La musica classica non è roba per pochi: la musica, qualunque essa sia, è universale e parla a tutti. Strepitoso successo di pubblico per la presentazione del libro di Simona Atzori. Applausi a scena aperta anche per la soprano Mariella Gernone e il pianista Flavio Peconio.
“La Settimana Classica”, buona la prima. Strepitoso successo di pubblico a Ghilarza per i primi due appuntamenti del festival “La Settimana Classica”, evento giunto alla sua quarta edizione che sino a domani, domenica, 23 settembre 2018 farà sentire le sue straordinarie note e voci fra piazze e vie del suggestivo centro storico di Ghilarza e la chiesa di San Pietro in Zuri, sul lago Omodeo.Il festival è in realtà partito con il laboratorio musicale per bambini e ragazzi curato dal composer di fama internazionale Francesco Medda Arrogalla – esito finale in programma domani alle ore 18 a San Pietro di Zuri – ma ieri ha celebrato, nel migliore dei modi, il primo appuntamento in calendario: un audtorium comunale stracolmo oltre ogni più rosea aspettativa ha abbracciato e accolto la straordinaria Simona Atzori, danzatrice d’eleganza e pittrice d’impatto senza braccia che ha presentato il libro La Strada Nuova – Diventare protagonisti della propria vita ed ha raccontato la sua storia interangendo con il pubblico in sala: tante le domande, tante le curiosità, diversi i momenti di commozione quando si è parlato di Sardegna (la Atzori è figlia di genitori sardi) e del rapporto con la famiglia, dell’affetto per sua madre.
Da segnalare lo splendido e spontaneo duetto finale fra Simona Atzori e il signor Tore che, costretto in sedia a rotelle, dopo aver invitato a pranzo l’artista ha scherzato con lei regalando ai presenti una ulteriore lezione di vita, d’amore per la vita. Applausi a scena aperta e doppio bis anche per il primo appuntamento in musica del festival “La Settimana Classica”: il concerto duo offerto alla platea dalla soprano Mariella Gernone accompagnata Flavio Peconio al pianoforte è stato un intenso e denso viaggio musicale fra Puccini e De Curtis, fra l’Opera classica e la Napoli dei cantastorie. Viaggio concluso, ancora fra gli applausi, con una bella versione di “O sole mio”.
Oggi vis alle 18 in via Arcivescovo Sotgiu con Gianluca Pischedda, il suo violoncello e la sua loop station. Alle 21 poi il concerto trio con l’arpa di Cristina Greco, il flauto di Enrico Di Felice e la viola di Dimitri Mattu.
Domenica alle si esibiranno 19 Mauro Sigura all’oud e Vince Abbracciante alla fisarmonica, quindi i saluti finali (ore 21) con un altro duo in concerto: Michele Soglia (percussioni e marimba) e Raffaello Bellavista (piano e voce).
Il musicista Mauro Sigura racconta la sua proposta in musica: «In questo progetto incontro il grande talento italiano della fisarmonica, Vince Abbracciante: il risultato è un continuo dialogare tra i virtuosismi, le complesse architetture armoniche e i ritmi frenetici della fisarmonica e le melodie intense, gli spazi e le pause dell’oud. Il dinamismo del progetto scaturisce dall’alternarsi dualistico tra due diverse concezioni, due linguaggi differenti: uno più classico e in grado di spaziare con sicurezza e grande padronanza dalla classica al tango al jazz, l’altro più legato alle atmosfere sospese, evocative ma con richiamo alla tradizione classica ottomana dello strumento».
La passione per la musica e la presenza di una Scuola Civica di Musica e di un apposito corso di studi attivato presso la scuola secondaria, la convinta volontà del Comune di Ghilarza e l’iniziale – e confermata – sinergia fra la Pro Loco e un gruppo di giovani volontari locali amanti della cultura, sono fattori illuminati e illuminanti che per il quarto anno consecutivo, hanno dato forma al progetto la cui sostanza è stata declinata in varie forme dell’arte, con la musica regina della scena accompagnata nel suo incedere da grandi protagonisti, musicisti e artisti.