Oggi (domenica 9 settembre) alle 19 sarà la volta di Fueddu e Gestu con “Bab’Orcu” con Nanni Melis e Rossano Orrù per la regia di Giampietro Orrù su un nuovo, “fatidico” incontro tra Pistirrinchinu (mignolino) e l’orco cui era sempre riuscito a sfuggire, con finale a sorpresa, per il divertimento di grandi e piccini.
S’intitola “Anima e Coru” ovvero “I Burattini all’Opera” lo spettacolo de Is Mascareddas “animato” da Tonino Murru, con drammaturgia di Cristiano Bandini e dello stesso Antonio Murru – in cartellone STASERA (sabato 8 settembre) alle 19 al Teatro Civico di Castello a Cagliari per un omaggio alla grande burattineria italiana attraverso brevi sketches e raffinati “esercizi di stile” capaci di incantare e divertire un pubblico di ogni età.La pièce nata in occasione dei primi trent’anni di attività rappresenta un manifesto della “poetica” di Tonino Murru e Donatella Pau, artisti di teatro di figura noti al di qua e al di là del Tirreno – ospiti (dopo il successo ottenuto in Russia a giugno al Platonov Arts Festival) lo scorso martedì 4 settembre all’International Puppet – Theatre Festival a Plovdiv, in Bulgaria (http://pptheatre.com/en/page/festival) e insieme la summa di un attento lavoro di ricerca tra tradizione e innovazione, arte e fantasia.
“Anima e Coru” – quindi – come elementi fondamentali di un teatro di matrice popolare, adatto a grandi e piccini, capace di ridurre alle dimensioni di una “baracca” temi universali e trattare con sensibilità e poesia questioni scottanti e attuali – non senza riferimenti e legami con la cultura e con “sa limba” sarda, specialmente in alcuni spettacoli – tra cui quelli che vedono protagonista Areste Paganòs (figlio di Pulcinella e Belzebù), originale maschera creata da Is Mascareddas.
Viaggio tra storie immaginifiche, fantastiche o verosimili, come in un film a episodi – con titoli come “Il toro”, “L’abigeato”, “Don Pasquale”, “Il tango” – per “Anima e Coru”, in un susseguirsi di personaggi e di stili, tecniche di animazione diversi in un avvincente racconto per quadri a suon di musica che porta la firma di Cristiano Bandini.
Ne “Il Grande Teatro dei Piccoli” un ricordo e un tributo sentito al giornalista e scrittore sardo prematuramente scomparso, con la pièce che riflette lo spirito della storica Compagnia Viaggiante di Burattini e Marionette e la sorprendente modernità del teatro di figura, un’arte in cui si fondono la tradizione del teatro popolare, con la sua freschezza e immediatezza e la bravura dei costruttori di burattini (e marionette), la fantasia degli autori e il talento degli “animatori”, con un raffinato meccanismo metateatrale per trasportare gli spettatori fin dietro le quinte e nel “cuore” dell’opera.
Il sipario de “Il Grande Teatro dei Piccoli” – Estate 2018 organizzato da Is Mascareddas si chiuderà sulla favola di “Bab’Orcu” ispirata alla figura di un pericoloso e irredimibile divoratore d’uomini e il suo avversario di una vita, l’esile ma astuto Pistirrinchinu (mignolino) nella mise scène di Fueddu e Gestu con drammaturgia e regia di Giampietro Orrù in programma DOMANI (domenica 9 settembre) alle 19 al Teatro Civico di Castello a Cagliari. Sotto i riflettori Nanni Melis e Rossano Orrù che prestano corpo e voce ai due protagonisti di un racconto emblematico sul coraggio e sulla paura e sul trionfo dell’intelligenza sulla forza bruta: la pièce con drammaturgia e regia di Giampietro Orrù gioca sul filo della suspense, tra giochi di luce e ombra e un’evocativa colonna sonora creata ed eseguita dal vivo da Veronica Maccioni e Ottavio Farci.
In una notte di luna piena Pistirrinchinu si avventura in un territorio sconosciuto alla ricerca di un tesoro e qui incontra ancora una volta Bab’Orcu – cui era già riuscito a sfuggire e si ritrova ancora una volta tra le grinfie del suo nemico, ben felice all’idea di potere finalmente “assaggiare” le carni dell’ospite inatteso – invitato suo malgrado al “banchetto”..
La storia si ripete, ma non è mai uguale e un finale già scritto si può sempre cambiare: così Pistirrinchinu con la sua proverbiale furbizia, riesce a persuadere l’orco ad entrare in altri “contus” e la trama si complica tra colpi di scena in un divertissement a misura di bambini e famiglie – per un percorso nella dimensione fiabesca ai confini tra la veglia e il sogno, dove tutto può accadere….
