Arie e duetti d’opera – tra belcanto e swing – con il Concerto Lirico “Dall’Opera al Musical” – in programma sabato 15 settembre alle 21.30 in piazza Santa Croce ad Olbia per l’ultimo appuntamento con il Festival In-Itinere 2018 organizzato dall’Accademia Musicale Bernardo De Muro con la direzione artistica di Fabrizio Ruggero e con il patrocinio e sostegno del Comune di Olbia.
Un trittico sonoro – fortemente voluto dall’assessora alla cultura Sabrina Serra e inserito nel cartellone della Stagione Concertistica della Scuola Civica di Musica di Olbia – pensato per impreziosire il cartellone della stagione più calda con classici accenti e variazioni in jazz e far riscoprire al pubblico della città gallurese il ricco patrimonio musicale nell’interpretazione di artisti ed ensembles di chiara fama – dai solisti del Teatro Lirico di Cagliari ai nuovi talenti della lirica.
Tra dialoghi in musica teneri o appassionati, maliziosi e divertiti e virtuosistici assoli, quattro giovani cantanti lirici, già apprezzati e applauditi su importanti palcoscenici dell’Isola e della Penisola, faranno rivivere i capolavori della storia del melodramma: sotto i riflettori il soprano Ilaria Vanacore e il mezzosoprano Martina Serra, il tenore Marco Puggioni e il basso Francesco Leone, accompagnati al pianoforte da Marco Schirru, per un viaggio affascinante sul filo delle note e delle emozioni.
Incipit nel segno di Wolfgang Amadeus Mozart con la descrizione delle conquiste di “Don Giovanni” nella famosa aria di Leporello – “Madamina, il catalogo è questo” e poi il seduttore all’opera con il duetto “Là ci darem la mano” – con una fin troppo compiacente Zerlina e ancora la sfrontata dichiarazione di Guglielmo a Dorabella – “Il core vi dono” – nella deliziosa eppur crudele educazione sentimentale di “Così fan tutte”.
Tra ironia e leggerezza il celebre duetto tra Nemorino e Adina “Caro elisir! sei mio!…Esulti pur la barbara” accanto alla struggente “Una furtiva lagrima” da “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, e ancora il magnifico quartetto dal “Rigoletto” di Giuseppe Verdi – “Bella figlia dell’amore” – che riassume il drammatico contrasto tra i giochi di seduzione e la profondità dell’affetto di Gilda e l’emblematica “Caro nome” in cui la fanciulla, vittima innocente di una beffa feroce, rivive le dolci fantasticherie.
L’indimenticabile “L’amour est un oiseau rebelle” al ritmo di una “Habanera”, che segna l’apparizione della protagonista, irresistibile femme fatale, nella “Carmen” di Georges Bizet, lascia il posto all’arma pericolosa de “La calunnia” descritta da don Basilio ne “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, mentre la celebre “Barcarolle” da “The Tales of Hoffmann” di Jacques Offenbach esalta la malìa di una notte d’amore.
Infine un omaggio a Leonard Bernstein (in occasione del centenario della nascita) con “Maria”, “Somewhere” e “America” da “West Side Story” – moderna rilettura della tragedia di Romeo e Giulietta in forma di musical sullo sfondo della New York degli Anni Cinquanta (un’opera pluripremiata, che rivoluzionò il teatro musicale e da cui è stato tratto l’omonimo film Premio Oscar).