In questi ultimi giorni in Sardegna non si fa altro che parlare di Zona Franca e fiscalità di vantaggio, argomenti che stanno appassionando non poco i cittadini sardi.
C’è da prendere atto che a generare tanto interesse su due temi così importanti per la Sardegna, sono soprattutto due persone: il manager Alessandro Marini e il sindaco di Domusnovas Massimiliano Ventura, saliti ormai alla ribalta della cronaca regionale e nazionale. Nella giornata di ieri il Ministro agli Affari Europei Prof. Paolo Savona, ha scritto ufficialmente al Sindaco Massimiliano Ventura per renderlo edotto che il suo Ministero farà il possibile al fine che tutti gli atti incardinati dall’amministrazione di Domusnovas diventino presto operativi.Miglior notizia non poteva giungere da parte di un esponente del Governo nazionale. Si tratta di una notizia che in parte rappresenta uno “schiaffo” nei confronti di chi riteneva l’iniziativa del Comune di Domusnovas illogica, irresponsabile e senza fondamento, frutto di una pura e semplice iniziativa elettorale in vista delle prossime elezioni regionali del prossimo mese di febbraio. E, allora, a questo punto, che si può dire a proposito del Governo Regionale targato Pd? C’è poco da dire, dal momento che ha fallito su diversi fronti e, soprattutto, ha mostrato scorso interesse a promuovere un’azione particolarmente incisiva per dare vita alla “Zona Franca”.
Di per se il fatto è inspiegabile, ma denota, in modo particolare, che Pigliaru e compagni hanno fallito su diversi fronti, anche se, nel corso del mandato, l’opposizione di Forza Italia non ha inciso a dovere. Ora la realtà è una soltanto, ossia che alle prossime elezioni Pd e il partito di Berlusconi rischiano di entrambi di implodere con la sfiducia presentata nei confronti del confusionario Assessore della Sanità’ Benedetto Luigi Arru.
C’è da prendere atto, invece, che dall’altra parte della barricata c’è chi lavora di buona lena (Alessandro Marini) per vedere concluso il sogno di gran parte dei Sardi, ossia la Zona Franca Integrale, i cui risultati, appunto, iniziano a vedersi. Stupisce, comunque, che altro fuoco incrociato nei confronti di Alessandro Marini arrivi dal Partito Sardo D’azione, constatato che alcuni membri della segreteria nazionale formulino nei suoi confronti e del suo pool di professionisti, dure critiche.
Per quanto concerne il Ps’Az, molto probabilmente alla Lega di Matteo Salvini sfugge che proprio questo partito ormai da 60 anni, non ha esitato ad allearsi con la destra e con la sinistra, senza mai concludere, purtroppo, grandi cose. Oggi dobbiamo prendere atto che Alessandro Marini, giovane manager di 43 anni, compagno di viaggio di un coraggioso e valoroso sindaco come Massimiliano Ventura, hanno offuscato l’immagine dei politici regionali, troppo attaccati alle poltrone.
Un aspetto che non si riesce a comprendere,comunque, è quello che alcuni dirigenti del Psd’Az sui social cercano di diffamare Alessandro Marini, che fino ad oggi è stato l’unico in Sardegna ad aver costruito atti legittimi e concreti sulla fiscalità di vantaggio, tanto da aver ricevuto un plauso anche da parte di un Ministro della Repubblica Italiana.
Qualcosa in Sardegna è cambiato e sta cambiando e non è da escludere che, con ogni probabilità, i sardi faranno pagare dazio a quei partiti che, a seconda delle stagioni, si schierano a destra o a sinistra, magari seguendo l’umore degli elettori, piuttosto che mantenere salda la propria identità politica.
In proposito, comunque, abbiamo voluto sentire Alessandro Marini sulle ostilità nei suoi confronti da parte di alcuni dirigenti sardisti.
Marini, come mai questa levata di scudi dei sardisti nei suoi confronti?
“Non conosco nessuno del Psd’Az e, sinceramente, non mi interessa discutere con chi non ha inciso a sufficienza nel tutelare gli interessi della Sardegna. Per un verso apprezzo la strategia politica del sardisti, ma i sardi sono stati maltrattati per decenni. Spero che i sardi vadano compatti al voto di febbraio, per festeggiare, dopo, una grande vittoria unitamente a chi, in questi mesi, sta facendo realmente gli interessi di tutti i sardi. Il resto è solo spartizione di poltrone e, sinceramente, la cosa poco mi interessa”.