In tali controlli il cane Jedro, un Rottweiler, precisamente all’ingresso della sala colloqui, segnalava una signora, madre di un ristretto, che veniva immediatamente controllata ma senza poi un esito positivo. Il controllo quindi si estendeva all’auto della stessa dove all’interno venivano intercettate varie dosi di droga.
Varie le dosi di cocaina e hascisc sequestrate. All’interno dell’auto vi era un altro componente della famiglia che è stato identificato e poi, unitamente agli altri, segnalato all’Autorità Giudiziaria per possesso di sostanze stupefacenti. L’attività di polizia è stata coordinata dal Comandante di Reparto e dal Sottufficiale responsabile del servizio colloqui detenuti.
Di seguito l’intervento del segretario generale aggiunto giovanni villa:
ottimo lavoro della polizia penitenziaria a badu ‘e carros e noi riconoscendone la professionalità non possiamo far altro che complimentarci con tutti. Già lo dissi tempo fa e lo ribadisco oggi; come pretendono che il sistema penitenziario, già in difficoltà per svariati motivi che tutti sapete, basti pensare alla carenza di donne e uomini in divisa, strumenti, mezzi e risorse finanziarie, funzioni in modo ottimale se anche i familiari dei detenuti ci remano contro facendo di tutto per far avere la droga ai loro parenti ristretti.
Non si rendono conto che così facendo peggiorano solo la situazione di entrambe le parti. Mi viene da pensare a una qualche forma più restrittiva sui colloqui familiari e
cioè chi viene trovato in possesso di droga entrando ai colloqui appunto non venga più autorizzato all’ingresso in carcere. Non so se potrebbe essere un deterrente ma sicuramente così come è oggi non è migliorativo.
Concludo chiedendo all’amministrazione di porre la giusta attenzione verso questi operatori della sicurezza finanche per dar loro un giusto riconoscimento.