Febbre del Nilo, migliorano i pazienti ricoverati all’ospedale San Martino di Oristano Intanto si registrano quattro nuovi casi di volatili infetti a Sedilo, Cabras, Milis e Oristano
Il paziente ultraottantenne dell’oristanese colpito da Febbre del Nilo, che dallo scorso agosto si trovava nella Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, è stato trasferito nell’Unità Operativa di Medicina dell’ospedale San Martino di Oristano, guidata dal dottor Efisio Chessa. Le sue condizioni sono sensibilmente migliorate e presumibilmente, dopo un periodo di riabilitazione motoria, potrà essere dimesso. Sta meglio anche il paziente di 76 anni affetto dal virus della West Nile e anche lui ricoverato nel reparto di Medicina del San Martino.
Si amplia intanto il numero di volatili le cui carcasse sono state rinvenute grazie alle segnalazioni dei cittadini e del Corpo Forestale in provincia di Oristano nell’ambito delle attività di sorveglianza messe in atto dal Dipartimento di Prevenzione della Ats-Assl di Oristano e risultati infetti dal virus della West Nile Disease, secondo le analisi di laboratorio effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna: gli ultimi quattro casi si registrano a Sedilo, Cabras, Milis e Oristano. A confermare ufficialmente che si tratti di Febbre del Nilo sarà l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, centro di riferimento nazionale per la malattia sugli animali, che ha già certificato 13 focolai in provincia di Oristano: tutti quelli segnalati dalla Ats-Assl Oristano, ad eccezione del caso di Aidomaggiore, che resta in attesa di conferme.
Si ribadisce l’importanza della collaborazione dei cittadini nel monitoraggio della malattia sul territorio: nel caso in cui si trovi la carcassa di un volatile, i cittadini sono invitati a contattare i servizi veterinari ai numeri numeri 0783.317767-317328 per segnalarne la presenza, così da consentirne l’analisi e permettere di individuare con maggiore precisione e rapidità le zonedi circolazione virale.
Il Dipartimento di Prevenzione della Ats-Assl di Oristano ricorda inoltre cheil virus nell’80 per cento delle persone che ne vengono a contatto attraverso le punture di zanzara non provoca nessun sintomo, nel 20 per cento dei casi può dare origine a una sindrome simil-influenzale e solamente in meno dell’1 per cento di quelli che si ammalano, prevalentemente in soggetti anziani e con patologie croniche, può provocare una sintomatologia neurologica che richiede un ricovero ospedaliero.