“Lavorare in sinergia per accorciare per quantificare i danni e accorciare i tempi di riconoscimento dello stato di calamità”. Coldiretti Cagliari nei giorni scorsi ha promosso due incontri a Maracalagonis e Giba in cui ha incontrato gli imprenditori agricoli e amministratori comunali per coordinare il lavoro per la segnalazione dei danni dovuti alle precipitazioni del mese di agosto.
I sindaci del circondario dei due Comuni (Maracalagonis e Giba), che hanno risposto numerosi all’appello dell’Organizzazione hanno già deliberato, cosi come i colleghi dei Comuni colpiti dalle eccessive piogge, per il riconoscimento dello stato di calamità.Adesso sono gli imprenditori agricoli devono segnalare in Comune i danni subiti in azienda.
“Abbiamo promosso gli incontri per fare il punto della situazione alla fine dell’agosto più piovoso di sempre che ha creato significativi problemi a tutte le colture da campo – spiega il presidente di Coldiretti Cagliari Efisio Perra che ha partecipato ai due incontro insieme al vice direttore Sergio Lai e ai presidenti di sezione dei Comuni interessati –. In periodi difficili come questi, in cui arriviamo anche da una annata siccitosa straordinaria come quella dello scorso anno è fondamentale procedere in modo ordinato e in sinergia tra tutti gli attori coinvolti, evitando in questo modo dilatazioni del tempo inutili già lunghi per la troppa burocrazia. Per questo agli incontri oltre agli agricoltori hanno partecipato anche gli amministratori comunali”.
Le piogge continue e di agosto e le grandinate, seguite a quelle abbondanti primaverili, hanno danneggiato i frutti stessi vista la forza dell’acqua. Si è trattato perlopiù di violenti temporali che hanno interessato tutto l’isola ma in particolare il centro sud ed in particolare le coste. Ad essere maggiormente colpite sono stati i vigneti, i frutteti e le ortive.
Altro tema spinoso affrontato è stato la ricezione nei giorni scorsi da parte delle aziende delle cartelle del Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale riferite alle annualità 2015 – 2016. Bollette con cifre corpose, altra preoccupazione per gli imprenditori agricoli già in crisi per due annate (le ultime due) penalizzate appunto da eventi atmosferici avversi (e contrari visto che si è trattato di siccità e pioggia) che hanno dimezzato i raccolti e fatto lievitare i costi di gestione.
“In questo caso – sottolinea il vice direttore Sergio Lai – dalla discussione è emerso che è necessario innanzitutto che le aziende verifichino con i tecnici del Consorzio la congruità delle cifre addebbiate. Dall’altra ci adopereremo per richiedere una dilazione dei tempi di pagamento viste le difficoltà che sta attraversando l’agricoltura e perché l’Agenzia delle riscossioni le ha notificate a cavallo di ferragosto precludendo agli imprenditori agricoli (molti uffici sono notoriamente chiusi a metà agosto) di poter usufruire dei canonici 60 giorni di tempo per approfondire ed eventualmente ricorrere”.