Il Comando Provinciale di Sassari, sulla scorta delle indicazioni fornite dal Comando Generale del Corpo, ha dato attuazione ad un rafforzamento straordinario del dispositivo di sicurezza economico-finanziario per la stagione estiva appena conclusa. Tale rafforzamento straordinario è stato attuato in tutte le zone turistiche della Provincia di Sassari a tutela dei cittadini e delle imprese sane ed ha portato a considerevoli risultati nell’ambito delle varie attività istituzionali demandate al Corpo
In materia di contraffazione, pirateria, tutela del made in Italy e sicurezza prodotti sono stati effettuati 46 interventi che hanno portato alla denuncia penale di 15 persone ed al sequestro di 6.148 prodotti.33, di cui 18 irregolari, sono stati gli interventi in materia di abusivismo commerciale, ovvero orientati a verificare l’osservanza delle normative relative al commercio sulle aree pubbliche e di pubblica sicurezza (licenze, permessi, installazione del misuratore fiscale, denuncia di inizio attività ecc.).
Un altro settore oggetto dell’attenzione dei finanzieri è stato quello degli affitti in nero: sono stati 30 gli interventi condotti con un recupero di somme sottratte a tassazione per oltre 43 mila Euro.
In materia di controlli sul lavoro nero e irregolare sono stati svolti 61 controlli di cui 35 irregolari scoprendo 25 lavoratori “in nero” e 7 irregolari (un datore di lavoro è stato denunciato penalmente).
Tra le numerose attività condotte a contrasto del commercio di marchi contraffatti, merita sicuramente menzione l’operazione svolta dalla Compagnia di Alghero che ha portato al sequestro di ben 810 pezzi di merce contraffatta a due soggetti originari del Senegal, aventi base operativa ad Alghero. I due, che vantavano già precedenti specifici per i reati di commercio di prodotti riportanti segni falsi e ricettazione, erano già da tempo sotto osservazione da parte dei militari della Compagnia che, accertato che i soggetti avevano ricevuto l’ennesima partita di merce da commercializzare poi sul litorale, hanno deciso di intervenire, fermando uno dei due nelle immediate vicinanze della loro abitazione, usata quale base operativa. Il controllo, che evidenziava subito la ricezione di merce contraffatta, veniva quindi esteso anche all’abitazione, dove venivano rinvenuti centinaia di pezzi subito sottoposti a sequestro. Oltre alle classiche calzature, borse ed accessori già con marchi contraffatti apposti, la particolare metodologia di frode, adottata dai due per eludere i controlli delle forze dell’ordine, prevedeva anche il commercio di scarpe ancora prive di marchio, ma che richiamavano chiaramente i modelli di punta di famosi marchi sportivi. Sulle scarpe prive di marchio venivano poi apposte a parte, presso la loro abitazione, le etichette contraffatte, anche quelle rinvenute nell’abitazione, abilmente occultate nel giardino dell’abitazione in uso ai due soggetti ed immediatamente poste sotto sequestro unitamente alle calzature prive di marchio.
Il modus operandi dei soggetti, finalizzato ad eludere i controlli delle forze dell’ordine, prevedeva, tendenzialmente, una fase preliminare di contatto diretto con l’acquirente, il quale visionava dai commercianti ambulanti la scarpa o la borsa priva di marchio, e quindi vendibile, salvo poi mettersi d’accordo col venditore per andare a ritirare successivamente il prodotto “finito”, e quindi col marchio apposto. Per quanto attiene i servizi operati nel versante della Gallura dal Gruppo di Olbia, gli uomini delle Fiamme Gialle, nel corso dei controlli delle attività commerciali, prevalentemente bar, ristoranti e stabilimenti balneari, hanno constatato il mancato rilascio di oltre cinquanta documenti fiscali, per un’evasione di diverse migliaia di euro, individuando altresì casi di mancate emissioni relative a noleggio di lettini ed ombrelloni per importi superiori ai 1000 Euro.
Numerosi gli interventi effettuati in collaborazione con i funzionari della Direzione
Provinciale del Lavoro, concentrati soprattutto sugli stabilimenti balneari. In particolare, su 22 esercizi controllati, 20 sono risultati irregolari in relazione alla posizione lavorativa dei propri dipendenti, 15 sono quelli risultati totalmente in nero, cioè privi di copertura
assicurativa e regolare assunzione, e oltre 20 quelli irregolari, per violazioni riconducibili
all’orario di lavoro effettivamente svolto. Per tre esercizi è stata proposta la sospensione dell’attività, mentre le sanzioni amministrative superano i 150.000 Euro.
Infine, la squadra Cites della Guardia di Finanza di Olbia ha sequestrato, nell’aeroporto Costa Smeralda, esemplari di Pinna Nobilis, più nota come nacchera, elevando verbali
pari 1000 euro nei confronti di passeggeri in partenza. Il mollusco, in via di estinzione, è infatti inserito nella lista rossa della direttiva CITES 92/43/CEE tra le specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa e perciò ne è vietata la raccolta se non per scopi scientifici. La squadra operativa del Corpo si inserisce negli spazi doganali portuali e aeroportuali per assolvere ai compiti precedentemente demandati al Corpo Forestale in materia di commercio illegale della flora e della fauna in via d’estinzione, dal 1° gennaio 2017 attribuiti alla GdF, ma anche per dare il proprio contributo agli uffici doganali e alla polizia di frontiera nel contrasto di questi fenomeni lesivi del capitale naturale e della prosperità economica dell’isola.
E mentre il dispositivo viene nel tempo perfezionato e potenziato, invariato resta lo scopo: contrastare, con sempre maggiore incisività, tutti i fenomeni illegali in grado di turbare il
libero svolgimento delle imprese sane e garantire, contemporaneamente, il massimo livello di sicurezza economico-finanziaria ai cittadini che, dopo mesi di stressante e ininterrotto lavoro, hanno il diritto di godersi un periodo meritato di ferie.