Domani alle 21.30 al Teatro Nelson Mandela l’affiatato e apprezzato ensemble cameristico che sposa la viola virtuosa di Dimitri Mattu, allievo di Piero Farulli, al talento per il pianoforte di Angela Oliviero. In programma la famosissima Sonata in do minore di Felix Mendelssohn-Bartholdy, poi il suggestivo Intermezzo di Nino Rota e infine la Sonata op.11 No.4 di Paul Hindemith.
Viaggio nella temperie culturale del Romanticismo con la Sonata in do minore di Felix Mendelssohn-Bartholdy, opera giovanile del compositore tedesco ed espressione di un precoce talento, già notato dalla sua insegnante di pianoforte Marie Bigot de Marognes, apprezzata interprete mozartiana e dal poeta Johann Wolfgang von Goethe: una partitura intrigante che si apre con l’Adagio – Allegro, seguito da un Menuetto – Allegro molto e infine dall’Andante con variazioni – di grande intensità tra accenti ricchi di pathos e delicata poesia.
La firma di uno dei maestri del Novecento, Nino Rota, tra i più celebri autori di musica per il cinema, per l’Intermezzo dal carattere quasi pittorico, che racchiude nei tre movimenti (Largo, ma senza lentezza – Allegro energico ed impetuoso – Largo) un senso quasi narrativo e descrittivo, in un susseguirsi di situazioni e “colori” differenti che sembrano riflettere il mutamenti del paesaggio – quasi l’eco di mutevoli stati d’animo in un mondo interiore.
Chiude il concerto la Sonata op.11 No.4 – opera giovanile di Paul Hindemith (datata 1919) in cui l’artista si confronta con una forma “classica” reinterpretandone la struttura in modo originale, attraverso i tre movimenti Fantasia, Tema con variazioni e Finale (con variazioni) che si succedono senza apparente soluzione di continuità: un’introduzione lirica, un tema di carattere popolare e poi il gioco delle variazioni, tra l’affiorare di due distinte idee melodiche e perfino un tempo fugato.