Tali attrezzi da pesca risultavano irregolarmente segnalati e sprovvisti di qualsiasi etichetta identificativa che permettesse di risalire al proprietario, costituendo un notevole pericolo per la sicurezza della navigazione in una zona altamente frequentata dai diportisti, vista la vicinanza del porto di Cala Gonone.
Il personale a bordo della motovedetta CP 273 ha provveduto al recupero delle nasse, al rilascio in mare del pescato ancora vivo e al sequestro dei predetti attrezzi da pesca dandone immediata comunicazione alla competente Autorità giudiziaria.
Prosegue nel frattempo l’intensa attività di controllo all’imbarco presso il porto di Olbia: nel corso del fine settimana, l’attività congiunta degli addetti alla security e del personale della Capitaneria di Porto di Olbia ha permesso di individuare 6 turisti, di cui uno di nazionalità tedesca, che si apprestavano a rientrare nella penisola con circa 15 Kg tra sabbia, sassi e conchiglie sottratte dai litorali di diverse spiagge sarde (Teulada, Santa Teresa di Gallura, Orosei, Argentiera, Valledoria, Baia Sardinia). Gli uomini della Capitaneria hanno così contestato ai responsabili la detenzione illecita in violazione della legge regionale n. 16 del 2017 e dell’Ordinanza Balneare 2018 della regione Sardegna, ponendo sotto sequestro il materiale sottratto dai litorali; seguirà una sanzione da 500 a 3000 euro irrogata dal Corpo Forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna. Il materiale sequestrato verrà consegnato alla competente Autorità per la conseguente reimmissione nell’habitat d’origine.
L’attività posta in essere si inquadra in una più ampia serie di ripetuti controlli
ambientali, sulla filiera ittica e sulle attività turistico balneari quotidianamente posti in essere dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia, sotto il coordinamento del Direttore Marittimo, Capitano di Vascello Maurizio TROGU.