“Il Grande Teatro dei Piccoli – Estate 2018” al Teatro Civico di Castello a Cagliari è organizzato da Is Mascareddas/ Compagnia Viaggiante di Burattini e Marionette con la direzione artistica di Donatella Pau, con il patrocinio e il sostegno del MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari nell’ambito di CagliariPaesaggio 2018 e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
INFO & PREZZI
Biglietti: 4 euro
per informazioni e prenotazioni: [email protected] – cell. 346.5802580 e tel. 070.5839742
Is Mascareddas
Anima e coru
I burattini all’Opera
omaggio alla grande burattineria italiana
drammaturgia Cristiano Bandini e Antonio Murru
con Antonio Murru
musiche AA VV
costumi Anna Sedda
scenografie Stefano Dallari e Antonio Murru
burattini Donatella Pau
regia Antonio Murru e Donatella Pau
“Anima e Coru” rappresenta una tappa significativa del percorso della Compagnia Is Mascareddas. Nato in occasione del suo trentennale, lo spettacolo è mosso dall’esigenza di un tributo simbolico al lavoro svolto in questi anni, ma anche al ruolo che ancora la burattineria riveste, sebbene silentemente, nel panorama delle possibilità espressive delle arti sceniche, con la sua straordinaria capacità di emozionare.
Anima e cuore sono gli ingredienti che un burattinaio deve trasferire nel corpo del burattino perché possa verificarsi il prodigio tutto peculiare del Teatro di Animazione, in cui un oggetto inanimato, agli occhi del pubblico, prende vita.
Una vita capace di forza espressiva straordinaria, in grado di incaricarsi di un valore emotivo forte, in cui il corpo del pupazzo diventa punto di incontro tra il pubblico e il burattinaio, trasformandosi nella sede, concreta e immaginaria allo stesso tempo, in cui si genera un accordo tacito ma inscindibile di scambio poetico, estetico e civile.
Anima e cuore, del resto, sono anche le risorse da impiegare per svolgere il mestiere di burattinaio per trent’anni.
Lo spettacolo articola una girandola di dieci episodi, brevi sketch, alcuni basati su idee nuove, altri su idee da repertorio, in cui si susseguono personaggi, stili, tecniche di animazione e climi poetici diversi, tutti rappresentativi di una precisa tecnica di lavoro.
La panoramica sul lavoro de Is Mascareddas, diventa così il pretesto per raccontare la storia della burattineria e le sue caratteristiche, in un continuo rimando tra narrazione del burattinaio, che interviene tra un episodio e l’altro, meccanismi di coinvolgimento del pubblico, che diviene così parte integrante e interattiva dello spettacolo, e gli episodi interamente dedicati ai burattini.
Rivolto a tutto il pubblico, come nella più originale tradizione del Teatro di Animazione, lo spettacolo porta in scena il rigore e la raffinatezza di un lavoro scrupoloso nella tecnica e nella poetica, unito all’esigenza di rivolgersi ad un pubblico popolare, rendendosi disponibile.
Lo spettacolo è composto da dieci brevi sketch, in cui si susseguono personaggi, stili, tecniche di animazione diversi (come “Il toro”, “L’abigeato”, “Don Pasquale”, “Il tango”…etc. )
A fare da filo conduttore a tutti gli episodi, la musica, con una selezione varia che va dai brani d’opera, al paso doble, al tango e alla musica delle bande itineranti.
Durata: 60 minuti
Età tutto il pubblico
Fueddu e Gestu
Bab’Orcu
con Nanni Melis – Rossano Orrù
musiche composte ed eseguite da Veronica Maccioni – Ottavio Farci
testo, scene e regia Giampietro Orrù
produzione Fueddu e Gestu
La storia
Bab’Orcu (l’orco) da tanti anni non ha più notizie di Pistirrinchinu (mignolino), il bambino furbo che è sempre riuscito a sfuggire al suo incolmabile appetito e al suo pentolone sempre pronto sul fuoco.
Finalmente in una notte di luna piena, carica di ombre misteriose, Pistirrinchinu capita in uno di quei luoghi, dell’immenso regno dell’orco, alla ricerca di un tesoro nascosto (su scusorgiu) ma andando a finire così, ancora una volta, dopo tanto tempo, tra le terribili grinfie di Bab’Orcu.
La storia si ripete, ma non è uguale, Pistirrinchinu con la sua proverbiale astuzia, convince l’orco ad entrare in altri “contus” e storie e così…
Lo spettacolo
Nello spettacolo, articolato tra narrazione, drammatizzazione, musiche dal vivo, canti, giochi d’ombre e metamorfosi, i personaggi di Pistirrinchinu (l’uomo alla continua ricerca di sé) e Bab’Orcu (Cronos, il tempo, che divora l’esistenza) assumono una dimensione mitica e simbolica che la fiaba rende immediatamente coinvolgenti e divertenti.
“Is contus” (le storie), in cui entrano i nostri personaggi sono stati raccolti da Fueddu e Gestu dalla viva voce degli anziani e riproposti dagli interpreti in forma bilingue (sardo-italiano) per favorire l’ascolto e la conoscenza della lingua sarda da parte dei giovani spettatori.
Durata: 55 minuti
Pubblico: bambini dai 5 agli 11 anni