È di questi giorni il malcontento che si agita tra i cacciatori sardi in seguito alla sentenza del Tar che chiude la caccia per lepri e pernici.
La giunta regionale sembra propendere sempre più a favore delle associazioni animaliste, senza però schierarsi in modo aperto. Infatti, seguendo il solito schema già noto, preferisce delegare altri, il TAR in questo caso, per sgravarsi di qualunque responsabilità.
A nostro parere l’Assessorato all’Ambiente è in difetto, poiché avrebbe dovuto provvedere anni fa a monitorare la situazione, l’Assessore all’Ambiente dovrebbe sempre avere le idee ben chiare circa gli aumenti o le diminuzioni di determinate specie e non affidare una stagione venatoria al pressapochismo.
Se la Regione non prenderà una posizione netta questa sarà la seconda stagione consecutiva che i cacciatori sardi saranno privati di un diritto. Ci domandiamo se la situazione sia destinata a rimanere così o se qualcuno possa dare una risposta concreta. Vorremmo far notare che se il motivo della sospensione fosse lecito e fondato, saremmo i primi a schierarci a favore dello stesso.
Ma non possiamo accettare che il motivo sia legato al fatto che si preferisca tenere i dati inerenti il numero di esemplari presenti delle varie specie ben chiusi in un cassetto piuttosto che renderli pubblici e togliere in tal modo qualunque dubbio. Si ricorda che in Sardegna sono presenti più di 40.000 cacciatori regolari e, in quanto tali, versano annualmente le tasse per poter svolgere la loro attività nel pieno rispetto delle regole.
Capiamo bene dunque la loro protesta nel vedersi negare parte della stagione venatoria e per di più a pochi giorni dall’apertura della stessa. Vogliamo sottolineare inoltre la grande importanza che essi rivestono, in primis collaborando attivamente per il contenimento dei nocivi. Ad esempio molto importanti quelli delle cornacchie, la mappatura della West Nile, e non scordiamoci che la stessa Regione Sardegna ha evidenziato il grande lavoro svolto dai cacciatori per la PSA.
In quanto Lega Salvini Premier, prendiamo sin da ora l’impegno, qualora il nostro popolo ci scelga come rappresentanti alla prossime regionali, di valorizzare la figura del cacciatore e non utilizzarla come è stato fatto fini ad ora è voltando loro le spalle al primo scoglio da arginare.
Prendiamo anche l’impegno di monitorare al meglio la presenza delle varie specie sul territorio unito al monitoraggio dettagliato delle ricadute sull’ambiente e il rispetto delle regole nelle varie colture.
Obbiettivi primari e insostituibili affinché tutti possano continuare a godere delle meraviglie dell’ecosistema che ci circonda .
Dario Giagoni vice commissario Lega Salvini premier
Gianfranco Abeltino coordinatore alta Gallura lega Salvini Premier