Salvini: “un passo in avanti nella lotta contro i mafiosi, delinquenti e scafisti”
“Oggi è il giorno del Decreto Sicurezza ed è il giorno, anche, in cui ci aspettiamo che si cominci a passare dalle parole alla dimostrazione concreta della volontà di restituire la giusta dignità a una categoria di lavoratori troppo spesso nei fatti dimenticata. Sono tante le questioni vitali che attendono decisioni e provvedimenti concreti, nel senso di un forte segnale di discontinuità rispetto a un passato che ha portato gli appartenenti al Comparto sicurezza in una condizione letteralmente al di sotto della soglia di garanzia dei loro diritti a una giusta retribuzione, a una tutela all’altezza dei propri gravosi compiti, al doveroso riconoscimento della specificità del loro lavoro”.E’ quanto afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp, Federazione Sindacale di Polizia, nel giorno in cui approda in Consiglio dei ministri il Decreto Sicurezza che stamane il ministro Salvini ha definito “un bel passo in avanti nella lotta contro mafiosi, delinquenti e scafisti”.
“Le aspettative degli operatori della sicurezza rispetto alle tematiche che assillano il Comparto sono giustamente altissime -aggiunge Mazzetti -, ed inutile dire che il ‘passo avanti’ fondamentale per noi è nel senso di significativi interventi che ci mettano nelle condizioni di operare al meglio di fronte a sfide difficilissime per garantire la sicurezza del paese, e cioè la sua stessa vita.
Il provvedimento di oggi, come certamente anche quelli che arriveranno a breve in materia economico finanziaria, saranno un banco di prova importante per testare l’affidabilità dei buoni propositi fin qui esposti dal governo.
Dall’indispensabile piano per le nuove assunzioni che possa cominciare ad appianare gli enormi buchi negli organici e ad abbassare l’insostenibile soglia d’età dei poliziotti, fino a una maggiore e adeguata dotazione di mezzi e risorse, dall’essenziale rinnovo contrattuale al riordino delle carriere, dalla doverosa corresponsione degli straordinari alla predisposizione di strumenti di tutela che ci consentano di lavorare in condizioni di sicurezza sotto tutti i profili, sono tante e tutte ugualmente importanti le questioni vitali per l’efficienza e la ‘salute’ di quei lavoratori cui è affidata la sicurezza di cittadini e istituzioni e che, per questo, non possono più essere ignorati oltre”.