricati ha un’anzianità di servizio di circa 50 anni (ante 1971), con un’incidenza della presenza di edifici in muratura del 50% su tutto il territorio. Tale consapevolezza induce ad una serie di riflessioni nell’ambito della sicurezza attesa e riconosciuta nelle nostre costruzioni sia pubbliche sia private. Il problema della sicurezza delle costruzioni esistenti è importante sia sotto il profilo della vulnerabilità rispetto alle varie azioni, anche eccezionali, che possono incidere sulla resistenza dell’opera, sia sotto il profilo finanziario che riflette la possibile perdita di valore economico e storico-architettonico degli immobili.
La giornata del 30 settembre esprime l’esigenza di diffondere attenzione al monitoraggio, alla cura e alla manutenzione del nostro patrimonio edilizio con particolare riguardo alla struttura portante degli edifici.
L’obiettivo principale è di infondere il sentimento della prevenzione e stimolare la curiosità del proprietario di intraprendere un percorso di conoscenza “dell’ambiente casa” partendo dalla sua anima più profonda, per ripercorrere la sua storia dalla costruzione ai giorni nostri, mediante la ricerca di tutta la documentazione, delle analisi effettuate e delle certificazioni ottenute, al fine di valutare eventuali problematiche e carenze nell’ambito strutturale e poter effettuare la valutazione della sicurezza. Le informazioni raccolte costituiranno un fascicolo tecnico personalizzato, una “cartella clinica” necessaria per programmare gli interventi di manutenzione indispensabili al mantenimento del livello di sicurezza richiesto. Durante la giornata saranno distribuite informazioni di interesse pratico, indicazioni sullo svolgimento di attività preliminari semplici e intuitive da attuarsi nell’ambito quotidiano, che consentiranno ai proprietari di essere i primi attori nel monitoraggio del proprio immobile, rivolgendosi successivamente a tecnici esperti e qualificati per la progettazione di interventi di riparazione e recupero adeguati.
Sviluppare la cultura della sicurezza strutturale significa giungere alla cognizione più ampia e condivisa del concetto di consapevolezza della realtà del costruito e della sua vulnerabilità, mantenendo alti gli standard qualitativi e prestazionali e confermando l’idea di casa come luogo sicuro dell’abitare.
Gli incentivi fiscali
Intervenire sugli immobili di proprietà destinati alla residenza permette in questo periodo di fruire di agevolazioni fiscali, differenziate a seconda dell’intervento proposto.
La ristrutturazione degli immobili residenziali beneficia di una detrazione Irpef pari al 50%, nel limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, recuperabile in 10 anni. Salvo che non intervenga una nuova proroga entro l’anno, dal 1° gennaio 2019 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro.
Coesistono al momento l’applicazione dell’Iva in misura ridotta (al 10%) e la possibilità di portare in detrazione gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare l’abitazione principale. E ancora, le detrazioni per l’acquisto di immobili a uso abitativo facenti parte di edifici interamente ristrutturati e quelle per la realizzazione o l’acquisto di posti auto. È altresì vigente il bonus mobili ed elettrodomestici di classe A che fruisce di detrazioni Irpef pari al 50%, nel limite massimo di spesa di 10.000 euro, recuperabile in 10 anni. La detrazione arriva al 65% per gli interventi di efficientismo energetico (la sostituzione degli infissi è però scesa al 50% dal 2018), con limite di spesa variabile. Il governo ha anticipato la volontà di estendere la misura alle prossime annualità. Per i lavori effettuati in parti comuni del condominio l’Ecobonus sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021, con possibilità di beneficiare della detrazione fiscale fino al 75%, con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
Se ci si avvale dell’Ecobonus oltre alle normali pratica edilizie occorre che un consulente tecnico predisponga una comunicazione all’ENEA alla fine dei lavori, che certifichi l’avvenuto efficientismo dell’immobile, secondo parametri minimi codificati da norma.