Si è conclusa ieri la XXII edizione del Festival internazionale Isole che Parlano che si conferma una manifestazione di successo e grande seguito, capace di offrire una proposta culturale originale ed alternativa in grado di attirare l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori, ma anche di un sempre più numeroso pubblico legato al turismo culturale, in un’ottica di prolungamento della stagione turistica nel territorio coinvolto nel progetto.
L’appuntamento conclusivo, il suggestivo Saluto al mare, con le parole del poeta Alberto Masala accompagnate dal clarinetto di Marco Colonna nell’incantevole cornice di Palau Vecchio, ha guidato un pubblico attento e rispettoso nell’ascolto toccante del progetto “Nel mio Mediterraneo non ci sono vincitori”, in cui la voce del poeta intrecciata al suono dei clarinetti ha accompagnato il pubblico in un viaggio ipnotico ed estremamente riflessivo.La settimana del Festival si è aperta, dopo la piccola parentesi dell’anteprima di Arzachena, con Isole che Parlano ai bambini – spettacoli e laboratori dedicati al pubblico più giovane della manifestazione curati da Alessandra Angeli – che ha coinvolto circa un centinaio di bambini nell’arco della tre giorni e che anche quest’anno ha proposto con successo attività ispirate a un approccio educativo consolidato, basato sul gioco, il divertimento e il rispetto reciproco, in cui ai più piccoli viene data la possibilità di apprendere degli strumenti espressivi alternativi per manifestare la propria creatività, accompagnati da docenti di elevata professionalità e formazione.
Sono stati numerosi i “palchi”, spesso naturali e inseriti in contesti paesaggistici di grande fascino e valore, sui quali si sono alternati gli artisti di questa edizione. La Fortezza di Monte Altura con l’esibizione al tramonto del duo Duplex, esponenti d’avanguardia della scena jazz norvegese, Cala Martinella nella quale si è esibita in solo l’eclettica violinista Keathe Hostetter, la Tomba dei Giganti “Li Mizzani” che, dopo l’introduzione al sito a cura dell’archeologo Rubens D’Oriano, ha ospitato Christian Meaas Svendsen, la Chiesa Campestre di San Giorgio con la master class contestualizzata dei Qwanqwa, le luci del Faro di Punta Palau che hanno accompagnato l’esibizione dei Gaye Su Akyol quintetto di punta della scena di Istanbul.
Il centro di Palau, nelle cornice di Piazza Fresi, ha ospitato il consueto appuntamento del sabato sera che ha visto protagonisti nuovamente i Qwanqwa e, a seguire, i Pixvae, originale band del post rock d’Oltralpe, che con le loro sonorità hanno scaldato e fatto ballare il numeroso pubblico presente. Suggestiva ed emozionante la processione profana lungo il sentiero che conduce alla Roccia dell’Orso, accompagnata con il “Canto a Tenore” di due importanti formazioni, il Tenore Santa Nostasia de Buddusò e il Tenore Sant’Efisio de Bono.
Infine, una piccola menzione speciale va alla signora Gianna Bellavia, presente all’inaugurazione della mostra del marito Sandro Becchetti “L’inganno del vero”, e alle curatrici della mostra Valentina Gregori e Irene Labella, che con le loro toccanti parole hanno permesso al pubblico e ai direttori artistici Nanni e Paolo Angeli, di ottenere una testimonianza tangibile del lavoro del grande fotografo.
Isole che Parlano non finisce, però, qui: fino al 30 settembre sarà possibile visitare la mostra fotografica dell’autore umbro, allestita negli spazi del Centro di Documentazione del Territorio di Palau. Mostra che verrà visitata anche da numerose classi delle scuole primarie e secondarie di Palau e del territorio a partire dall’11 di settembre.
Bilancio estremamente positivo, quindi, per il Festival organizzato dall’Associazione Sarditudine che si conferma un appuntamento imperdibile e di sempre maggiore importanza.
“Siamo estremamente grati – dichiara Paolo Angeli – perché dopo ventidue anni riuscire a mantenere la freschezza e, nel contempo, a vedere un rinnovamento anche del pubblico, a seconda anche delle location sempre differenti, ci motiva ancora di più, con tantissimo entusiasmo, a lavorare alla prossima edizione già da ora”.
L’appuntamento è con la XXIIIa edizione del Festival che si terrà dal 2 all’8 settembre 2019.