In merito alle affermazioni espresse dal Sindaco di Tula Dott. Gino Satta nell’articolo apparso sulla Nuova Sardegna del 05.09.2018, credo sia doveroso, quanto necessario fare delle precisazioni puntuali, ad uso e bisogno dei cittadini tulesi e non solo, fornendo una breve cronistoria dei fatti accaduti :
Da cittadino, al solo fine propositivo e collaborativo, come incoraggiavano le linee programmatiche del Sindaco Satta, ho presentato al protocollo comunale, senza ricevere risposta, le seguenti note, sia Informative che Propositive, tutte aventi oggetti di carattere ed interesse generale per l’intera Comunità Tulese:prott.3171, 3221, 3673, 3674, 3722 anno 2016 – Prott.1799, 5939, anno 2017 – Prott.1712, 1713 anno 2018, tra cui ben due Accessi Civici Generalizzati.
Per dovere di cronaca, preciso altresì, di aver ricevuto risposta alla nota Prot.4150 del 23.08.2017 “Istituzione, delimitazione e comunicazione alla RAS della Zona Franca del Comune di Tula”, nota che chiedeva come si intendesse porre in essere la D.R. n.21/2016, risposta ricevuta a seguito di ulteriore sollecito presentato in data 27.11.2017 con nota prot.5940, facente seguito alla precedente e ricordando e sottolineando la critica situazione di difficoltà finanziaria patita da cittadini ed imprese Tulesi. Tale risposta mi veniva finalmente fornita il 03.01.2018 con prot.44, risposta con la quale giustamente, il Sindaco a digiuno della materia, prendeva tempo per approfondire la tematica in modo da dare “informazioni compiute ai cittadini Tulesi”.
Continuando ad affermare che, purtroppo il semplice cittadino nella stragrande maggioranza delle volte “non riceve risposte o se le riceve non sono assolutamente “esaustive”, in data 03.01.2018 decidevo di far nascere il Comitato Cittadino Pro zona Franca Tula, pensando che grazie alla nascita di un soggetto atto a informare, sensibilizzare e stimolare sia l’amministrazione comunale che i cittadini, tali risposte sarebbero state fornite, ma purtroppo così non è stato, nonostante vorrei ricordare al primo cittadino che, le norme vigenti ed il regolamento nonché lo statuto comunale prevedono risposte entro 30 gg .
Comunque, la scelta di formare un comitato, una sera di fine gennaio 2018 ci ha dato la possibilità di incontrare informalmente il Sindaco Satta per iniziare a discutere della Zona Franca di Tula, rimandando a nuova data l’incontro con gli altri amministratori.
In data 05.02.2018, con nota prot.649 il comitato chiedeva un incontro urgente con l’amministrazione comunale, cosa che avveniva la sera del 20.02.2018 alla presenza del Sindaco Satta, degli assessori Dott.ssa Maria Paola Canu (competente x delega sul tema Zona Franca) e Bianca Serusi e al Consigliere Elia Puddu (rimarcando l’assenza dei restanti assessori e consiglieri di maggioranza), incontro dal quale è emersa l’assoluta, generale mancanza di conoscenza della materia da parte degli amministratori, materia dal comitato ampiamente disquisita in quell’occasione, argomentata e supportata da una buona mole di documentazione, lasciata agli stessi amministratori.
A seguito di tale incontro con nota prot.1053 del 27.02.2018 nel ringraziare l’amministrazione per il tempo dedicatoci, rimanendo in attesa di notizie di un effettivo impegno da parte di quest’ultima, si rinnovava la fattiva collaborazione del Comitato, confermando ancora una volta la “gratuita” collaborazione di capaci professionisti (Studio MDM di Sassari, vicini al nostro Comitato), alla stesura degli atti serventi l’applicazione della fiscalità di vantaggio nel comune di Tula.
Quindi in risposta al Sindaco Satta, ribadisco che quanto da me dichiarato nei precedenti articoli ripercorre realmente lo svolgersi dei fatti “come ben si evince dagli atti citati, atti pubblici che metterò a disposizione di chiunque voglia visionarli”, invitando lo stesso Sindaco, allo stesso modo, a fornire i documenti in uscita dal protocollo del suo Ente, in risposta alle sopra elencate note, lasciando trarre liberamente, ad ognuno le dovute considerazioni.
Per quanto riguarda la seconda opzione propostaci dal Sindaco, questa prevedeva la redazione di un formale atto votato dal Consiglio Comunale, “viziato” appositamente già alla nascita, per farlo in seguito opporre dal competente TAR Sardegna. Preciso che tale opzione fu da noi subito rigettata per alcune semplici considerazioni : “può un amministratore far votare al proprio Consiglio Comunale un atto, del quale è a conoscenza di un vizio? Chi opporrebbe tale atto al TAR? Chi si fa carico delle eventuali spese (5.000,00 euro circa) di giudizio per opporre tale atto al TAR? Il comune di Tula, cioè i cittadini?”
Assodato che il Sindaco ha ragione sulla complessità della materia, a doverosamente dovrebbe essere ben approfondita dall’amministratore, anche perché su una cosa mi trova assolutamente concorde, le eventuali responsabilità, responsabilità per “la mancata applicazione del Regime Fiscale di Vantaggio” nel comune di Tula, omissione che ripeto, potrebbe arrecare un danno ad interi Strati Sociali del nostro comune, esponendo probabilmente tutti gli amministratori che dal 22.04.2013 (data di dichiarazione della zona franca nel comune di Tula) si sono succeduti, ad un potenziale danno nei confronti di aziende e cittadini, nonché un’eventuale danno erariale per le casse comunali, danni gravi per i quali l’amministratore è chiamato a risponderne penalmente, civilmente e soprattutto patrimonialmente.
Vorrei inoltre ricordare primo cittadino, che in caso qualsiasi soggetto pubblico o privato come il cittadino, incardina una corrispondenza epistolare con la pubblica amministrazione, questa è sempre obbligata a rispondere nello stesso identico modo, le risposte a voce, prive di ufficialità, lasciamole ai momenti conviviali in discussioni al bar.
Insomma Signor Sindaco, il Comitato Cittadino pro Zona Franca di Tula le ha semplicemente chiesto, di applicare il regime fiscale che compete alla già istituita zona franca del comune di Tula, richiesta supportata da una quantità granitica di Norme, Leggi, Decreti, Trattati e Regolamenti, pretendendo una chiara risposta, che in caso di diniego, si spera sia altresì supportata da apposite norme, risposta che purtroppo alla data odierna, dopo più di un anno, non risulta ancora fornita.
Colgo altresì l’occasione, per confermare l’impegno del Comitato Tulese che si propone di coadiuvare amministratori e semplici cittadini a far nascere in ogni comune un comitato, che abbia la missione di sensibilizzare e stimolare propositivamente la coscienza di Amministratori e cittadini, al solo fine di vedere riconosciuta il diritto ed unica salvezza negati da 70 anni ai Sardi, la Zona Franca Integrale al Consumo.
Qualunque Sardo volesse impegnarsi civilmente per il raggiungimento di tale obbiettivo, può contattarmi al mio recapito cellulare 3405097963.
Claudio Meloni
(Presidente Comitato Cittadino Pro Zona Franca – Tula)